10.Cristiana♡

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Buonasera Rose, siete pronte per un nuovo entusiasmante incontro tra i due protagonisti?
Buona immersione nel mondo di C&T

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Cristiana

Era stato impossibile continuare a studiare mentre la mia mente continuava a ripropormi davanti agli occhi quello sguardo incantevole di Teodoro Layer.

In quelle iridi magiche aveva racchiuso un tramonto intramontabile.

Dopo essere tornata a casa, quel pomeriggio non avevo fatto altro che ripensare al tempo trascorso in sua compagnia e a quella di suo zio. Se soltanto la mia amica Lola l'avesse saputo sarebbe andata fuori di testa!

Per cena ero riuscita a mandare giù soltanto una mela e durante la notte ero riuscita a chiudere gli occhi a stento, soltanto per tre ore al massimo.

La mattina dopo mi ero ritrovata occhiaie lunghe fino ai piedi, che avrebbero fatto paura a chiunque se non avessi fatto utilizzo di correttore, fondotinta e cipria, aiutando a risaltare i miei occhi con un po' di matita nera e mascara.

"Scilla, dopodomani ti è stato assegnato turno di notte. Te la senti?" mi aveva chiesto la mia Tutor, dolcemente. Il suo cambiamento repentino nei miei riguardi mi faceva ancora impressione e tremenda paura, supponevo che dietro la sua maschera di dolcezza ci fosse lo zampino del dottor Nicolas Layer, che mi aveva presa davvero a cuore ed io non sapevo ancora bene come affrontare la situazione.

"Sì, penso di sì." mormorai poco convinta, davanti il mio armadietto. Avevo finito il mio turno per oggi e potevo tornare a casa.

A piedi, ma potevo tornare.

I miei erano troppo impegnati con il lavoro per venire a prendermi e i pullman che passavano da lì erano sempre strapieni. Quindi tra lo stare in piedi su un mezzo di trasporto pubblico e il camminare, preferivo di gran lunga camminare, dato che non era proprio il mio forte riuscire a reggermi ai supporti durante le frenate del conducente.

"Riuscirai a renderti presentabile per domenica a pranzo?" aggiunse Torre, con sguardo eloquente mentre mi caricavo in spalla il mio borsone nero con abiti e camici da lavare nel fine settimana. Immersa com'ero nei miei pensieri non mi ero minimamente accorta che fosse ancora lì a fissarmi come un gufo!

"Certo, nessun problema." risposi subito con una scrollata di spalle, per minimizzare la cosa che invece mi terrorizzava altamente, seppur non ne capissi bene il motivo! Non ero una persona timida o facilmente impressionabile.

Sospirai ed abbassai il capo affranta, appoggiandomi con una mano al muro. I Layer erano una famiglia diversa da come mi aspettavo.
Nonostante le origini nobili e antiche, non sembravano affatto degli aristocratici arroganti come pensavo che fossero.

Era tuttavia assurdo che avessero invitato nella loro tenuta privata proprio me.

Cavolo! Mi tremavano le ginocchia al solo pensiero, e la testa...mi pulsava come se avessi una batteria trapiantata nel cervello!

Di una cosa ero certa, il mio misero senso del dovere stava superando il mio volermi divertire a tutti i costi, e questo cambiamento da cosa poteva dipendere se non da quei benedetti occhi che ancora non riuscivo a dimenticare e che si ostinavano a torturarmi cuore e stomaco?

Avevo il cuore che sembrava una mitraglia e colpiva ripetutamente nel petto e nello stomaco come fossero i suoi bersagli preferiti.

Non appenai varcai l'uscita della struttura dedicata al personale sanitario, m'incamminai svogliata verso la strada. Era una bellissima giornata di sole, ma era pur sempre autunno! Il mio cappotto mi ricopriva a stento da quel gelo che mi investì in pieno e sembrò tagliarmi la faccia.

Come petali di una rosaWhere stories live. Discover now