Capitolo 25 Da Capo

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Il tempo passava e io continuavo a guardare le stelle in cerca di qualche speranza o illuminazione. In quel momento volevo liberare la mente e restare serena almeno per una po'. Anche se il destino non aveva la stessa cosa in serbo per me. Di fatti arrivò Cedric che vedendomi quasi si girò dall'altra parte per andarsene. Lo guardai allontanarsi ma io lo fermai con delle semplici parole.<<Anche tu brutta serata?>> Dissi sedendomi a ginocchia incrociate, per non rimanere sdraiata. Lui annuì e a pochi passi da me chiese se poteva sedersi li' accanto. Riservavo ancora del rancore per lui ma magari avrei dovuto perdonarlo. Non volevo essere arrabbiata con lui d'altronde aveva trovato una persona che lo ama veramente e da come la guarda anche lui la ama. Sospirai e gli feci cenno di sedersi accanto a me.<<Come ma qui
tu?>> Chiesi <<Cho è tornata nella sua stanza e io non riuscivo a dormire, e tu invece?>> Era una spiegazione più che plausibile e poi Cho è una brava ragazza innocente ma non stupida. <<Nulla guardavo le stelle.>> Dissi rivolgendo uno sguardo alla luna che illuminava il cielo.<<Davvero?! Lo capisco quando menti Adryana.>>
<<No va tutto bene>> continuavo a ripeterà ad alta voce.<<No ,sai quando dici una bugia ti si arriccia il naso proprio qui!>> Disse indicandomi un posto vicino alla narice. Io mi coprì d'istinto il naso ma poi scoppiai a ridere. Era difficile ammetterlo ma eravamo buoni amici.<<Non mi va di parlarne.>> E così chiusi li il discorso. <<Sai volevo chiederti scusa per lo schiaffo magari ho esagerato>>
<<Oh... Quello beh non preoccuparti. Me lo sono meritato>> dissi portandosi la mano alla guancia in segno di ricordo.<<In ogni caso mi dispiace. Magari potremmo essere amici invece che ignorarci tutto il tempo>> dissi porgendogli la mano in segno di patto, lui la strinse ed annuì. Non volevo che io e Ced non fossimo più amici alla fine è una brava persona ma anche un essere umano e di conseguenza non sarà mai perfetto continuerà a odiare ed a amare tutto quello che gli dona la vita compreso lui stesso. Adoro molte cose di lui a differenza di Draco lui non è mai stato arrogante o subdolo ma semplicemente dolce e sincero. Io e Ced ci perdiamo tra le chiacchere e alla fine decidiamo di tornare ognuno nel proprio dormitorio. Era tardi e mi butto su letto come se non vi fosse un domani.

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Iniziano a passare giorni e settimane, il tempo scorreva come se non volesse fermarsi un attimo per farmi respirare ero totalmente presa dai miei studi e dalle gare dei campioni. Però riuscivo sempre a passare del tempo con i miei amici spesso guardavo dei film con Ced ed uscivo a Hogsmeade con Herm, Ron ed Harry e studiavo con i gemelli che poi studiare con loro è praticamente impossibile. E poi passavo indubbiamente nottate di confessionale con Pensy in camera.  Andai a tutte le gare dei campioni compresa l'ultima. Seduta sugli spalti a tifare per la mia scuola seduta vicino ad Hermione e Ron. Evitavo di guardare nella direzione di Draco non volevo guardarlo negli occhi o mi sarei persa di nuovo. Tra gli spalti c'era un continuo frastuono ma quando i campioni entrarono nel labirinto. Il semi teatro si fece silenzioso tutti erano impegnati a capire che cosa potesse succedere. Passarono s variati minuti quando i campioni della squadra avversaria chiamarono aiuto e di conseguenza la loro arresa ma per ora non c'era ancora nessun segnale da parte di Ced o Harry. Passarono ancora 20 minuti ,o almeno credo il tempo volava quando cercavi di capire cosa sarebbe successo da un momento all'altro. Non capivo molto il perche ma i nostri campioni si teletrasportarono con una passa porta al centro di tutto il semi teatro. Harry teneva in braccio Ced come se lo stesse abbracciando. Non si capi' nulla in quel momento tutti esultavano e festeggiavano. Ma qualcosa non andava, Harry si inginocchio facendo cadere il corpo di Ced sul prato, non si alzava e ne si muoveva. Io capi' all'istante che non significava nulla di buono. 

 Iniziai a correre verso di loro ma nel frattempo anche il padre di Cedric e Albus Silente, il preside, avevano capito che qualcosa non andava. D'un tratto il padre del mio amico iniziò ad urlare. 
<<No il mio ragazzo?!NO!>> accompagnava quelle parole con singhiozzio e lacrime. Io non capivo oppure semplicemente non volevo capire. Iniziai a spostare di forza le persone per poter arrivare a Ced. I ragazzi della Durmstrang facevano da scudo e non facevano passare nessuno, sotto ordine di Silente. Grazie a mio fratello ero riuscita ad intrufolarmi tra i ragazzi per arrivare a Cedric. Giaceva sull'erba. Non si muoveva. Il padre lo stringeva tra le braccia e lo cullava. Iniziai ad avvicinarmi molto lentamente non volevo credere a quello che vedevo. Non potevo più giustificare quello che vedevo. C'era Cedric che giaceva beato sul parato cullato dal padre con il corpo privo di vita. Caddi' per terra continuando a guardare il mio amico. Non riuscivo a piangere o a gridare come facevano molti. Io guardo semplicemente i suoi capelli che venivano accarezzati dal vento, dentro stavo morendo era lì che piangevo ed urlavo. Iniziò ad urlare anche Harry ma i non lo sentivo era persa tra i ricordi. 

Il lato Migliore di TeWhere stories live. Discover now