Giancarlo Judica Cordiglia (gnomo Ronfo)

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Giancarlo Judica Cordiglia (Torino, 30 settembre 1971)

Come sei entrato nel cast di melevisione?

Con Olivia Manescalchi (Linfa) e Lorenzo Fontana (Lampo) chiedemmo di fare il provino in 3 e non singolarmente,come solitamente si fa; forse questo fu quel qualcosa in più che convinse la produzione a sceglierci.

Raccontaci il tuo provino

E’ stato molto divertente perchè essendoci grande amicizia e molta sintonia con Olivia e Lorenzo, siamo riusciti ad improvvisare situazioni che hanno convinto gli autori del programma a “creare” i 3 fratelli gnomi!
Qual'è stato il tuo percorso di studi?
Durante il liceo mi sono iscritto ad una scuola amatoriale di recitazione diretta da Massimo Scaglione; ho capito subito che avrei voluto fare questo lavoro; dopo la maturità Luca Ronconi decise di aprire una scuola di teatro professionale al Teatro Stabile di Torino. Al provino eravamo 432 e ci prese in 36. fu la mia grande fortuna!
Sei rimasto in contatto con il cast di Melevisione? Con chi sei più legato?

    Come ho detto prima, con Olivia e Lorenzo, eravamo già amici prima del programma e lo siamo ancora adesso dopo 20 anni. Abbiamo lavorato molto spesso insieme e ancora adesso lo facciamo nonostante ognuno di noi abbia poi avuto esperienze singolarmente di teatro, cinema e tv. Continuo anche a sentire Lorenzo Branchetti e a volte Danilo Bertazzi, che spesso incontro perchè è mio vicino di casa!
Come venivano registrate le canzoni di Melevisione?

Ci veniva consegnata una cassetta  (...e si i file ancora non esistevano!) qualche giorno prima della registrazione. Poi quando si girava la puntata in cui si doveva cantare, andavamo la mattina ad inciderla e al pomeriggio veniva registrata in video. Eh sì... a parte le canzoni delle prime puntate, le altre erano in playback!

Nella vita ti sento realmente l’ambasciatore degli animali?

Amo moltissimo i cani, ne ho sempre avuti quando vivevo con la mia famiglia e poi, una volta andato a vivere da solo, ne ho preso uno tutto mio; si chiamava Martina: è stata la “ storia d’amore” più bella e pura che abbia mai avuto nella mia vita!! Ora ho una gatta che ho trovato in Sardegna un paio di anni fa, si chiama Baia; i gatti sono molto più indipendenti e “solitari” ma mi ha conquistato lo stesso. Spesso sono via per lavoro e ne sento la mancanza. In generale gli animali mi piacciono molto e mi affascina il loro modo di vivere. Dovremmo imparare da loro a seguire di più l’istinto.

i bambini attuali ti riconoscono come Ronfo?

    Mi capita più  spesso di essere riconosciuto adesso da persone di 25/30 anni che quando è iniziato il programma ne avevano 5/10 . E’ sempre bellissimo vedere “l’affetto” che provano per me/noi ricordando la loro infanzia
Prima di Melevisione che mestiere facevi? (Gabriele Fioretti)

Da piccolo avrei voluto fare il ballerino, poi il mago e poi l’attore. Parallelamente all’università, a 19 anni sono entrato alla scuola di Luca Ronconi. ho avuto quindi la fortuna di fare sempre questo lavoro, tranne per qualche breve periodo in cui il lavoro scarseggiava e quindi per sbarcare il lunario ho lavorato in una società di telemarketing, telefonando a casa delle persone, vendendo mobili per ufficio e creme di bellezza. Ho fatto il barista in discoteca, e ho lavorato anche in una società di servizi che collaborava con il quotidiano “La Stampa”

Hai sempre voluto fare teatro? Come hai iniziato? (Agnese Mannaioli)

(VEDI SOPRA)

Cosa ti ha lasciato l'esperienza di melevisione? (Agnese Mannaioli)
E’ stato molto utile per imparare a lavorare con le telecamere, e questo mi è servito per le fiction e i ruoli che ho avuto al cinema.
Hai mai portato i capelli lunghi? (Gabriele Fioretti)

Si e anche per tanto tempo! Poi ad un certo punto ho preferito tagliarli....più o meno quando hanno cominciato a diventare brizzolati!!!
Segui il calcio? (Gabriele Fioretti)

Il campionato della serie A mi interessa poco. Mi divertono moltissimo invece i campionati europei e il mondiale

Che squadra tifi? (Gabriele Fioretti)
Come ho detto prima la serie A mi interessa poco. Quindi diciamo che tifo Italia!

Attualmente lavori spesso con Olivia Manescalchi e Lorenzo Fontana, com'è nato il vostro legame lavorativo?

(Vedi sopra)

Hai partecipato alla fiction "Un medico in famiglia", che ricordi hai?
Era una delle prime fiction che facevo, ed ero molto emozionato. Ho un bellissimo ricordo di Sabrina Paravicini, una persona molto dolce e simpatica, con cui avevo le mie scene. Lei mi ha aiutato molto a farmi sentire a mio agio. Ho un  bruttissimo ricordo invece della pettinatura che mi avevano fatto...stavo veramente malissimo, ma ero giovane e non ho detto nulla!

Hai partecipato alla fiction "Fuoriclasse", che ricordi hai?
E’ stato molto divertente, Luciana Littizzetto è una fuoriclasse appunto!
Cosa vuol dire per te recitare sul palcoscenico?
Intanto l’energia e l’adrenalina di recitare dal vivo è qualcosa di inspiegabile. E’ una sorta di esame ogni sera...capita di sbagliare, ma non ci si può fermare e ripetere la scena come al cinema; quindi bisogna essere pronti a “risolvere” il problema che si crea  in quel preciso momento. E poi se una sera non ti piace come hai recitato, non ne rimane traccia, mentre se non ti piaci in una scena di una fiction….ecco ne rimarrà traccia per sempre!

Oltre a Melevisione hai lavorato ad altri programmi per la tv dei ragazzi?

No! Ma diciamo che ho fatto il miglior  programma per ragazzi che sia  stato fatto negli ultimi 20 anni!
Cosa fai attualmente?
In questo momento sto facendo l'assistente alla regia di Davide Livermore.nell’opera Don Giovanni di Mozart. Quello con Davide è stato un incontro fondamentale per la mia carriera e non solo: è un grande amico e gli devo molto.

Cosa pensi del cinema italiano?

Ci sono registi che mi piacciono moltissimo: Garrone, Sorrentino, Muccino e altri. Penso meno bene delle dinamiche del cinema….ma questo è un altro discorso!
Progetti per il futuro?
Se tutto va bene, ma dipende dalla situazione della pandemia che purtroppo stiamo vivendo, a fine settembre dovremmo debuttare a Genova con Elena di Euripide, che abbiamo fatto l’anno scorso al Teatro greco di Siracusa. Spettacolo bellissimo con la regia di Livermore. E’ stato uno spettacolo magico, non solo per la bellissima messa in scena, ma anche per l’atmosfera meravigliosa che si è creata in compagnia, cosa non così scontata.

Puoi fare un saluto alla pagina?

Più che un saluto voglio ringraziare ognuno di voi.
Non ci foste voi a seguirci, noi attori non avremmo molta ragione di esistere!

Ringraziamenti
Grazie infinite per aver accettato la nostra intervista
Intervista a cura di: Simone Catania

Lasciamo il consenso al diretto interessato di modificare le domande.

Se qualcuno, per qualsiasi motivo, volesse utilizzare anche solo in parte l'intervista presente in questo post, dovrà chiedere esplicita autorizzazione all'autore che ha fornito le risposte.

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