Paolo Capodacqua

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Paolo Capodacqua

Com'è iniziata la tua carriera? 

La passione per questo lavoro è nata  nell'infanzia/preadolescenza. Da bambino mi divertivo a cambiare i testi delle canzoni più in voga.

Mi intrigava la possibilità di manipolare le parole e combinarle con le note, mi sembrava di avere uno straordinario giocattolo tra le mani. Un gioco manipolatorio che intanto mi permetteva di acquisire dimestichezza con la metrica, la sillabazione, l’incastro delle rime ecc. Nell’adolescenza questa dimestichezza si è combinata con l’esigenza espressiva tipica dell’età. Aggiungi che avevo cominciato a strimpellare la chitarra con un minimo di cognizione di causa...ecco qui che sono nate le prime canzoni. A quindici anni mi sono esibito per la prima volta su un palco in una festa dell’Unità nelle vesti di “cantautor-giovine”.... Da questo punto il racconto sarebbe lungo circostanziato e, forse, un po’ noioso. Quindi te lo risparmio...

Quale percorso di studi hai seguito? 

Dopo le scuole medie, Istituto Tecnico Industriale indirizzo elettronica a Fermo. Una scelta che la dice lunga sulla capacità di un tredicenne di scegliere l’indirizzo giusto. Una scuola lontanissima dai miei interessi. Amavo la storia e le materie letterarie...che cazzo ci facevo in un istituto tecnico? Ma Non rimpiango nulla. Quell’esperienza mi ha portato in una cittadina come Fermo che mi ha dato molto e mi ha regalato incontri umani e artistici fondamentali per la mia esistenza... Dal punto di vista del percorso “scolastico” e formativo ho ricomposto l’ordine delle cose con l’Università: DAMS a Bologna nella facoltà di Lettere e Filosofia.

Come nascono le tue musiche?da dove prendi l'ispirazione? 

Da tutto ciò che mi colpisce guardandomi intorno... Ma anche e soprattutto da letture ed esperienze di vita personali. I libri, per esempio, sono una grande fonte di ispirazione. Negli anni ho scritto molto “su commissione” nel senso buono, parlo di musiche per il teatro o per altre situazioni “costruite”. In questi casi si acquisisce lo spunto ed il suggerimento del regista e poi ci si affida all’ispirazione ed alla tecnica personali.

Quali sono state le tue grandi collaborazioni? 

Registi teatrali e televisivi, scrittori come Angelo Ferracuti, Marco Moschini, Gianni D’Elia, Roberto Piumini (con il quale portiamo in giro per l’Italia un nostro Recital:”Piume sull’acqua”), Stefano Tassinari. Poi musicisti e cantautori come Davide Riondino, per il suo disco dal titolo "Temporali", Nanni Svampa dei mitici Gufi.

Ma La collaborazione più longeva e importante della mia vita è stata quella con Claudio Lolli, che purtroppo ci ha lasciato 2 anni fa, con il quale ho girato l’Italia in lungo e in largo per 23 anni. Dal 1991 al 2014. 

Sei stato autore radiofonico di Lilliput, ci puoi raccontare qualche aneddoto? 

Era una bellissima trasmissione che andava in onda per la Radio Svizzera, ideata e condotta dalla giornalista Sonia Riva. In ogni puntata Sonja presentava un libro e invitava l’autore. Per ogni libro presentato io dovevo scrivere una canzone, registrarla ed inviarla. Lavoravo a ritmo continuo. Per quell’occasione sono nate canzoni che ancora oggi canto nei concerti.

Cosa fai attualmente? (lavorativo)  

L’ insegnante di scuola media. Un lavoro che alterno a quello di musicista e autore, con concerti, registrazioni e lavoro in studio.

Cos'è per te il cinema italiano? 

La grande lezione del Neorealismo, ma anche il genio comico di Totò... Mettici dentro Fellini, Flaiano e i grandi Maestri come Visconti, Rossellini eccecc...Ho amato molto i primi film di Nanni Moretti. Oggi mi piacciono molto i film di Ozpeteck (ufficialmente ascrivibile al cinema “italiano”) e diversi attori italiani come Bentivoglio, Giannini, Giallini e Lo Cascio, Elio Germano..questi mi vengono in mente al momento... 

8. Come hai vissuto la quarantena dal punto di vista lavorativo?

Con la scuola è stato un lavoro molto impegnativo, una scuola senza contatto umano è un paradosso e la didattica a distanza può essere solo un ripiego più o meno efficace. Per quanto riguarda l’attività musicale avevo dei tour in programma per la promozione del mio disco “ferite&feritoie” uscito a dicembre 2019. Concerti che ovviamente sono saltati. Durante il lockdown ho letto molto ed ho ritirato fuori vecchi spartiti di chitarra classica con brani delCinquecento e Seicento.

Quale mestiere sognavi di fare da piccolo? 

Il benzinaio e poi l’idraulico.

10. Un sogno che avevi da bambino? 

L’emulazione dei miei eroi dei fumetti: dall’Uomo ragno a Blek Macigno, passando per Capitan Miki e Zagor....(ride...ndr)

Ma sotto sotto probabilmente c’era già il sogno inconfessato di fare il musicista

Un sogno attuale? 

 Con l’età sono diventato molto realista...

Se dovessi pensare ad un sogno universale immagino una cosa come la scomparsa improvvisa della stupidità dalla faccia della Terra...

Progetti per il futuro? 

La ripresa della tournée di cui si parlava prima, ci sono diversi concerti in programma, tra cui la partecipazione al Festival “La grande bellezza” di Zurigo.... Poi c'è in uscita un nuovo disco in occasione dei 100 anni di Gianni Rodari. Ho musicato le poesie di Rodari nel 1992... Da allora ho portato in giro per i teatri e le scuole italiane il mio spettacolo “La torta in cielo”, dove canto queste canzoni. Ora con il mio produttore e la casa discografica "storie di note", abbiamo ristampato un cd uscito nel 2004, intitolato la "torta in cielo", un titolo integrato, per questa occasione, con il sottotitolo “100 candeline per Gianni Rodari”. 

Puoi fare un saluto alla pagina? (Rivogliamo la melevisione) 


All'interno dell'intervista è possibile aggiungere foto o video esclusivamente tratti da YouTube.

Le domande sono tutte facoltative

Ringraziamenti

Grazie infinite per aver accettato la nostra intervista 

Intervista a cura di: Simone Catania

Lasciamo il consenso al diretto interessato di modificare le domande. 

Se qualcuno, per qualsiasi motivo, volesse utilizzare anche solo in parte l'intervista presente in questo post, dovrà chiedere esplicita autorizzazione all'autore che ha fornito le risposte.

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