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Hanamaki «Nice serve!».
In battuta stava andando proprio Atsuko, mentre io in prima linea in quattro.
Tutta la "mia" squadra provvisoria insistí nel farmi giocare come schiacciatore.
"In effetti sarebbero ci sarebbero rimasti delusi, meglio così".
La bruna prese la rincorsa e schiacció una delle sue tipiche float antipatiche, infatti Matsukawa sbaglió il palleggio, regalando il punto alla squadra avversaria.
Matsukawa«Scusate ragazzi!»
«Tutto ok!».
Cercai di tirargli su il morale, si vedeva che ci fosse rimasto un po' male.
Arrossí lievemente vedendo il mio sorriso, facendomi insospettire.
Atsuko andò al servizio di nuovo, ma stavolta il centrale gigante era riuscito a prenderla.
*Ragazzi non ci credo nemmeno io, Matsukawa è alto 1,87 m. Si, quasi un metro e novanta, nell'anime sembrava anche bassino*.
Oikawa«Akira-chan!».
Presi la rincorsa pronta per schiacciare alla massima potenza, non mi resi nemmeno conto che Hanamaki e Yahaba piombarono davanti la rete con le braccia alzate.
"Convinci te stessa!".
Atsuko«È UN PALLONETTO!».
Non fece in tempo a riceverlo che la palla aveva già toccato terra debolmente.
Atterrai sui talloni con lo sguardo incazzato della ragazza che mi guardava stesa a terra.
Sorrisi soddisfatta, sapevo che la facesse imbestialire.
Yahaba«Non pensarci Saitō-san, sarà per la prossima volta».
Si alzò senza staccare gli occhi dai miei, per poi rispondere al biondino.
Atsuko«Certo Yahaba-kun, non preoccuparti».

L'amichevole andava avanti, la rotazione cambiava e le squadre conquistavano sempre più punti.
Notai il coach osservare me e Atsuko silenziosamente sulla sediolina in metallo, sembrava proprio un'analisi. Cercai di non darci peso, ma quello sguardo era terribilmente tagliente.
Oikawa «Nice serve!».
E si, toccava proprio a me.
Il volto di Atsuko stava sbiancando, in quel momento stava proprio in seconda linea in posizione di difesa. Si poteva leggere la paura nei suoi occhi, non era proprio brava in ricezione ed era spaventata delle mie battute.
"Sono troppo precise e forti!" si lamentava ogni volta che la obbligavo a riceverle. Infondo sarebbe stato solo per il suo bene, infatti era migliorata di poco.
"Mi dispiace essere così cattiva amica mia".
Mirai proprio a lei, infatti sbaglió completamente la ricezione.
Atsuko «Dannazione! Me la pagherai Akira!».
Kunimi «Hai mirato a lei?» mi chiese con un tono estremamente calmo e scocciato.
«Si, so che odia ricevere le mie battute».
Stavo sorridendo come una sadica, ma non ci potevo fare niente, era troppo divertente.
Kunimi «Crudele». Lo sentii ridacchire, per poi allontanarsi per bere.
"Dai stavolta miro a Kyotani".
Un po' mi dispiaceva anche che soffrisse così, se avessi continuato potevo scordarmi la mia amata palleggiatrice.
Tiró un sospiro di sollievo quando vide il biondo ricevere la battuta, almeno un membro pericoloso lo avevo messo fuori gioco.
Matsukawa e Oikawa andarono a murare, mentre noi in zona di difesa ci stavamo preparando per la schiacciata di Hanamaki.
Il bastardo era intelligente, l'aveva indirizzata proprio verso di me, facendomi scivolare per recuperarla.
Non potevo di certo schiacciare, ma chi lo avrebbe detto che non avrei fatto un pipe dalla seconda linea?
Subito mi rialzai anche se un po' dolorante, mettendomi in sei.
Rivolsi uno sguardo veloce all'alzatore per far intendere le mie intenzioni.
Sembrasse aver capito, infatti fece per alzarla a Kunimi, ma un secondo prima si giró passandola a me.
Una schiacciata dalla seconda linea richiedeva molta energia, ma in quel momento mi sentivo a mille. Un punto, questo punto, e sarei riuscita a vincere.
Una frazione di secondo, un momento in aria, e la palla già si trovava a terra rimbalzante.
Una veloce.
Una veloce dalla seconda linea.
Guardai incredula il castano, e lui era ancora più esterefatto di me.
Nella palestra regnava il silenzio, che però fu rotto dalla mia adrenalina. Il mio corpo si mosse senza pensare, infatti mi fiondai tra le braccia dell'alzatore.
«Oh mio Dio!»
Oikawa «Da non crederci, vero?» rispose tra le risate.
Mi aveva preso con non so quali riflessi, ridendo come un matto per la mia reazione.
Tolsi la testa dall'incavo del suo collo e solo in quel momento mi resi conto di quello che avevo fatto.
«Scusa...!».
Mi staccai subito portando una mano alla bocca.
Mi girai verso Atsuko e vidi che ci stava sorridendo beffarda.
«I-io vado in bagno».
Scappai nel primo angolino sicuro, appoggiandomi al muro. Tirai un sospiro di sollievo, ero scampata a battutine e commenti imbarazzanti. Almeno per un paio di ore.
Atsuko «Ammettilo che ti piace».
Per poco non volavo via, ma in compenso ho sbattuto la testa contro la parete.
«Ahi! Atsuko ma che ti viene in mente! Non mi piace!». Cercai di alleviare il dolore massaggiando la zona colpita, ma con scarsi risultati.
Atsuko «Sicura?»
«Certo che si! Era la foga del momento, voglio dire, non è roba da tutti i giorni fare una veloce dalla zona di difesa con un palleggiatore di cui non conosco il modo di fare!»
Atsuko «Per stavolta ti credo».
Mi porse una mano per aiutarmi e subito la afferrai.
Atsuko «Hai preso una bella botta!» mi disse ridendo come una pazza.
«Taci».
Tronammo verso il campo, dove i ragazzi stavano facendo stretching.
Atsuko «Si è fatto tardi, dobbiamo proprio andare. Grazie mille coach,è stato un piacere. Ciao ragazzi!».
Presi la giacca e ci incamminammo fuori la porta, ma la voce di Oikawa ci fermó.
Oikawa «Aspettate, vengo con voi»
«D'accordo...».
Intanto uscimmo dalla palestra per aspettare il ragazzo.
Atsuko «Mi hai fatto solo sbattere a terra, bastarda»
«Scusa è stato più forte di me!» le risposi ridendo.
Mi ero completamente dimenticata che l'avevo fatta stancare.
Atsuko «Quindiiii...abita qui vicino o...?»
«Proprio di fronte a me. Ti lascio immaginare quanto sarà imbarazzante fare l'ultimo tratto di strada»
Oikawa «Andiamo?»
«Oh si, andiamo».

Angolo autrice
Raga sto capitolo è molto spento,lol.
Forse stasera ne scrivo un'altro e lo pubblico.
Detto questo
Alla prossimaaa

𝑂𝑟𝑎 ℎ𝑎𝑖 𝑚𝑒 𝑎𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑓𝑖𝑎𝑛𝑐𝑜 -Oikawa Toru-Where stories live. Discover now