Prove

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Pov's Harry
È già qualche minuto che sono chiuso in camera mia a camminare lungo il suo perimetro.
Piton mi ha chiesto una mano per i ricordi di Hermione, ma non sono sicuro di poter veramente trovare una soluzione.
Lancio un'occhiata fuori dalla finestra.
I vetri, sporchi e polverosi, sono coperti da una piccola tenda bianca in pizzo.
Nessuno passa mai davanti a quelle finestre. Il vicolo buio e stretto dove la casa di Piton si trova è sempre isolato e tranquillo.
Alzo gli occhi al cielo, scostando la tenda.
Le nuvole oscurano il Sole, nere e minacciose di tempesta.

Lascio nuovamente cadere la tenda, mentre un senso di sconforto si insinua dentro di me.
Mi accascio a terra, portandomi le ginocchia al petto per poterle stringere tra le mie braccia.
Sono il Prescelto e non riesco a salvare nessuno.
Il pensiero mi conduce dai fratelli Weasley, alla Tana e a sperare che stiano bene.
Quante cose sono cambiate in poche settimane...penso con sarcasmo e nostalgia, ricordando tutte le nostre avventure tra le mura di Hogwarts.
Hogwarts!
Scatto velocemente in piedi e quasi corro verso il salone, ignorando il capogiro e la vista appannata.
Nella grande stanza trovo Piton con un libro tra le mani e un bicchiere di qualcosa che non riconosco. L'odore è pungente ed il colore rossastro è tutt'altro che invitante.
Scuoto la testa e mi avvicino a lui.
<Professore> sussurro per non spaventarlo, mancando però il mio intento. <Diavolo, Potter!>.
Sorrido leggermente, prima di sedermi sulla poltrona davanti a lui.
Scuoto la testa e mi rialzo, cominciando a fare in su e in giù per il salotto.

Pov's Severus
"Cosa diamine vuole, ora?"
Questa mattina la mia pazienza è già stata anche troppo provata, perciò se non si muove a parlare penso che gli tirerò la bacchetta.
<Penso di aver trovare la soluzione per far ricordare ad Hermione di... voi> termina, con aria leggermente disgustata.
Se prima volevo cacciarlo, ora ha tutta la mia attenzione. <Continua> lo incito, chiudendo il libro che tenevo sulle gambe.
<Io... beh...>. Comincia a balbettare, facendomi comprendere che non è sicuro della sua idea. Lo fulmino con lo sguardo, tenendo allo stesso tempo gli orecchi tesi per sentire se eventualmente Hermione si stia dirigendo di qua.
<È piuttosto pericolo ma... se ci pensa bene un attimo. Tutto è cominciato ad Hogwarts. Il luogo del vostro primo incontro, il luogo delle vostre prime conversazioni, insomma il luogo dove tutto è iniziato> conclude, incrociando le braccia al petto e analizzando ogni mia reazione.
È una follia.
Un suicidio.
Un pericolo enorme.

<Complimenti, ogni tanto pure tu hai delle buone idee>.
Non so né come né quando ma ogni mio pensiero e senso è concentrato nell'architettare un piano per portare Hermione ad Hogwarts. In Biblioteca, nel luogo del nostro primo bacio.
<Dobbiamo solo capire come fare> sussurra pensieroso Potter, facendomi alzare un sopracciglio con uno sguardo che si tiene in serbo per gli sciocchi.
Senza dirgli nient'altro, mi incammino verso il mio piccolo ufficio, alla ricerca di una qualche provetta utile.
Comincio ad accarezzarle una ad una con lo sguardo, quando una con un colore giallognolo mi colpisce.
Pozione Polisucco.
<Profess->.
La voce di Potter mi fa sobbalzare, perdendo così la presa sulla boccetta di vetro che, con un rumore sordo, si rompe a terra con una sparatoria di vetri che vanno in ogni dove.
<POTTER!> urlo, facendolo indietreggiare.
Mentre disperatamente ne cerco una copia, sento il ragazzo che sussurra scuse. Scuse inutili e che sicuramente non possono riportare indietro la pozione.
<Non ne ho altre! Ti rendi conto di ciò che hai fatto!> esclamo, lasciandomi cadere su una sedia. <Mi ci vorranno settimane per farne altra!>.
Tutti i miei piani sembrano andare in fumo, così come la speranza di poter riavere la donna che amo.
L'ira si impossessa di me, mentre cerco di mantenere la calma stringendo le mani a pugno e penetrandone la pelle con le unghie.
<Si calmi! Non servono a niente le sue pozioni se abbiamo questo!> dice con irritante ovvietà, sollevando lo straccio che teneva tra le mani.

Sarai mia... Sempre ❤️Où les histoires vivent. Découvrez maintenant