Capitolo 15

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Qualche ora prima della festa accademica, T'Dal si trovava a casa di Jim e Spock: aveva slegato i capelli e si guardava allo specchio, intrecciando i capelli in una treccia olandese laterale; grazie alla spiegazione di Rose era riuscita a farne una soddisfacente al terzo tentativo. Avrebbe chiesto all'amica però di darle un suo parere ed eventualmente di intrecciare nuovamente i capelli.

Sentiva dall'altra stanza suo padre e Jim discutere riguardo il ballo presente alla festa: il vulcaniano aveva ben sottolineato che non era necessario che T'Dal imparasse a ballare

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Sentiva dall'altra stanza suo padre e Jim discutere riguardo il ballo presente alla festa: il vulcaniano aveva ben sottolineato che non era necessario che T'Dal imparasse a ballare. Su Vulcano i bambini eseguivano balli all'asilo che ricordavano leggermente i balli di una schiava di Orione. In genere la danza è molto rigorosa e coreografata, ci sono movimenti specifici da eseguire a un certo ritmo, veniva insegnata ai bambini Vulcaniani come un modo per migliorare il controllo del corpo e la finezza.

«Capisco. Credi che potrebbe essere un problema se insegnassi a T'Dal un semplice ballo umano? Tipo un lento o un valzer.»

«Insegnare un ballo umano, non le serve a nulla.» disse il vulcaniano pacatamente.

«Se dovesse sposarsi con un umano? O se desiderassi io ballare con lei al nostro matrimonio, Spock? Tra noi umani va di moda il ballo padre e figlia. Suppongo che tu non balleresti con lei.» chiese quasi veemente.

«No, non lo farei, ma non ti vieterei di farlo; considerando il fatto che per te è importante.»

Jim sospirò per la frustrazione e decise di interpellare direttamente T'Dal, quella discussione si sarebbe potuta protrarre per ore ed era meglio parlare con lei. Doveva essere una decisione di T'Dal se imparare o meno a ballare.

«T'Dal, potresti venire qui?» chiese Jim alzando leggermente la voce ben consapevole che l'avrebbe sentito con l'udito finissimo che aveva in quanto vulcaniana.

La ragazza dal canto suo che si era messa a studiare nonostante avesse promesso che si sarebbe dedicata ad altro, mise le mani dietro la schiena e raggiunse i due. T'Dal vide Spock seduto nella sua poltrona preferita, intento a leggere sul suo PADD, e Jim in piedi davanti a lui con un'espressione che la ragazzina non riusciva  decifrare.

«Hai chiamato?» chiese lei guardando l'uomo.

«Si, mi chiedevo se ti interesserebbe imparare a ballare.» chiese Jim con aspettativa e la ragazzina guardò il padre che non aveva alzato gli occhi dal PADD, prima di tornare a guardare Jim.

«Ballare è...»

«Non guardare tuo padre, non ti può aiutare. Ti avverto, se dici che ballare è illogico o una perdita di tempo, è la volta buona che non ti adotto più. Ti dirò di più, vi lascio così rimarrete soli ad autocommiseravi.» minacciò con un dito prima T'Dal e poi Spock, sentendosi una signora bisbetica di più di cento anni.

I due vulcaniani alzarono un sopracciglio in contemporanea, mentre Jim cercava - fallendo - di trattenere un sorriso. Sapeva che non si sarebbero mai fatti vedere sconvolti e la loro vita si sarebbe assestata dopo un certo tempo; tuttavia non sapeva chi dei due avrebbe potuto soffrire di più il distacco, forse Spock per via dei loro trascorsi.

As the world falls down (Italian Version)Kde žijí příběhy. Začni objevovat