24. ♡Teodoro & Cristiana♡

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Teodoro

" Stiamo tutelando tutti i bersagli rimasti della lista verde, sono al sicuro. Contemporaneamente continuiamo ad indagare su ogni altro nome scritto sulla lista rossa...alcuni di loro sono già schedati e conosciuti dalle autorità, altri sono in stato di fermo e in arresto, abbiamo ricavato delle prove davvero schiaccianti contro di loro. Siamo a buon punto, ormai li abbiamo in pugno. Come procede con le indagini per incastrare tuo cognato? Ne abbiamo già qualche prova, abbiamo anche il movente, ma per incastrarlo totalmente deve commettere un passo falso...uno soltanto ed è nostro! "

Questo era il messaggio di Vincenzo, che mi inviò a tarda sera mentre cercavo di rilassarmi davanti una tazza di tisana ai frutti di bosco davvero squisita preparata dalla mia Cristiana. Fuori pioveva a dirotto, l'estate stava finendo in anticipo a quanto sembrava!

Sospirai e mi alzai, con la tazza fumante in mano. Puntai il mio sguardo verso le Dolomiti, che si stagliavano sull'orizzonte contro quel cielo minaccioso, senza temere nulla.  

Non riuscivo a credere che mio padre fosse morto per vendetta e senso di rivalsa da parte di una famiglia come la nostra, caduta in disgrazia per colpa di nessuno. La loro vergogna, la loro invidia e il disprezzo per noi...così come la violenza e l'arroganza nel voler riprendere ciò che ormai a loro non apparteneva più, mi metteva angoscia e un senso d'impotenza da non riuscire nemmeno a spiegarlo a parole. 

Chi pensavo fosse divenuto mio fratello, non era altro che un traditore! Ed io, promisi a me stesso che avrei fatto cadere ogni loro piano contro la mia famiglia e la mia città, come petali di una rosa ormai morta e seccata dal tempo. 

I Rosati non avrebbero più minacciato la mia terra. Questo posto magico della natura, dove ero nato, cresciuto e avevo scelto di vivere e proteggere. Adesso, era tempo di far fiorire pace e serenità e seppellire il passato. Mancava solo un ultimo tassello, mettere la parola fine a Trevor Rosati. 

" Dovresti smetterla di stressarti a questo modo. " sussurrò la mia dolce donna, alle mie spalle. Avvertii le sue braccia accogliere la mia schiena contro il suo petto e reclinai la testa di lato per poggiare una mia guancia contro la sua fronte. 

" E' in trappola ormai, non ha via di scampo...ma proprio per questo adesso è ancora più pericolo. Non voglio rischiare di perdere qualcun altro a casa sua, amore mio. "

Lei sciolse l'abbraccio, allontanò la tazza dalle mie mani poggiandola su un tavolino, e mi fece voltare verso di lei, posò delicatamente una mano contro il mio viso ed io premetti la guncia contro le sue dita, un meraviglioso senso di benessere mi pervase. 

" Se questo ti preoccupa, potremmo trasferirci per un po' alla tenuta. Trevor è furbo, sa che adesso tu sai qualcosa con assoluta certezza...dopo quanto i giornali e i telegiornali locali dicono, ogni suo piano sta saltando...e sa di essere in gabbia. Non farà del male alla tua famiglia, sarebbe una ulteriore prova della sua colpevolezza, quella che lo incastrerebbe una volta per tutte. "

" E se proprio perché si sentisse alle strette commettesse qualcosa ed io non riuscissi ad evitarlo e ad arrestarlo? "

Lei sfonderò un sorriso che ammaliò ogni cellula del mio corpo: " Una volta mi hai chiesto se ero Cristiana di nome e di fatto, ricordi come ti risposi? Era il nostro primo incontro..."

Annuii: " Ricordo quel giorno come se fosse stato soltanto ieri..."

" Adesso sì, posso dirti di credere...perché da quando ti ho conosciuto la mia vita è stata stravolta in meglio e cambiata, ringrazio Dio dal profondo del mio cuore per averti messo sul mio cammino e adesso non desidero altro che renderti felice...per il resto della mia vita. "

Come petali di una rosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora