Giacomo Lelli

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Giacomo Lelli 

Com'è iniziata la tua carriera lavorativa? 

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Com'è iniziata la tua carriera lavorativa? 

La mia carriera lavorativa è iniziata il giorno in cui mi sono diplomato presso il conservatorio statale Braga di Teramo. Precedentemente avevo già iniziato a fare concerti di musica classica. Ho iniziato a studiare flauto all'età di 11 anni, prima ho iniziato con il flauto dolce per merito di mio padre che era (è ancora in vita ed ha la veneranda età di 98 anni) un maestro di scuola elementare con una sfrenata passione per la musica. È stato mio padre a darmi quel gene di DNA che ha a che fare con la musica, era un'autodidatta suonava la fisarmonica, la chitarra, la tastiera ecc…

Fine anni '60 ideò un orchestrina di bambini della scuola elementare di Spinetoli in provinicia di Ascoli Piceno di cui anch'io facevo parte e suonavo il flauto dolce. Da li poi a 11 anni inizio a studiare il flauto traverso anche se all'inizio avevo voglia di iniziare a studiare o il pianoforte o la chitarra, ma mio padre mi consigliò di provare il flauto traverso siccome avevo già provato quello dolce, comunque la predisposizione alla musica c'era. Nel corso degli anni ho fatto diversi concerti anche prima del diploma di musica classica. Un giorno conobbi un signore di nome Goran Kuzminac, un cantautore e con lui ho iniziato la mia carriera da musicista cantautoriale e con lui ho collaborato 26 lunghi anni condividendo belle esperienze, bei ricordi indelebili che nessuno mai cancellerà. Con Goran iniziai la mia carriera nel 1991, invece la musica classica l'ho coltivata ancor prima del 1988. 

Quale percorso di studi hai seguito? 

Studi classici da programma ministeriale del conservatorio, mi sono diplomato nel 1988 ho dovuto mollare poco per un anno per il servizio militare, la musica non l'ho mai abbandonata avendo prestato il servizio a Roma presso la banda dei granatieri di Sardegna. Poi feci dei corsi di perfezionamento con flautisti di fama Nazionale. 

Ricordo che durante gli studi nel conservatorio, mi piaceva ascoltare le audiocassette di artisti vari e improvvisavo suonando altri generi musicali dandomi in seguito versatilità musicale.

Com'è nata la passione per la musica? 

Devo tutto a mio padre che ha avuto il coraggio di istituire l'orchestrina e da lì mio padre ha visto subito che avevo la passione, me lo ha trasmesso lui nel DNA. 

Com'è nata la passione per il flauto? 

Suonavo il flauto dolce con mio padre e da li nacque tutto e non ho più mollato lo strumento e mai mollerò. 

Puoi parlarci della collaborazione con  Paolo Capodacqua? 

Conobbi Paolo durante la collaborazione con Goran. Ho lavorato con Goran 26 anni, poi lui si è ammalato e nel 2018, e purtroppo ci ha lasciato. Paolo è stato il chitarrista storico di un altro cantautore Claudio Lolli, ci siamo conosciuti in una sorta di tour con Goran, Paolo ed era anche presente il fratello di Francesco de Gregori, Luigi Grechi De Gregori, cosi conobbi Paolo. 

Durante il tour suonavo con Luigi "il bandito e il campione" che successivamente ha avuto successo con Francesco ma in realtà è stata scritta da Luigi. 

Nel 1999 mi sono Trasferito in Veneto dove ho continuato a fare altre collaborazioni e con Paolo ci siamo ritrovati dopo la morte di Claudio Lolli e Goran Kuzminac.

Paolo mi contattò in seguito per farmi collaborare in un suo disco "Ferite e Feritoie" con il brano "Palermo" dedicato a Giovanni Falcone, da qui poi ho iniziato a collaborare con lui insieme ad un altro musicista, Giuseppe Morgante.

Puoi parlarci della collaborazione con  Flavio Oreglio? 

Ho conosciuto Flavio nel 2006 in occasione di una convention dedicata ai Jethro Tull collaborando praticamente con vari musicisti che hanno militato nei Jethro (Clive Bunker, Glenn Cornick, Dave Pegg, etc.) Ian Anderson compreso. Con Flavio feci delle performance live e delle registrazioni su uno dei suoi lavori “Siamo Una Massa di Ignoranti Parliamone”.

Altro? 

Attualmente sto collaborando con altri musicisti della mia zona con cui ho formato il "Trio Gialese" che trae il nome dai nostri nomi:

GIA : Giacomo, il sottoscritto. 

ALE: Alessio Giuliano, violinista. 

Se : Sergio Capoferri,fisarmonicista. 

Con loro eseguiamo musica varia solo ed esclusivamente suonata e con Michele Giovenali (voce e chitarra) dove eseguiamo bossanova brasiliana. 

Cosa fai attualmente? 

Purtroppo la musica è in molti casi considerata un hobby e non un lavoro, oggi ancor di più causa virus le serate non si possono fare. 

Per ovviare ho aperto un negozio di vini, il "Wine Shop Il Conte Villa Prandone" a San Benedetto del Tronto in provincia di Ascoli Piceno, città dove attualmente risiedo. 

Musica e vino sono sempre stati un ottimo connubio. Inoltre Insegno privatamente sia a casa che nelle scuole di musica. 

Come hai vissuto la quarantena dal punto di vista lavorativo? 

Sempre con il dubbio per quanto riguarda la musica. 

Per quanto riguarda il negozio ho avuto la fortuna di poter lavoricchiare. 

Quale mestiere sognavi di fare da piccolo? 

Da piccoli si sogna di fare vari mestieri, Sognare non costa nulla ed è gratis.  Un supereroe, di diventare un musicista, uno sportivo famoso, beh alla fine sognare di diventare un musicista, si è avverato. 

Un sogno che avevi da bambino? 

Sognavo diverse cose e volevo diventare un musicista, alla fine ce l’ho fatta.

Un sogno attuale? 

Poter vivere serenamente e in salute con i propri cari, cercando anche di avere riscontri positivi nell’ambito lavorativo.

Progetti per il futuro? 

Vorrei proseguire musicalmente, sperando in tanti prossimi concerti. 

Puoi fare un saluto alla pagina? Rivogliamo la melevisione 

Saluto tutti gli utenti della pagina e del blog, Simone Catania che mi ha dato la possibilità di fare questa intervista con molto piacere. La Melevisone devo essere sincero non la conosco, so che è un programma per ragazzi, a cui comunque mando i miei saluti. 

Ringraziamenti

Grazie infinite per aver accettato la nostra intervista 

Intervista a cura di: Simone Catania

Lasciamo il consenso al diretto interessato di modificare le domande. 

Se qualcuno, per qualsiasi motivo, volesse utilizzare anche solo in parte l'intervista presente in questo post, dovrà chiedere esplicita autorizzazione all'autore che ha fornito le risposte.

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