Capitolo 23 È

147 9 0
                                    

Mi risveglio il mattino seguente tra le braccia di Draco, ed il suo odore così gradevole. Lo fisso ancora per un po', e poi cerco di ricordarmi quello che è successo la sera prima. Tolgo il braccio di Draco dalla mia vita e mi siedo sul letto con la testa tra le mani. Che stupida!
Sono tornata strisciando da Draco la notte scorsa ed ora sono nella sua stanza, dopo solo qualche giorno da quando mi ha cacciata via e per di più con i suoi vestiti, ancora una volta.  Non c'è la faccio più, non posso sopportarlo ancora per molto, prima e gentile ,poi mi fa soffrire, diventa nuovamente un angelo e poi mi caccia dalla sua vita ed ora ,dopo qualche giorno mi dice "Ti Amo". Non riesco a capirlo, ma so già che ora si risveglierà inizierà ad urlarmi contro.
La testa iniziò a girarmi, dal sopracarico di pensieri ,e anche grazie alla sbronza di ieri sera. Cristo! Perché sono così stupida. Così debole.
<<Adryana?>> disse Draco , con gli occhi chiusi ed iniziando a cercarcarmi con la mano sul letto. Io feci una piccola risata divertita, lui aprì gli occhi che si incrociarono con i miei. Adoravo il suo viso di prima mattina con i suoi capelli spettinati. Mi mancava vederlo ogni giorno.
<<Stai bene?>> Chiesi . Lui con calma si stropicciò gli occhi e si stiracchiò.
<<Si tu?>> Chiese e dopo di che si alzò dal letto.
<<Un po' di mal di testa>> dissi sorridendo.
<<Ma posso sapere quante ne hai bevute?>> Disse sorridendo.
<<Hm.... Beh..... Credo 3 o 4 o magari 7>>
<<Wow 7 burrobbire?>> esclamò incredulo <<Non dovresti berne così tante.>> continuò
<<Ti ricordo che non puoi darmi ordini. Faccio quello che mi sento di dover fare>> ribattei io acida.
<<Come quelli?>> disse indicando il mio braccio.
<<Si se ne ho bisogno>> ecco i nostri toni iniziavano a scaldarsi, da un momento all'altro le cose sarebbero peggiorate.
Mi alzai dal letto e mi avvicinai verso la sua scrivania, era disordinata come sempre ,con tremila libri e piume sparse. Draco si avvicinò sempre di più fino a che fermarsi a un centimetro dalla mia faccia.
<<Sei sicura di avere bisogno di quelli?>> Sapevo dove voleva andare a parare.
Non c'è la facevo più a resistere volevo baciarlo, abbracciarlo , stringerlo ed urlare il suo nome. Dichiarare a tutti che era solo mio e nessuno poteva avvicinarsi a lui.
Gli accarezzai una guancia e così lo avvicinai sempre di più a me. Fino a far aderire le nostre labbra e baciarci. Non riuscivo più a pensare a nulla se non a lui e alle sue morbide labbra. Mi spinse leggermente indietro e io finì per sedermi a gambe aperte sulla scrivania  lui si avvicinò sempre di più e il nostro bacio si fece più intenso.
Staccai le labbra dalle sue ,prima che fosse troppo tardi, e poggiai la fronte sulla sua.
<<Ho bisogno di te>> dissi ancora senza il fiato. Mi faceva sentire debole, quando ero con lui la mia corazza crollava , e rimaneva solo la vera Adryana, quella che si sente piccola, insicura e spaventata.
<<Mi sei mancata principessa.>>
Adoravo quelle parole dette da lui, anche se non lo ammettevo quelle attenzioni mi piacevano.
<<Si è fatto tardi >> dissi guardando l'orologio, appeso al muro, dietro di lui.
<<Dobbiamo andare per forza?>>
<<Purtroppo>>dissi, poi mi allontanai da lui ed iniziai a vestirmi, potevo sentire i sui occhi puntati su di me. Sentivo che voleva rimanere in camera con me per tutto il giorno ,il che non sarebbe male ma tra qualche settimana abbiamo dei test importanti. Il che mi ricorda che in questi giorni non ho ripetuto niente. SONO FREGATA!
Devo passare tutti i test entro fine anno  non voglio rimanere indietro ma soprattutto essere rimandata.
<<Sono pronta ,tu?>> Dissi così da distogliermi da tutti i miei pensieri.
<<No, ma tu inizia ad andare>> non risposi ma gli diedi un bacio sulla guancia e poi mi chiusi la porta alle spalle. Iniziai a scendere verso la Sala comune e nel corridoio del terzo piano incontrai Astoria.
Le passai vicino, ignorandola completamente. Pochi secondi dopo mi sentì tirare per i capelli , così facendo mi ritrovai faccia a faccia con lei.
<Ma che problemi hai?>> Sbraitai.
<<Che ci fai qui? Non ti avevo detto che non dovevi tornare qui? Che lui non ti voleva qui?>>
<<Quante cose riesci ad inventare
Astoria?>>
<<HUh....?>> Disse come se non avessi capito a che gioco stava giocando.
<<Lo so come sei fatta. Sei una di quelle che si crede superiore a tutti, ma in sostanza non sei altro che un inutile scarafaggio ,che si intromette nella vita degli altri. Ma sai come vanno a finire queste cose? Lo scarafaggio viene sempre schiacciato! Questa è la fine che farai TU!>>
<<Ma come osi?>> Disse mentre cercò di puntarmi la bacchetta alla gola, io la bloccai e con uno scatto afferrai la sua bacchetta, non era nulla senza quella. Mi feci controllare dalla rabbia, e alla fine spezzai la bacchetta di Astoria e la scaraventai a terra.
<<Non ti conviene metterti contro di me Astoria! Io vinco sempre!>>.
<<Cosa sta succedendo qui?>> Sentì la voce di Draco che si stava avvicinando a noi.
<<Niente Amore. Vero Astoria?>> Lei mi rivolse uno sguardo di disprezzo,prese quello che rimaneva della sua bacchetta e corse via in lacrime. Sul mio viso sentivo riecheggiare un sorrisetto falso.
<<Allora Andiamo?>> Dissi io guardando Malfoy.
<<Certo>> disse e mi posò un bacio sulle labbra.

Il lato Migliore di TeOnde histórias criam vida. Descubra agora