Capitolo 22

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Diario del capitano. Siamo ormai al quarto mese d'esilio su Vulcano, il dottor McCoy ha dato un soprannome all'Enterprise, ovvero "HMS Bounty". Come per gli ammutinati di 500 anni fa, anche per noi la scelta è ardua.

Tutti gli ufficiali della plancia erano di fronte all'Enterprise, T'Dal era ritta in piedi tra il marito e Sulu. Pavel e lei stavano discutendo animatamente mentalmente e l'uomo la guardò incerto.

«T'Dal uno di noi dovrebbe rimanere qui.»

«Pavel, i trigemini staranno bene e ho chiesto a Peter di seguire la loro crescita in mia assenza. Sono stata personalmente dai dottori per verificare se servisse la nostra presenza ed è stato dichiarato illogico ed inutile. Io tornerò tra pochi giorni dato che ho accettato il congedo di maternità; nonché considera che ho cospirato con voi e merito di finire davanti alla corte marziale. Avevo la facoltà di denunciarvi, ma non l'ho fatto, ho preferito la famiglia.»

«E ti amerò sempre per questo.» disse Pavel.

Intanto Jim iniziò a camminare davanti ai suoi ufficiali.

«Dottor McCoy.»

«Sissignore.»

«Signor Scott.»

«Sissignore.»

«Uhura»

«Sissignore.»

«Chekov.»

«Sissignore.»

«T'Dal...» disse Jim e la guardò meditabondo.

Avevano avuto una discussione e sapevano entrambi che per motivi diversi avevano desiderio che T'Dal fosse sull'Enterprise.

«Sissignore.»

«Sulu?»

«Sissignore.»

«Il capitano e l'equipaggio dell'astronave Enterprise hanno votato all'unanimità di tornare sulla Terra, per affrontare le conseguenze delle azioni commesse durante il salvataggio di Spock. Grazie a tutti. Ritornate ai vostri posti. Signor Scott, tra quanto tempo potremo essere operativi?»

«In realtà, ammiraglio, siamo già pronti a partire. Ci sono ancora degli aspetti su cui dobbiamo lavorare, ma non possiamo lamentarci.» disse con un sorriso facendo dei passi per allontanarsi a sua volta.

«Tu e...?» chiese Jim con un sorriso.

«Io e T'Dal ammiraglio, anche io ho bisogno di una mano ogni tanto e quella ragazza è una benedizione.» disse con un sorriso, prima di tornare in sala motori.

Jim si sentì terribilmente fiero di quelle parole, ma sentiva di condividere quel pensiero.

Tutti erano rientrati al loro posto, anche Saavik era arrivata in plancia a parlare con T'Dal, in vulcaniano. Tra le due ragazze si era creato un forte legame: Saavik era segretamente fiera di essere stata accolta nella famiglia di T'Dal; non solo perché era incinta di Spock, cosa che non aveva pianificato, ma perché in quei mesi si erano avvicinate e Saavik considerava T'Dal un punto di riferimento, scardinando la figura di Spock. Per la vulcaniana Spock sarebbe sempre stato il suo mentore, prima di essere il padre di suo figlio, ma T'Dal era la persona che incarnava a pieno il termine di famiglia.

«Controllerò la crescita dei gemelli in tua assenza e ti farò rapporto al tuo ritorno.» disse Saavik.

«Molto bene, grazie. Quando vi sposerete, tu e David?»

«Ero convinta che tuo padre te ne avesse parlato. Pensavamo al vostro ritorno a casa.» disse monocorde.

«Molto bene.» disse T'Dal annuendo.

As the world falls down (Italian Version)Where stories live. Discover now