Capitolo 9

9 0 0
                                    

Finimmo di pranzare e come promesso, Kiril ci portò a fare un giro nel villaggio.
Ma non fu come me lo aspettai. Al contrario della famiglia di Kiril, le persone in quel villaggio ebbero un'aria triste, camminarono e lavorarono con svogliatezza e indossarono vestiti consumati con qualche strappo.

«woah! Sembrano tutti tristi!»commentó Katherine«ci vorrebbe un mega party per farli tornare di buon umore!» «non penso basti solo questo»disse Kiril, assumendo un'espressione seria, alzai un sopracciglio«e perché?»domandai «hai presente la regina Chrysalis di cui ti ho parlato? Ha rapito e imprigionato tutti i cari di questo villaggio, per nutrirsi dell'amore che provano verso l'altro e per diventare più forte, purtroppo loro non sono stati fortunati come noi» «ah..»mi limitai a dire.

«ti prego! Mi lasci andare!»esclamó una voce disperata, mi precipitai verso quella direzione, seguita dagli altri, e vidi un signore di mezza età, che stette per colpire con un bastone un bambino Noldor sui sette anni «si fermi!»disse Samantha«quanto costa quel pezzo di pane? Pagherò io al suo posto» «tre Mirian»rispose «Mirian? Emh..» «ecco tenga»disse Kiril, porgendo le monete d'oro al signore, che le afferrò con furia e rientrò nel negozio sbattendo la porta alle spalle, mi accigliai«che modi»commentai «grazie mille, veramente»ringrazió il bimbo, accennando un piccolo sorriso. Ebbe i vestiti strappati, il viso sporco, le occhiaie e il corpo molto magro. Si notó da lontano che fu mal nutrito. «figurati»disse Samantha «come ti chiami?»domandai «Lóryn, voi?» «Alexandra, ma puoi chiamarmi Alex, loro sono Kiril, Katherine e Samantha. Come mai sei ridotto così?» assunse un'aria triste e nostalgica«sono orfano»rispose dopo qualche secondo di silenzio«la regina Chrysalis ha portato via mia madre e ucciso mio padre...»continuó abbassando lo sguardo.

«mi dispiace tantissimo, chissà quante ne hai passate»Samantha si avvicinò a lui e gli accarezzò il viso «vieni con noi? Voglio farti assaggiare i miei dolci!»disse Katherine con il suo solito entusiasmo facendo un piccolo salto sul posto«pensa che sono così buoni che Kiril ha leccato tutto il piatto!» «ma non è vero»arrossì dall'imbarazzo «guarda che ti ho visto!»

Mentre tornammo a casa, Lóryn ci raccontó un po'sulla sua famiglia e su di lui. Scoprii che ebbe due sorelle, anche loro portate via da questa Chrysalis.

«ecco tieni, li indossavo quando avevo la tua età»disse Kiril porgendo dei vestiti puliti al bambino«forse ti staranno, prova a metterli». Lóryn fissò per un'attimo Kiril per poi spostare lo sguardo verso i vestiti«grazie»disse asciugandosi velocemente delle lacrime sfuggenti «ma nooo non piangere»si inginocchiò per raggiungere la sua altezza e gli diede un piccolo abbraccio «Ho finito di preparare i biscotti al cioccolato!»urló Katherine dalla cucina per farsi sentire «hai sentito? I biscotti sono pronti, ti conviene andare a cambiarti subito se me vuoi trovare alcuni» «ma certo che li voglio!»prese i vestiti e corse nell'altra stanza per cambiarsi.

«Aah.. chissà se Melissa ha ricevuto la mia lettera»esclamó Luis, il fratello minore di Kiril «e chi sarebbe?»domandai, arrossì leggermente«una mia amica, è una Sindar» lo guardai con gli occhi furbi, facendolo arrossire di più «che c'è?» «no niente»io e Samantha ci mettemmo a ridere «non sei divertente😒» ridemmo più forte guardando la sua espressione «oh eddai, pensi che nessuno se ne sia accorto? Hai una cotta per lei da tre anni»disse Kiril, mentre buttò del legno sul camino per intensificare il fuoco «ma lo vuoi urlare a tutto il mondo o cosa?» «tranquillo, mi basta dirlo solo a a lei»sorrise «sono proprio curiosa di vederla, sai?»dissi«sicuramente sarà una bella ragazza» «lo è»affermó sognante Kiril non perse tempo a prenderlo in giro«aww Luis! quanto sei dolce!»imitò una voce femminile, facendo ridacchiare tutti «eccomi»Lóryn tornò con i vestiti puliti a dosso «lo sapevo che ti sarebbero calzati a pennello!» «volete di mangiare biscotti gelati o cosa?»Katherine uscì dalla cucina un po'arrabbiata.

Jamie' pov

«ah! Mi sono sporcata la gonna»esclamó Janice, sbuffai«noooo ora come farai?😒»dissi prendendola in giro «ecco, siamo arrivati» ci fermammo di fronte a una piccola casetta con un balcone

«ah! Mi sono sporcata la gonna»esclamó Janice, sbuffai«noooo ora come farai?😒»dissi prendendola in giro «ecco, siamo arrivati» ci fermammo di fronte a una piccola casetta con un balcone

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Dove ci fu una signora di mezza età seduta su una sedia a dondola, con un libro in mano. Appena vide Xiavier, si alzò in piedi sorridente«finalmente sei tornato!» «e non sono a mani vuote» «oh che belle ragazze!» «intendevo il cervo...» «da dove venite? Non vi ho mai viste da queste parti» «é una storia moooolto lunga»risposi sorridendo leggermente «Sarà un piacere ascoltarvi! Venite, entrate dentro!»

«complimenti per l'arredamento, i colori sono perfettamente abbinati»commentó Janice guardandosi intorno«oh! Il carpet rosso è bellissimo!» «Xiavier ! Hai portato quello che ti ho chiesto?»sbucó una ragazza con i capelli viola «oh intendi questi?»tiró fuori delle rose rosa, provocandole sorriso raggiante«Grazie!»lo abbracciò «lei è mia sorella, Melissa» arrossì leggermente«piacere» «quel vestito l'hai fatto a mano?»chiese Janice osservando Melissa dalla testa fino ai piedi «emh.. beh si.. mi piace molto cucire anche se non sono così brava»affermò.

«DAVVERO?»le si illuminarono gli occhi«anche io creo vestiti! Finalmente qualcuno con cui posso parlare di cose interessanti» «ho fatto anche altri vestiti, ma sono in camera mia. Se vuoi te li mo-» «andiamo!»

Force of friendship Where stories live. Discover now