4.Cristiana♡

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Rose lettrici 🌹 premetto che non so nulla d'infermieristica, nonostante io mi sia informata per cercare di capire il più possibile come funzioni questo mondo! Quindi se c'è un'esperta tra noi che studia o lavora in questo ambito, le chiedo scusa se leggerà qualcosa di non corretto in questo e nei prossimi capitoli! 

Ho cercato di fare del mio meglio <3 

Mi prenderò qualche licenza poetica in questa storia, per esigenze di trama😘

Mi prenderò qualche licenza poetica in questa storia, per esigenze di trama😘

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Cristiana

Avevo passato l'intera estate a capire che scelte intraprendere chiusa in una agenzia di viaggi, adesso che era arrivato l'Autunno e le foglie cadevano dagli alberi, colorate e leggiadre, mi stavo dirigendo a piedi, tremando dal freddo pungente della notte, verso l'ospedale per il mio primo turno di notte. 

Stavo facendo un bel po' di fatica a risalire le colline circostanti della città di Bolzano, ricche di vigneti spettacolari.

La luna era alta nel cielo ed io ero in ritardo, pregai che tutto andasse per il meglio.

Una volta sorto il sole avrei ammirato le meravigliose vette delle Dolomiti all'orizzonte, e facendo altri quarantasette chilometri con l'autobus sarei andata a trovare i miei nonni, che non vedevo da troppo tempo. 

Avrei approfittato del mio giorno di riposo! 

Da quando c'eravamo trasferiti a Bolzano, i miei genitori andavano a trovare sempre i nonni, ogni fine settimana, il viaggio da fare per raggiungerli era decisamente ridotto rispetto a prima, quando stavamo a Trento, ma io...raramente andavo a trovarli, perché non sopportavo i piccoli paesini, dove c'era troppo silenzio e poco divertimento.  

Sospirai quando costeggiai nel buio quella ricca proprietà che apparteneva al medico chirurgo dottor Nicolas Layer, sicuramente parente di quel ragazzo che avevo appena incontrato. 

Quindi questi Layer erano davvero così ricchi e conosciuti in questa città? 

Layer, suonava familiare anche a me adesso che ci pensavo...ne avevo sentito parlare al liceo e qualche volta anche in Università. 

Sbuffai, prendendomela con un ciottolo che trovai sul cammino, per questo tirocinio avrei dovuto dire addio alla mia vita sociale, ma non era detto...non avrei avuto sempre turni di notte.

Non volevo che qualcuno fraintendesse questo mio scarso entusiasmo in poco interesse per la mia futura professione, molti miei colleghi erano emozionati per il primo turno di notte ed anche io!

Volevo diventare un'infermiera, aiutare la gente, ma in questo periodo avevo bisogno di svagarmi sempre più spesso, per non pensare, per non ricordare il mio passato...e per non lasciarmi andare all'apatia.  

Scossi la testa, mentre acceleravo il passo sotto la pioggia diventata battente, avevo zuppo d'acqua persino il mio completino intimo e i miei piedi navigavano negli stivaletti, che da neri erano diventati stranamente marroncini. 

Come petali di una rosaWhere stories live. Discover now