Capitolo 13

30 4 1
                                    

Erano passati quattro mesi da quando T'Dal era entrata a far parte dell'Accademia della Flotta Stellare. Per una sedicenne abituata ad un certo tipo di ritmo produttivo vulcaniano, non era stato facile abituarsi alla vita frenetica dell'Accademia, trovando un ambiente frenetico e stressante molto diverso a quello che aveva vissuto per la maggior parte della sua carriera scolastica.

Grazie ai consigli del padre e di Rose, T'Dal decise di intraprendere la carriera scientifica che l'avrebbe portata ad essere un ufficiale scientifico come suo padre: non era quello che desiderava ma in alcune campi la sua conoscenza era avanzata e non era logico vanificare gli studi fatti su Vulcano.

Rose le aveva anche fatto sapere che era possibile partecipare ad uno o più corsi facoltativi nonostante non fossero previsti nel suo programma di studi, così T'Dal dopo aver parlato con la segreteria ne ricavò una lista, anche se strettamente legate ad altre facoltà. Un giorno chiese al docente dei corsi di diplomazia se potesse partecipare, ma l'uomo le consigliò di seguirli quando sarebbe stata più avanti con gli studi, per comprendere a pieno i contenuti del corso. Aveva chiesto conferma al padre e iniziato così a riempire le giornate e stare sui libri più di quanto dovuto, soprattutto per una memoria come la sua.

«Così si ammalerà» disse McCoy una sera che era ospite a casa di Jim e Spock, riportando ciò che aveva visto dalle analisi, sembrava si stesse sovraccaricando di lavoro. Il buon dottore si era accordato con T'Dal, le avrebbe fatto analisi complete bimestralmente, possibilmente ogni secondo martedì. Aveva notato un peggioramento delle analisi, parlando con il dottor M'Benga quest'ultimo gli aveva confermato che si trattasse stress e che T'Dal avrebbe dovuto diminuire il carico di lavoro.

«Lo so, è frustrante e non so cosa fare per aiutarla. Credo che abbia preso da qualcuno.» disse Jim per poi guardare il compagno, chiedendogli tacitamente aiuto dato che aveva evidentemente preso da lui quel lato da gran lavoratore.

«Non potete, è una vulcaniana e come tale sa bene come gestire i suoi impegni scolastici.» disse tacendo volutamente la sua preoccupazione. Si disse che le avrebbe parlato quanto prima, inconsapevole che anche gli altri due uomini pensavano di fare la medesima cosa.

Spock sapeva bene che T'Dal riusciva a gestire piuttosto bene le lezioni e lo studio, immaginando che la figlia adottiva spesso e volentieri studiasse di notte nella sua stanza in accademia, tornando solo un paio di giorni a casa e riposasse soltanto per dare una parvenza di normalità.

In realtà T'Dal si era chiusa lentamente in sé stessa, non sapeva come parlare dei suoi problemi con il padre adottivo, né con Jim che ormai rivedeva come una figura paterna e non sapeva come rivolgersi a lui in modo appropriato. Suo padre era Spock era stata chiara su questo anni prima a casa sua sul pianeta Vulcano, fuori casa lo chiamava per nome, ma tra le mura domestiche non sapeva se fosse appropriato chiamarlo "papà"? Non era riuscita a trovare sollievo nemmeno parlando con la nonna paterna, Amanda. Per T'Dal era stata come una madre e a lei faceva riferimento, ma non riusciva a confessare una cosa che le faceva male: sapeva che per qualcuno lei era entrata in accademia per via dei suoi genitori e per via del suo essere un'adolescente di sesso femminile di Vulcano, se fosse stata un ragazzo invece di una ragazza non l'avrebbero mai accolta. Sentiva che qualcuno si chiedeva se Jim o suo padre avessero pagato o messo una buona parola alla commissione. Normalmente non ci avrebbe dato peso, ma quelle insinuazioni la facevano studiare più duramente anche per poter stare di più con la sua famiglia, ma sapeva che stava iniziando a chiedere troppo da sé stessa: voleva diplomarsi nell'accademia nel minore tempo possibile. Ce l'avrebbe fatta in due anni invece di quattro? Illogico, ma voleva dimostrare di essere intelligente abbastanza da farcela da sola.

Una delle cose positive di quel periodo, oltre al fatto che studiava qualcosa che amava, era l'amicizia che aveva intrecciato con Rose, quest'ultima le aveva presentato due suoi amici, Paul e Daniel: se la prima stava studiando per diventare un ufficiale scientifico e si stava appassionando alle astroscienze, Paul aveva scelto la sezione comando e Daniel invece studiava come ingegnere.

As the world falls down (Italian Version)Where stories live. Discover now