i can feel you watchin' after me

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Anche se è gennaio, il cielo è particolarmente terso e il sole splende, dando l'illusione che la primavera non sia poi tanto lontana, sebbene l'aria sia gelida. Facciamo un giro per le strade di Hollywood e ci dirigiamo sulla Walk of Fame; quando ad un tratto Gustav si ferma davanti alla stella dedicata a Donald Trump e fa una faccia schifata: "Non riesco ancora a credere che sia stato eletto presidente", commenta, indicando con il dito medio il pezzo di marmo rosa.
"Beh, dai, contro ogni previsione almeno non ha ancora fatto scoppiare la terza guerra mondiale", dico ironica. Lui fa un sorrisetto e riprende a camminare lungo la via, con un braccio poggiato sulla mia spalla. 
"Torniamo indietro? Inizio ad avere freddo" gli chiedo, inventandomi la prima scusa banale che mi viene in mente dopo aver notato l'ora sul quadrante del mio orologio.

Mentre camminiamo a passo tranquillo verso casa, un gruppetto di ragazzini richiama la sua attenzione: "Hey, Lil Peep!".
Lui si avvicina e li saluta timidamente, mi stupisco sempre quanto sia impacciato e quasi insicuro ogni qualvolta si ferma a chiacchierare con i suoi fan: sotto sotto, so che trova ancora strano essere riconosciuto in giro. 
"Peep, come stai?", chiede un ragazzetto con un capello da pescatore rosa. 
"Mi sto rimettendo", ammette Gus con un sorriso tirato, restando comunque abbastanza sul vago. Mentre loro continuano a scambiare qualche parola di cortesia, io mi allontano di qualche passo e colgo l'occasione per mandare un messaggio a Wicca:

- Stiamo arrivando :) Tenetevi pronti 

Gus parla con i ragazzi per qualche altro minuto: loro si dicono molto contenti che sia uscito dall'ospedale e sperano che presto rilascerà nuova musica, alla fine gli chiedono un selfie e, dopo averlo ringraziato per la gentilezza e la disponibilità, se ne vanno per la loro strada. 
"Simpatici", commenta lui, contento, cingendomi le spalle con un braccio e ricominciando a camminare verso casa. 

Inserisco le chiavi nella toppa della serratura e apro la porta, faccio un passo dentro casa e Gus mi segue totalmente ignaro di quel che sta per succedere: improvvisamente, le luci del salotto si accendono e tutti i suoi amici sbucano fuori urlando un sonoro "bentornato!", con tanto di fischi ed applausi. Gustav fa un salto all'indietro per lo spavento e si porta istintivamente una mano sul petto, li squadra uno ad uno e poi guarda me con gli occhi sgranati: "Che cazzo succede? Hai organizzato tu questa cosa?", mi domanda sotto shock, mentre i suoi amici gli si avvicinano per abbracciarlo. Non li vede da quando è stato ricoverato, alcuni persino da prima del tour e altri ancora addirittura da Londra: la casa è strapiena di gente, ci saranno almeno quaranta persone ammassate tra la cucina e il salotto, che si stanno cibando grazie ad un misero banchetto a base di patatine, caramelle gommose, marshmallow colorati a forma di paperella e qualche bibita. 

Una decina di persone lo accerchiano, curiose di sapere come sono andati gli ultimi mesi e come si sente adesso; lo inondano letteralmente di domande e HorseHead gli da delle pacche decise sulla schiena mentre Coldy urla dalla gioia: "Cazzo, siamo troppo fieri di te, Peep!".

Ad un tratto, Gus sembra avere una sorta di illuminazione: il suo viso cambia improvvisamente espressione e mi accorgo subito del perchè. Sta guardando verso il divano ed ha notato la presenza di una persona che finora è rimasta abbastanza in disparte.
"Tracy!".
Il suo amico solleva la testa di scatto e si volta verso di lui, si alza dal divano cercando invano di trattenere un sorriso e Gus si fa strada nella sua direzione, ignorando improvvisamente tutti gli altri: non si dicono niente, si abbracciano per un sacco di tempo ridendo come matti, riesco a vedere un luccichio speciale negli occhi di entrambi. 

"Bro... ti voglio bene ma può anche bastare adesso!", esclama Tracy, cercando di liberarsi dalla stretta.
"Vaffanculo, vieni qui", lo prende in giro Gus, continuando ad stringerlo: "Mi sei mancato!".
Tutti li guardano divertiti e commossi, applaudendo e facendo casino. Forse nessuno dei presenti si aspettava che avrebbero ricucito i rapporti: quando avevano litigato ci erano andati giù pesante entrambi, ognuno aveva le sue ragioni, ma nessuno dei due voleva ascoltare davvero l'altro. 
"Ragazzi, se volete scopare andate in camera però!", cerca di sdrammatizzare Wicca, facendo scoppiare tutti quanti a ridere, mentre Gus e Tracy si staccano da quell'abbraccio interminabile che sembra aver rimesso a posto tutto. 

The last thing I wanna do // LIL PEEPWhere stories live. Discover now