Capitolo 17 Cercandoti

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Torno alla mi lezione. E a fine ora la professoressa mi trattiene dicendomi di recarmi immediatamente dal preside.
Durante la strada per arrivare dal preside, pensavo a cosa avessi fatto di male. Ma non riuscivo a darmi una risposta. Forse era perché ho fatto 4 giorni di assenza ingiustificata ,ma non credo che mi chiamerebbe per questo.
Arrivo finalmente nel suo ufficio dove lui stava camminando avanti e indietro vicino alla scrivania. Appena entrata non vidi solo Albus Silente ma anche un altro ragazzo era molto più alto di e mi dava le spalle. Mi fermai poco più dietro di lui. Alus silente alzò finalmente lo sguardo da terra e si fermò vicino alla sua scrivania.
<<Buongiorno preside mi ha chiamata?>> Guardandolo negli occhi non riuscivo ad interpretarlo. Quell'uomo ha troppi segreti e troppi pensieri per decifrarlo.<<Si signorina Rosier ,lei sa perché è qui?>> Continuò il preside. <<Non so ,ma se è per i giorni in cui ho fatto assenza mi madre li giustificherà entro la settimana prossima>> Riferì a Silente. Credo che sappia che mia madre è ancora in Cina. E che la loro consegna della posta esterna è di una lentezza quasi secolare.
<<No non è qui per le assenze Adryana>> Feci qualche passo in avanti. Se non era per quello che cavolo ci facevo lì? Dopo qualche altro passo incrociai lo sguardo del ragazzo affianco a me. Solo che la situazione si ribaltò quando capì che qual ragazzo non era solo un semplice ragazzo ma lo conoscevo. Era... era... Liam? No!? Non poteva essere! Mio fratello che credevo morto era vivo..... Ma come è possibile. Aveva gli stessi lineamenti di nostro padre solo la punta del naso leggermente inclinata come quello di nostra madre. E gli occhi identici ai miei, verdi come lo smeraldo. Era lui per forza. La mia memoria era molto buona è su questo non ci piove. Senza volerlo inizia a rigarmi le guance di lacrime. Era troppo. Tutto troppo... Troppo! Non riuscivo a fare altro ero lì immobile paralizzata non dicevo e non facevo nulla proprio come lui.
<<Riconosce il ragazzo affianco a lei?>> No! Guardi! Non lo riconosco se è praticamente idenico a me! Io non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi volevo morire, ma sta volta sul serio.
Appena potei scappai via senza rivolgere nessuna parola a mio fratello e senza salutare il Preside. Presi e uscì dall'ufficio correndo sbattendomi la porta alle spalle. Quello che era mio fratello ovviamente mi raggiunse era molto più veloce di me . Mi spinse contro un muro e mi bloccò i polsi sapendo che se ne avessi avuto l'occasione lo avrei preso a schiaffi.
<<perché...... PERCHÉ?>> dissi tra i singhiozzi e le lacrime che continuavano a scendere dallo Shock.
<<Dopo tutto questo tempo io che ti credevo morto! Mamma che ti credeva morto!>> cercai di divincolarmi dalla sua presa ma con uno scarso risultato.
<<Adryana!!>> Senti la voce di Malfoy che era visibilmente preoccupata. Che cavolo ci fa lui qui ora! Sempre al momento giusto Malfoy!
<<Allontanati da lei>> disse tirando fuori la bacchetta.
<<Vattene stupido ragazzo>> abbaiò mio fratello a Draco. Quella sua voce così diversa. Il metallo sulla lingua faceva rumore tra i denti. Era cambiato.
<<Non me ne andrò finché non me lo dirà lei>> mi guardò cercando un cenno di approvazione per uccidere mio fratello.
<<Liam non parlargli così, e tu Draco vai>> non si mosse aveva ancora la bacchetta rivolta verso Liam. <<ti prego>> aggiunsi. Mi guardò un ultima volta e sparì dietro un angolo del castello. In quel momento riuscì a liberarmi della stretta di Liam ed inizia a battere dei pugni sul suo petto.
<<Perché?.... Perché dopo tutto questo tempo! Potevi mandare una lettera, o meglio ancora tornare a casa da me e la mamma , sai ? E' ancora distrutta e a te non è importato niente! Niente di noi se quest' anno non ci fosse questo maledetto torneo io non saprei nemmeno che sei vivo! E tu non saresti mai tornato da
noi!>>
<<Adryana calmati, ti prego>>disse guardandomi negli occhi. Quei occhi verdi pieni di gioia di un tempo erano diversi, spenti.
<<E no che non mi calmo! Hai idea di cosa abbiamo passato io e la mamma? Ho passato due Natali senza  te e  papà! Sai come ci si sente ad essere stati abbandonati? A credere che tuo fratello, la tua unica arma contro tutto sia sparita così? Da un giorno all'altro?>>ormai le parole mi uscivano dalla bocca senza riflettere.
<<SI CHE LO SO COSA SI PROVA ADRYANA! CAZZO! PURE IO HO PASSATO IL TEMPO DA SOLO SENZA LA MIA FAMIGLIA SENZA AVERE SCELTA !>>
<<NE AVEVI UNA! E HAI DECISO DI NON TORNARE!>> ero in lacrime non c'è la facevo più a discutere con lui, non volevo.
<<NO NON LA AVEVO!>> i sui occhi si gonfiarono è diventarono rossi, proprio come i miei. Non riuscivo più a trattenermi volevo abbracciarlo, stringerlo, sgridarlo ,tornarci a litigarci come facevamo una volta.
Smisi di battere le mani sul suo petto e gliele misi attorno al collo e lo abbraccia così forte che forse gli mancava l'aria. Lui fece scendere le mani sulla mia schiena e mi tiro più stretta a lui. Finalmente sentivo quel odore familiare di mio fratello. Sentivo casa. Sentivo che mi mancava troppo e in fondo ero felice che fosse lì. Non so quanto durò il nostro abbraccio ,ma era il tempo necessario per farmi stare bene.
<<Dobbiamo parlare di molto, a partire da quel Draco!>> diventai rossa ma gli spiegai che era solo un amico.
<<Vieni ti porto in un posto in cui possiamo parlare da soli>> lo presi per mano e lo portai al Lago.
<<Wow davvero un bel posto sorellina>> disse continuando a cogliere i dettagli del posto che amavo di più da quando ero qui a Hogwarts.
<<Lo so>> dissi pavoneggiandomi.
<<Allora... dimmi cosa è successo Liam. Ho bisogno di sapere tutto>>
<<D'accordo>> si sedette sull erba e iniziò a guardare il rifelesso del cielo sul Lago. Sospirò e per ancora molto tempo non disse una parola. Ma poi cominciò:
<<Stavamo andando al concerto con Josh  e papà come sai , alla fine per sbaglio papà prese la strada sbagliata era una  strada per un bosco inquietante. Ci imbattemmo in un mangiamorte che ci ha rintracciato. Papà aveva un debito con lui che purtroppo non ha saldato e dopo qualche minaccia lo ha cruciato fino alla morte. Lo stavo vedendo spegniersi davanti a me. Poi passo a Josh che dalla sua espressione capì subito che era un babbano e decise di ucciderlo all'istante. Io mi salvai solo perché  mi smaterializzati a casa di Drake. Da lì capì che mi avrebbe continuato a cercarmi. Non si sarebbe fermato allora andai al posto dove mai avrebbe cercato andai a Durmstrang. Non potevo mettere in pericolo anche te e la mamma>>
<<E papà quindi?>>
<<Si Adrya. Papà è morto. L'ho visto cadere a terra senza vita davanti a me>> poi prese dalla tasca una sigaretta e se la accese.
Io scoppiai a piangere di nuovo,avevo anche solo un briciolo di speranza che papà fosse vivo. Ma non si è salvato è morto e non tornerà come ha fatto Liam. Mio fratello mia abbracciò di nuovo <<Adryana devi stare attenta io non so spiegarti bene tutta la nostra storia ma puoi chiedere a Piton lui lo conosceva.>> Disse facendosi un altro tiro. Rimango li con lui a parlare del più e del meno. Come è cambiata la sua vita e il suo modo di porsi alle persone.
Quando finalmente ci accorgiamo che il cielo era scuro ci dirigiamo al castello. Dinuovo  però lasciandomi con tremila domante perché Piton? Evitai di chiederlo. Avrei chiesto direttamente a Lui.
<<Ma parlando d'altro tu e Draco??>>
<<No !!>> Dissi quasi urlando.
<<Oh bè tranquilla, ma solo che tu lo sappia ho visto come ti guarda e fa fatica a trattenersi tutto dentro. Credo che un giorno scoppierà e tu nel frattempo lo stai facendo impazzire>> disse con un sorriso io gli diedi una gomitata leggera e ridemmo proprio come ai vecchi tempi. Non era poi così cambiato a parte per l'aspetto più maturo.
<<E comunque non riuscirei a mettermi con qualcuno proprio ora>> a quel punto mi rivolse uno sguardo confuso.
< <Mi sono da poco lasciata con il mio ragazzo> > da lì gli dovetti spiegare tutto quello che è successo a partire dal mio arrivo fino ad arrivare a un paio di giorni fa che ci siamo lasciati.
<<Dio vorrei spaccare la faccia a questo ragazzo>> disse mio fratello, sapevo che era protettivo e non aveva praticamente paura di nulla. Più che altro erano gli altri ad averne di lui ,tutti i tatuaggi e il piercing al sopracciglio e alla lingua non lo facevano vedere per quello che era. E nessuno lo conosceva meglio di me. Per di più la sua corporatura muscolosa e imponente non facilitava le cose.
<< Tranquillo già fatto>> dissi ridendo
<<Cosa? La mia piccola sorellina che inizia a picchiare qualcuno? Questa si che mi è nuova!>>
<< Bè io ogni caso quel idiota non ti merita. Datti un altra possibilità lo hai scelto male. Non tutti possono essere Josh. Lo sai, ma magari qualcun altro riesce a sopportati o consolarti quando io non ci sono.>> Sorrisi ma non volevo rispondere perché mi ronzava un nome per la testa. Mi allontanai in direzione del mio dormitorio salutando mio fratello e tornai nella mia stanza, ma non riuscivo a pensare ad altro che andare da Piton e chiedergli di più. Così presi coraggio e mi diressi al suo ufficio. Non dovevo essere nel bel mezzo della notte, tra cui al difuori del coprifuoco, ad andare a zonzo per il castello. Trovai finalmente lo studio del mio professor di pozioni. Bussai e senti la voce rude di Piton dire entra. Presi ad aprire piano la porta del suo ufficio.<<Entri veloce Rosier>> disse indicando una poltrona dove dovevo sedermi.
<<Hmm..... Ho incontrato mio fratello>> il professore si girò di scatto quasi terrorizzato .
<<So cosa è successo.. a mio padre, ma ha detto di chiedere a lei per sapere meglio la storia della mia famiglia.>>il professore si avvicinò a me mi guardo e si sedette sulla poltrona difronte. Con l'agitioi della bacchetta accese il fuoco nel camino dove c'era una piccola tegiera di ferro appogiata su una spece di trepiedi. Tornò a guardare me e, incrocio le dita e iniziò a  parlare :<<D'accordo Rosier se vuole sapere tutto glielo dirò. Suo padre era un mio grande amico ci conoscevamo già da prima di andare a Hogwarts. Più che altro sulla tua famiglia sò che tuo nonno Evan era un gran seguace di tu sai chi è che veniva dalla Francia . Ebbe tuo padre Felix che studio nella tua stessa casa. Dopo un po' di tempo al servizio del Signore oscuro tuo nonno decise che non voleva più una vita in costante pericolo e prima di unirsi alla prima guerra magica fece imbarcare verso l'America suo figlio sua moglie e la futura nuora promise loro che sarebbe arrivato poco dopo con un altra nave. Purtroppo non parti mai. Felix era un mio grande amico e sapevo perfettamente che aveva una cotta per mia sorella minore e alla fine finirono per sposarsi ,ma al costo che io non la rivedessi mai più>> Quasi non sputai il te che mi diede il mio professore un attimo fà << Scusi forse non ho capito bene ma mia madre è....>>
<<Mia sorella >> finì la mia frase. I miei occhi divennero giganti e guardavo Piton realizzando che era mio zio.
<<Ma..ma non capisco perché non me lo ha detto>>
<<Non volevo sconvolgere la tua permanenza qui Adryana è già difficile così ,figuriamoci con tutta la storia dei Purosangue e del Signore oscuro>> non sapevo che fare ma l'unica cosa che avevo  capito bene e che il mio prof di pozioni era mio zio. Wow e pure non sono per nulla portata in questa materia e per di più mi odia.
<<E ora come dovrò chiamarti zio Piton?>>
<<Questa  è una tua scelta ma in classe mi chiamerai professore. Questa situazione familiare non dovrà interferire con la tua permanenza qui>>
<<Quindi non mi può aiutare nemmeno un po' con pozioni?>> Mi rivolse uno sguardo infuriato <<ok chiedevo per sapere >> mi affrettai a dire facendo spallucce  <<La mela non cade mai lontana dall'albero>> disse Pito.....mi zio , e sono sicura che aveva un mezzo sorriso stampato in faccia <<come era da giovane?>> chiesi curiosa , e lui buffo.
<<Tu le assomiglia molto ,negata in pozioni,ambiziosa,creativa ,hai i suoi occhi>> .
Finimmo di parlare di mia madre ed era tardi ormai ,ma decisi di andare da Draco e spiegargli quel che era successo questo pomeriggio. Mentre andavo mi ricordai delle parole di mio fratello," lo fai impazzire e non si tratterà a lungo". Mi venne da sorridere sentivo la pelle che arrossava e sicuramente avevo una faccia da ebete.
Ero sotto la sua porta e iniziai a bussare , me la aprì giusto qualche minuto dopo , era in maglia e boxer. Si poteva vedere praticamente tutto il suo fisico. Era così bello con i capelli spettinati e con gli occhi ancora assonnati. Appena capì che ero io a bussare alla sua porta mi prese le mani e me le controllo. Poi mise le sue mani calde sulla mia faccia e inizio a controllare il collo e il mio volto.  Quando capì cosa stava facendo si allontanò di scatto era diventato rosso dall'imbarazzo. Presi a ridere un po' per sdrammatizzare.
<<Stavi dormendo?>>
<<Un po', ma per te la porta è sempre aperta>> disse facendo segno di entrare.
Era ancora evidentemente imbarazzato, ma le sue attenzioni mi piacevano. Mi tornò alla mente il reale motivo per cui ero da lui. Che forse non aveva senso, ma finchè lui sarà disposto a parlare con me gli parlerò. <<Ti ha fatto del male??>> Disse preoccupato, mi scappo un sorriso mentre mi sedevo affianco a lui sul letto.
<<No non potrebbe>>questa volta era confuso non capiva la situazione quindi gli raccontai tutto di mio fratello ,di mio padre e di Piton. Lui mi ascoltava e annuiva ,ormai era sveglio.
<<Quindi è tuo fratello che credevi morto?>>
<<Eh gia.>>mi scese una piccola lacrima che non sapevo interpretare.
Lui me l'asciugò con il pollice della mano, e io d'istinto poggia la guancia su essa e lo guardai fisso nei occhi. Lui piano piano si avvicinò, posso sentire in suo respiro sulla mia bocca. Mi lascio trasportare dal momento e mi lascio baciare, gli metto una mano sulla guancia e l'altra nei capelli. Lui mi porta più vicino a se tirandomi delicatamente per i fianchi e le nostre lingue iniziano a cercarsi con una complicità travolgente. La mia mente però mi riporta alla realtà , non potevo farlo solo dopo qualche giorno. Riprendere una relazione così. Mi staccai dal bacio e lui mi guardò come se lui avesse fatto qualcosa di sbagliato.
<<Ho fatto qualcosa di male?>>disse togliendo la mano dalla mia coscia.
<<No.... almeno non tu>> dissi iniziando ad alzarmi ed andare alla porta.
<<Scusami >> mi affrettai a dire e chiudere la porta alle mie spalle. Non volevo farlo. Perché l'ho fatto! Sono così stupida. Torno triste nella mia stanza e mi butto sul letto addormentandomi quasi subito, ma senza riuscire a non pensare a Draco e le sue labbra carnose che cercavano le mie.

Il lato Migliore di TeWhere stories live. Discover now