3.♡Teodoro

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Rose lettrici <3 vi aspettavate il terzo capitolo così presto? 

Con tutto il cuore, spero che possa piacervi <3 

Con tutto il cuore, spero che possa piacervi <3 

ओह! यह छवि हमारे सामग्री दिशानिर्देशों का पालन नहीं करती है। प्रकाशन जारी रखने के लिए, कृपया इसे हटा दें या कोई भिन्न छवि अपलोड करें।

Teodoro

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Teodoro

Rise piano: " Ballare, uscire, bere qualcosa con i miei amici, ma cambiamo discorso che è meglio, tu? Di cosa ti occupi? "

La guardai torvo, possibile che non mi conoscesse davvero? Che non conoscesse la mia famiglia e che Vincenzo non gliene avesse parlato? Cristiana conosceva il mio cognome, glielo avevo detto la prima volta che c'eravamo visti, quindi non le aveva ricordato nulla?

"Sono..." provai a dirle, ma...

" No, Cristiana non ci credo che non lo conosci. " fece la sua amica cameriera dai capelli blu, alta e slanciata, con occhi di ghiaccio e lentiggini copiose sul naso. " Lui è il primogenito di Mauro Layer. La famiglia più conosciuta di Bolzano. "

" Non esageriamo. " dissi, scrollando le spalle. " E' una famiglia conosciuta e di antiche origini, ma ogni famiglia qui ha la sua importanza. "

" Non sono di qui, non lo sapevo. Mi dispiace. Mi sono trasferita a Bolzano solo da qualche anno assieme alla mia famiglia, prima abitavamo a Trento. Sono nata lì." affermò Cristiana, un po' a disagio e leggermente arrossita.  

" Come ha detto lui, ogni famiglia è importante e non penso che sia rilevante avere un cognome conosciuto oppure no. Non dovresti scusarti. " s'intromise il piccolo barman, sfidandomi con lo sguardo.

Avevo toccato la sua preda? Il mio orgoglio non soffrì per le sue parole, condividevo il suo pensiero ma non i modi in cui si era intromesso nel nostro discorso. Mi limitai a guardarlo con indifferenza, era un ragazzino decisamente più piccolo di me ed io anche se fuori servizio dovevo mantenere un atteggiamento consono alla divisa che portavo, così dato che la ragazza blu non riusciva a staccarmi gli occhi di dosso, come accadeva spesso quando una ragazza mi riconosceva, mi alzai dallo sgabello:

" E' stato bello incontrarti Cristiana, ci vediamo. "

Lei fece per parlare ma fu nuovamente interrotta dalla cameriera che avrei volentieri arrestato se avesse continuato ad intromettersi. Qualche colpa per metterla in manette l'avrei trovata!

" Perché non ti fai dare un passaggio dallo scapolo d'oro di Bolzano? Non è il caso che ti avvii a piedi fino in ospedale con questo tempaccio. "

Cristiana scosse la testa: " No, Lola. Camminare mi farà bene anche se sotto la pioggia e non ho bisogno di un accompagnatore, specie se dell'altro sesso. "

Mi voltai nuovamente verso di lei: " Se hai bisogno di un passaggio non farti problemi, posso accompagnarti. " esordii io, pescando le chiavi della mia auto da una tasca dei miei pantaloni cargo verde militare. Rispetto alla prima volta che mi aveva visto ero vestito più sportivo.

" No, meglio di no. " sminuì con una scrollata di spalle, mise una banconota da cinque euro sul bancone e si alzò dallo sgabello mettendosi una bella borsa di pelle nera a tracolla. " Grazie per la disponibilità, ma conosco come siete fatti voi uomini. "

La sua affermazione m'incuriosì: " Come siamo fatti noi uomini? "

" Sbavate dietro alle ragazze quando sapete di poterle ottenere, per soldi, per auto, per qualsiasi cosa vi venga in mente, specie quelli come te. Dei sentimenti di noi ragazze non ve ne frega niente, e dopo che vi siete divertiti e ci avete preso gusto, passate a corteggiarne un'altra con i vostri modi arroganti e altezzosi, per sfizio, per il semplice gusto di sentirvi irresistibili e onnipotenti. Voi siete istintivi, non provate niente di vero! Per andare avanti anche noi donne siamo dovute diventare come voi, fredde e indifferenti. Se accettassi il tuo passaggio penseresti chissà cosa di me, poi soddisfatto il tuo interesse, passeresti ad un'altra che magari domani verrà in questo stesso locale. "

La sua amica dai capelli blu arrossì e schizzò via, il barman si allontanò per servire dei clienti al bancone ed io mi riavvicinai a lei, davvero ferito da quel suo discorso.

" Non so chi tu abbia incontrato, ma ti posso assicurare che gli uomini, come le donne, non sono tutti uguali. " risposi a tono, sostenendo il suo sguardo.

Lei fece una smorfia, poco convinta, acciuffando un'ultima patatina dal suo ordine.

" Non sono quel tipo di ragazzo, ma vorrei sapere il perché di quest'acidità. Ti facevo una tipa più sveglia. Volevo semplicemente offrirti un passaggio in auto per non lasciare che una ragazza camminasse da sola sotto la pioggia, e di notte, con questo freddo, ma sei libera di pensarla come vuoi. Buon turno di notte, Cristiana. "  

Lei non riuscì a dire altro, forse era rimasta sinceramente colpita da quella mia reazione o forse non si aspettava davvero che la pensassi come le avevo detto, non m'interessava sinceramente. Non sopportavo le donne che ritenevano che gli uomini fossero tutti uguali, quindi tornai da mia sorella, che nel frattempo mi stava aspettando parlando al telefono con suo marito, Trevor. 

" Sì, sono con Teo. Certo, arrivo tra una mezz'oretta mi faccio dare un passaggio da lui. Sì, questo pomeriggio ho lasciato la nostra auto dal meccanico forse c'era un problema di batteria o all'impianto idraulico, sai che non sono molto pratica di queste cose. Dai un bacio al nostro piccolo Riccardo. " 

Léna si era sposata molto giovane, con il figlio di un ricco imprenditore e amico di nostro padre, aveva già un bimbo di un anno da crescere e tanta invidia da parte mia. 

" Hai finito di parlare con quella ragazza? " indagò lei, spazientita. Diedi un'occhiata al suo iPhone e vidi che erano le ventitré e quindici minuti. 

" Sì, ma pensavo che fosse diversa. " mormorai con occhi bassi, pensieroso. 

Léna rise piano, posando una mano sul mio viso: " Il mio fratellone si è lasciato impensierire da una ragazza? Troverai la donna giusta ne sono sicura. " 

Sospirai e le sorrisi: " Ti devo accompagnare a casa? " 

Lei annuì: " Sì, ma prima ordiniamo delle patatine country con salsa agrodolce e promettimi che darai un'occhiata a questo fascicolo. " 

" Va bene, Léna. Lo farò. " promisi, rubandole l'ultimo hot dog rimasto nel piatto. 

Angolo autrice 

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Angolo autrice 

Ok, il carattere di Cristiana è un po' acidello...lo ammetto, ma andando avanti nella storia capirete <3 il nostro Teo c'è rimasto veramente male, adesso? Cosa succederà? Siete un po' curiose? 

Ringrazio come sempre chi mette una stellina e lascia un commentino <3 siete dolcissime, grazie del vostro supporto che mi aiuta davvero tempo nella stesura di questa storia <3 

Baci Rosati  

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