Capitolo 20

28 4 15
                                    

Per T'Dal la casa di Pavel di San Francisco era esattamente quello che si aspettava dato che l'aveva vista nei suoi ricordi; tuttavia la sorprese il profumo di pulito, nonché un mix di menta e limone che l'accolse e che scoprì essere gradevole. L'ambiente era ordinato e una parte di sé si sentiva a disagio, era come se si sentisse un'ospite in quella casa. Pavel si era proposto di comprarne un'altra per loro due, ma la vulcaniana si era rifiutata, era illogico, dato che Pavel aveva scelto una casa grande proprio in virtù di quel momento.

«Amore, a cosa stai pensando?» chiese Pavel guardando T'Dal, che si avvicinava ad un mobiletto del salotto e prendeva tra le mani una fotografia che notò in mezzo alle altre.

Era una loro foto insieme, era stata scattata al giorno della consegna dei diplomi di laurea all'accademia dell'Accademia della Federazione.

«Questa casa ti rispecchia, ma non mi aspettavo la mia fotografia in bella vista.» ammise

«Sei la mia famiglia e mi piace avere molte foto. Vuoi vedere il resto della casa?» disse lui sorridendole, per poi guardarla.

«Certo, grazie.» disse lei guardandolo.

Se la serata passò tranquilla, con Pavel contattò i suoi genitori in Russia ma che dissero che non si sentivano in grado di sopportare un lungo viaggio per Vulcano; il giorno successivo poco dopo la colazione, Peter Kirk arrivò a casa Chekov.

«Buongiorno, cara cugina» disse lui facendo il gesto vulcaniano e T'Dal ricambiò il saluto.

«Cugino, benvenuto.»

«E così questa è casa tua.»

«Tecnicamente questa è casa di Pavel.»

«T'Dal vorrei ricordare che seguendo la logica, presto sarà vostra e non sarà più sua, non credi? Potresti pensare di ambientarti qui?» chiese Peter guardandola.

«Corretto, tuttavia fino a quando il matrimonio non sarà finalizzato non credo riuscirò a sentirmi a casa. Penso potrei ambientarmi, sebbene sia abituata ad un arredamento più minimalista. L'ammiraglio mi ha informato del fatto che sei tu il mio nuovo medico e mi accompagnerai su Vulcano. Ho ragione di credere che il dottor McCoy sia indisposto. Sei a conoscenza delle sue condizioni di salute?» disse T'Dal facendogli un cenno verso un divanetto, cambiando discorso.

Peter le sorrise, adorava i vulcaniani e i loro modi di sviare gentilmente discorso, tuttavia quel modo di fare gli ricordava più lo zio Jim, perché era stato un modo più diretto di cambiare l'argomento in questione. In qualche modo James Tiberius Kirk era riuscito a intaccare l'impassibilità vulcaniana di T'Dal e Peter ne ebbe più simpatia per quest'ultima di quanto non provasse già.

«Corretto. Devi sapere che il comandante McCoy ha sempre avuto a cuore la tua salute, ma questo credo tu lo sappia. Devi sapere che era ben scritto sul tuo fascicolo, se lui non fosse stato disponibile, dovevo intervenire io. A tal proposito, il comandante McCoy aveva chiesto a me e al dottor M'Benga di condividere con lui tutto ciò che sappiamo su una gravidanza interspecie vulcaniana-umana. Ci ha fatto vedere la tua cartella clinica e posso dirti che sei in perfetta salute. Il comandante McCoy tuttavia, è sedato con dei tranquillanti. Quello che è successo sull'Enterprise l'ha molto provato.»

«Non ne avevo idea. Credo che la tua visita sia utile, in quanto necessiterei informazioni aggiuntive. Conosco solo la storia clinica di mio padre...» ammise T'Dal guardandolo, decidendo di non proseguire la frase, ma il ragazzo capì dove volesse andare a parare.

«Certamente, sono qui per questo.» le rispose Peter con un mezzo sorriso.

Sentendo un lieve disagio in T'Dal grazie al legame, Pavel comparve sulla porta del salottino.

As the world falls down (Italian Version)Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu