Buongiorno Rose🌹
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate del nuovo capitolo...
Cristiana
Era l'una di notte e davvero non sapevo cosa fare, camminavo per i corridoi come un soldato con il mio iPhone in mano senza una precisa meta!
Avrei voluto chiamare la mia migliore amica Lola per passare un po' il tempo con lei, ma era da escludere, forse stava già chiudendo il locale con i suoi colleghi dopo una lunga giornata di lavoro, e non mi avrebbe mai risposto al telefono. Tuttavia, perché non provarci?
Lola c'era sempre per me, ed io per lei, era l'unica vera amica che avevo. Avviai così la chiamata tramite WhatsApp ed attesi che rispondesse, primo squillo...poi il secondo, seguito dal terzo, ma di lei nessuna traccia, proprio come immaginavo.
Riagganciai la chiamata un po' delusa e presi posto su una panca in accettazione, mentre imbronciata iniziavo a sfogliare le foto che avevo sul mio iPhone, in quegli scatti un po' datati c'era un po' di tutto, i miei genitori, mia sorella con suo marito e mio nipote, alcune foto che avevo scattato nei posti in cui ero stata.
All'improvviso, tutto cambiò...
Tessa e Katia si allarmarono, scattarono sull'attenti e si scambiarono occhiate preoccupate, io mi aggregai a loro riponendo il mio iPhone in una tasca, in attesa di scoprire cosa stesse succedendo. Non c'erano state chiamate di emergenza gravi e nessuna ambulanza era attualmente in arrivo, ma in quel momento, medici e infermieri erano accorsi comunque all'ingresso in tutta fretta, e tra questi c'era anche il dottor Nicolas Layer, che sembrava parecchio turbato.
Non riuscivo nemmeno a capire quale fosse il motivo di quel suo stato d'animo.
Andava avanti e indietro, strofinandosi il mento e il collo di continuo, come se si trovasse in una situazione difficile, complicata, e non sapesse che scelta prendere. I suoi capelli brizzolati gli incorniciavano il volto stanco, scavato dall'età e dal duro lavoro, nonostante rimanesse sempre un affascinante cinquantenne, mentre i suoi occhi castano chiaro osservavano ovunque, in ogni direzione, in attesa di vedere arrivare il motivo della sua preoccupazione.
Il pronto soccorso s'era rianimato all'improvviso, dalla calma s'era diffusa una tensione agghiacciante che mi voleva artigliare le viscere e spappolarle.
"Fra poco ci sarà molto da fare, non andate in panico e osservate bene ogni passaggio senza perdere il senno e l'orientamento. " puntualizzò l'infermiera Giorgia, con sguardo deciso, severo e pronto a tutto.
I suoi occhi emanavano sicurezza e lampeggiavano di forza, lei si sapeva muovere bene in ogni circostanza, non la impressionava nulla. Era snob, sicura di sé, arrogante, ma amava il suo lavoro.
" Cosa sta succedendo? " chiesi con il cuore in gola, quasi mi strozzava. Era una domanda stupida e retorica, ma non riuscii a formulare altro. Il nodo alla gola che mandai giù quasi mi fece male.
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Come petali di una rosa
ChickLitTeodoro è bello, colto, giovane e discende da una nobile e antica famiglia di origini medievali. Da qualche anno è divenuto un carabiniere forestale e ha scelto di accantonare l'eredità donatagli dalla sua famiglia, nonostante fosse il figlio primo...