26. ♡Teodoro♡

891 53 12
                                    


Teodoro

Non appena Cristiana, Giorgio e Léna uscirono dalla scuderia minacciati dalla pistola di Trevor, riposi la mia pistola dietro la schiena e corsi allo scoperto, con grande sollievo della mia mamma che mi vide per prima. 

Ginevra Layuer aveva stampato in volto un sorriso di speranza che mi fece tremare il cuore, oltre che le ginocchia! 

Il fuoco stava minacciando di ucciderli ed io dovevo darmi una bella mossa se desideravo salvarli da morte certa! Quelle fiamme stavano inesorabilmente avanzando verso di loro, alte ed imponenti color rosso oro, che crepitavano ed emanavano un intenso odore di bruciato e di calore, che si propagava per tutto il paddock! 

Raccolsi qualche coperta, che usavamo per i nostri cavalli, utile a soffocare le fiamme e mi prodigai subito per estinguere quell'incendio mentre i cavalli iniziavano a nitrire terrorizzati, agitandosi nelle loro stalle, e mia zia Flavia prendeva a tossire per il troppo fumo. 

All'improvviso, l'ambiente circostante infatti era preda di cenere e fuoco, persino i miei occhi divennero lucidi ed i miei polmoni iniziarono a protestare per mancanza di ossigeno. 

" Teo, figlio mio! Pensavo che non arrivasse nessuno a salvarci. Ha preso i tuoi fratelli e Cristiana! " urlava con voce roca e rotta la mia dolce mamma, mentre mi davo da fare per spegnere quel fuoco volenteroso di diventar assassino!

" Trevor è un folle! " commentava intanto mio zio Nicolas, agitato. " Questa non la passerà liscia, pagherà per i suoi crimini! " 

Non appena riuscii a diminuire l'intensità dell'incendio, grazie all'aiuto di coperte e di qualche estintore che trovai in giro, mi fiondai a slegarli da quel benedetto palo.

" No, no...Teo, vai, vai...non perdere tempo con noi, hai già fatto quel che potevi. Vai a salvare i tuoi fratelli, veloce! " disse mio zio, premuroso.  " Qui ci penso io! " sbottò deciso, spingendomi con una mano. 

Lo guardai per lunghi istanti, con il fiato corto ed il cuore che batteva all'impazzata nel petto, indeciso sul da farsi. Puoi annuii, scoccai un bacio in fronte alla mia mamma e recuperai nuovamente la mia pistola pronto per andare a ciuffare quel bastardo! 

Correndo come avessi le ali ai piedi, mi fermai soltanto quando m'imbattei in cinque corpi di uomini stesi a terra, ormai morti. Erano gli uomini della mia scorta e quelli assegnati alla protezione della mia famiglia! 

Erano sicuramente accorsi qui, quando avevano visto le scuderie andare in fiamme e purtroppo s'erano lasciati sorprendere da Trevor, che ormai a questo punto non poteva aver agito da solo...doveva avere qualche complice anche qui, in azienda. 

Sbriciai da dietro il recinto esterno dei cavalli, due uomini erano con Trevor, stavano parlando concitatamente, ed erano proprio che due uomini che mesi fa aveva preteso di assumere lui! Avrei dovuto indagare di più a riguardo, perché erano gli stessi uomini che forse avevano manomesso alcune botti in cantina, facendo marcire il nostro vino e così il nostro lavoro! Sospettavo di loro, ma non pensavo che si spingessero fino a questo punto! 

Erano armati anche loro, dannazione! E ancora non c'era traccia dei rinforzi che avevo richiesto.

Erano proprio lì, davanti l'ingresso della tenuta, ed io non sapevo cosa volesse fare quel pazzo, cosa avesse in mente per i miei fratelli e la donna che amavo!

Spiai ancora un po' dalla mia posizione, pensando che il mio respiro facesse troppo rumore! 

Trevor stava obbligato Cristiana a salire su un furgoncino, dove c'erano già Giorgio e Léna tenuti ben stretti e legati, spalla contro spalla. 

Come petali di una rosaWhere stories live. Discover now