23. ♡Cristiana & Teodoro♡

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Cristiana

Erano passati alcuni giorni dal funerale di Mauro Layer, l'azienda di famiglia aveva ripreso il suo consueto lavoro ed io e i miei genitori c'eravamo offerti di dare il nostro contributo, dopo quanto i Layer stavano facendo per noi.

L'agenzia di viaggi di Vincenzo, quel lavoro di copertura per lui e sua moglie Viola, aveva trovato una nuova e più che presente e valida ragazza in grado di sostituirmi, su mia precisa richiesta, desideravo e volevo trascorrere più tempo con Teodoro, stargli accanto e aiutare lui e la sua famiglia con i miei genitori nella loro azienda, e ovviamente continuare il Tirocinio in ospedale assieme ai miei studi.

Chi era la ragazza che mi aveva sostituito in agenzia di viaggi? Lola.

Sì, aveva scelto di licenziarsi dal Texas's Mountain ed intraprendere questo nuovo lavoro. L'avevo convinta. E nel caso un giorno avesse scoperto la copertura di Vincenzo e Viola ero sicura che avesse mantenuto il segreto.

Adesso, l'azienda Layer aveva bisogno di una mano e di forti sostenitori. Era da giorni che perlustravo le botti nelle loro cantine, cercando di capirle le funzioni, i meccanismi fondamentali per produrre un buon vino, mentre i miei genitori donavano una mano tra gli infiniti vigneti che si perdevano a vista d'occhio, oltre l'orizzonte.

La madre di Teodoro, non voleva che noi ci sentissimo in dovere di ricambiare la cortesia del suo primogenito, ma noi desideravamo farlo, mentre il negozio di calzature di mio padre stava riaprendo al pubblico, dopo una breve chiusura, e il nostro nuovo appartamento stava riprendendo forma.


Teodoro

" Cosa ci fai qui? Perché hai fatto finta di non ricordati di me? " sbottai, afferrandola per un braccio. Ero stato brusco, ma cercavo da tempo una spiegazione.

Eravamo davanti la tomba di nostro padre. La profonda ferita generata dalla sua perdita bruciava ancora!

Mauro Layer era stato seppellito nella tomba di famiglia ormai da diversi giorni, in quel cimitero ricco di vegetazione e sempre semi-deserto, immerso perennemente in una coltre di nuvole e nebbia, dove a fare luce c'era soltanto quella generata dai lumini e da quelle lanternine presenti sulle tombe. Sembrava un luogo spettrale.

Faceva fresco all'ombra di quei pini scossi dal vento ed era quasi il tramonto...la rosa bianca che Léna aveva adagiato sulla tomba in marmo nero di nostro padre spiccava più che mai.

Mia sorella era in lacrime, la testa china in avanti e le mani nelle tasche del suo jeans: " Per proteggerti. " rispose, dopo un po'. Più che parlare aveva sussurrato. " Conoscendoti...so che stai ancora indagando. Sei ancora un carabiniere. "

" Come fai ad avere la certezza che sia Trevor la causa di tutto e perché non me l'hai detto prima? " insistetti io.

Léna tirò su col naso e mi guardò dritto negli occhi con il suo sguardo da dolce ed incantevole cerbiatta con il volto incorniciato da morbidi e vellutati boccoli scuri: " Non ricordavo di te sul serio prima, poi quando ho iniziato a riacquistare la memoria...ho ricordato tutto, spaventata ho cercato e pensato di nasconderlo a tutti, per capire cosa potessi fare. Prima dell'incidente, sospettavo di Trevor...tutti i nomi che trovi nella lista rossa potrebbero essere colpevoli e suoi complici. Sono nomi che ho scritto io, man mano che scavavo nella vita di mio marito, sono persone che hanno rapporti solo con lui, e che noi non conosciamo. La lista verde...l'ho presa a lui, senza saperlo...una mattina, dalla sua borsa, dovevo recuperare un altro foglio che gli avevo richiesto e l'ho vista. Non sapeva che stavo indagando su di lui, sulla nostra famiglia...ma aveva capito che la lista verde era nelle mie mani, così come aveva intuito che ne avessi scritta un'altra per incastrarlo. Provai a farne una copia per ridargli l'originale, facendogliela trovare da qualche parte, ma fu quella sera esatta che...provò ad ucciderci. Era fuori di sé e spaventato da giorni, ma non pensavo che sarebbe arrivato fino a quel punto, anche perché non avevo ancora compreso il motivo di tanto odio per la nostra famiglia. Eppure, quella sera aveva architettato tutto per farci fuori, il guasto alla mia auto, mi aveva fatta pedinare, e sapeva che mi sarei incontrata con te, era un vero e proprio agguato. Lui aveva già intuito che volessi parlarti dei miei sospetti! E dopo quanto accaduto, non volevo rischiare ancora. Trevor pensa che tu non abbia mai avuto quelle liste in tuo possesso, che io quella sera non te le abbia consegnate, ma è sicuro che io ti abbia parlato dei miei sospetti quindi ti tiene d'occhio. La recente e "finta" scoperta della liste verde da parte dei carabinieri per non far saltare la tua copertura lo ha reso ancora più sospettoso di te. Per questo la mia amnesia mi tiene al sicuro. E tiene al sicuro anche te. Man mano che i tuoi colleghi rovineranno i loro piani, come stai già facendo tu, fai in modo che l'altra lista venga scoperta da un'altra parte, così mio marito penserà definitivamente che io le avessi nascoste. Non abbandonerà i suoi sospetti su di te, ma..."

" Nonostante l'amnesia a quanto pare hai continuato ad indagare! Stai rischiando parecchio, sorellina. " l'ammonii con lo sguardo.

Lei sospirò, annuendo: " Le prove che ho raccolto su di lui adesso sono fondate però, sono davvero schiaccianti. Ho continuato ad indagare in questo periodo...per aiutarvi in qualche modo a risolvere la faccenda e ho scoperto che Trevor non fa di cognome Rasoti, ma Rosati...è un acronimo. "

" Rosati? Come quell'uomo morto in quell'incidente? " domandai ad alta voce, sgranando gli occhi dalla sorpresa.

Lei sfoderò un sorrisetto compiaciuto: " Esatto. Era suo cugino. Rosati è il vero cognome di Trevor, la sua vera famiglia. La famiglia da cui abbiamo comprato il resto delle nostre proprietà, quella stessa famiglia che non è riuscita a risollevarsi dopo aver perso tutte le sue ricchezze avendo una montagna di debiti da saldare. Quella nobile e antica famiglia che faceva parte della nostra città insieme a noi. I nostri vecchi amici nobili, che ora ci hanno tradito per rientrare in possesso dei loro averi e abbatterci. I vigneti danneggiati erano quelli che avevamo comprato da loro, i nostri vigneti più produttivi distrutti per non permetterci di crescere, proprietà mandate a fuoco...perché prima erano le loro, e hanno colpito i genitori di Cristiana a quel modo perché sanno che tra te e lei c'è del tenero, avrebbero dovuto solo incedere il negozio, invece hanno osato fare di più..."

" Devo avere tutte queste prove al più presto, riesci a passarmele in qualche modo? Dobbiamo incastrarlo e con lui tutti gli altri suoi familiari. " sbottai nervoso, chiudendo le mani a pugno.

" Posso recuperare qualcosa sì. Ho visto Trevor aggirarsi nella nostra cantina questa notte, potrebbe aver manomesso delle botti. Devi controllare il vino al loro interno. Mi fido di te, fratellone. " rivelò, abbracciandomi di slancio.

" Sorellina, niente più segreti. " le sussurrai ad un orecchio. " E smettila di fare la detective, adesso devi lasciar fare a me. "

" Sì, devo proteggere il mio bambino. Non pensavo di aver sposato un mostro! Quando tutta questa storia sarà finita...andrò via da qui, ho bisogno di cambiare città...almeno per un po'! "

" Se vorrai ti accompagnerò! " mi offrii in suo aiuto, ma lei scosse la testa con un sorriso: " Tu avrai un matrimonio da organizzare. Cristiana mi piace, ottima scelta fratellone. E' la ragazza che abbiamo incontrato anche quella sera, vero? "

" Sì, è lei. E' speciale. " le risposi.

" Come te. " dichiarò lei, scoccandomi un bacio su una guancia. " Torniamo alla tenuta, lo zio Nicolas ci starà aspettando. Vado prima io, d'accordo? "

La guardai colpito dal suo modo di fare: " Mi sorprendi. Vuoi per caso intraprendere una carriera nelle armi? "

" No, un carabiniere in famiglia basta e avanza! " scherzò lei, dandomi una generosa pacca sulla schiena.


Angolo dell'autrice

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, che vi abbia fatto piacere leggerlo e tenuto un po' compagnia <3 ci stiamo avvicinando alla fine di questa storia, non mancano molti capitoli...siete pronti? Cosa ne sarà di Trevor e dei suoi piani?

Un bacione a chi segue questa storia, con tanto affetto!

Al prossimo capitolo ;)


Come petali di una rosaWhere stories live. Discover now