Guai

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Pov's Severus
<AHIA!> sussurra, leggermente troppo forte Potter, mentre, probabilmente per andare in bagno, inciampa, facendosi male e svegliandomi!
Alzo la testa per vedere che ore sono, quando mi accorgo di una piccola testa appoggiata sul mio petto.
6.00.
Sono solo le 6.00 ed io sono ufficialmente sveglio.
Non riesco più a prendere sonno, a causa dei tanti pensieri che mi tormentano la mente.
Con uno sbuffo, tolgo un riccio dal volto, prima di voltare la testa verso la mia scrivania.
Il mio sguardo si posa su una fialetta, appoggiata sul tavolo, protetta possessivamente.
Ricordo ancora chi, quando e in quale occasione l'ho ricevuta.

<Vieni, figliolo> mi incita l'uomo davanti a me, cercando di portarmi nel suo ufficio. Controvoglia, e con un rumoroso sbuffo, decido di seguirlo lungo i corridoi.
<Attento all'albero, Severus!> grida una donna, svegliandomi dai miei pensieri.
<Buon Natale!> continua, avvicinandosi. <Buon Natale anche a te, Minerva!> augura Albus Silente, a capo della fila. Cerco di scampare i convenevoli con un mugolio, mentre spero che tutto ciò passi velocemente.
L'aria, festosa e sdolcinata, è pressante, mentre studenti pieni di regali e sorrisi mi passano vicini, pronti a festeggiare la Vigilia di Natale.
Qualche mese prima, mi era stata recapitata la notizia della nascita di un bambino, o meglio, del bambino.
La nascita di Harry Potter.
<Succo di Zucca> esclama il Preside davanti a me. Con passo strascicato, lo seguo, mentre osservo attorno a me le decorazioni e, con disgusto, sento la musica invadermi le orecchie e il mio mal di testa aumentare.
<Tieni, Severus. Questo è per te> mi annuncia, porgendomi una scatolina.
Wow, penso stupito.
Non mi aspettavo un regalo... da nessuno.
<P-perché?> balbetto, mentre impacciato apro il regalo.
<È un anno glorioso, bisogna festeggiare!> risponde, con un alzata di spalle. Dentro la scatolina marrone, appoggiata delicatamente su velluto, si trova una bellissima fiala per pozioni.
<Spero ti piaccia. È una fiala magica: tu metti all'interno una pozione e, a seconda del colore, potrai capire se la pozione è corretta; verde giusto, blu sbagliato> termina, con occhiolino.
Il mio cuore batte più forte, mentre un piccolo sorriso mi addolcisce gli angoli della bocca.
<Grazie. Io però non ti ho preso niente> faccio, abbassando il capo.
<Il fatto che tu sia qui è già molto bello. Inoltre spero che tu ci scaldi con la tua presenza anche il prossimo anno!>

Oh, Albus.
Il ricordo, seppur banale, mi provoca una strana nostalgia, ripensando soprattutto al suo corpo steso sul lettino di Hogwarts, sotto le grinfie dei Mangiamorte.
Il Signore Oscuro, nello scorso incontro, ci ha riferito che presto ci racconterà cosa vuol fare di lui.
Non ho letto paura nel suo sguardo e ciò mi ha provocato angoscia e agitazione.
Un grugnito accanto a me, mi risveglia dai miei pensieri e due occhi color miele si incastrano ai miei.
<Buongiorno> mi saluta, con la voce roca a causa del sonno.
<Dormito bene?> chiedo, scostandole una ciocca di capelli dal volto. <Molto, anche se siamo su un divano> termina, con una risata. <Be', un divano grande, però>, sorrido, facendo riferimento alle misure del divano verde sotto di noi.
<È presto, come mai già sveglio?> domanda, stroppicciandosi gli occhi teneramente. <Tutta colpa del tuo amico: non riesce neppure a camminare> sbuffo, alzando gli occhi al cielo e provocandole una risata.
Gettando un'occhiata fuori dalla finestra, decido che è il momento di alzarmi.
Tanto non dormirei comunque...
Le nuvole, appena colorate da un nuovo Sole, chiazzano il cielo turchese.
Nuova giornata, nuovi incontri con Mangiamorte!, penso ironicamente, cominciando a dirigermi in bagno.

Sarai mia... Sempre ❤️Where stories live. Discover now