Silenzio.

3.5K 233 73
                                    

LOUIS

E questi sono quelli che Harry mi ha sempre descritto come figure amiche?

Quel tipo che ho appena insultato sta imprecando, presumo contro di me, mentre si allontana a grandi falcate seguito dai suoi monotoni compagni, apparte uno, noto che lui e Harry si stanno scambiando diversi sguardi che non riesco a decifrare, c'é qualcosa sotto, ne sono sicuro e, scopriró anche cosa.

Dopo qualche scambio di occhiate anche quest'ultimo si allontana raggiungendo la massa, fisso il mio ragazzo che ha un espressione perplessa stampata in volto.

"Harry tutto okay?" cerco di richiamarlo alla realtà.

"Si, si, grazie Louis, io... io proprio non saprei come avrei reagito."

Silenzio.

"Louis, posso rimanere un po' da solo?"

Questa richiesta mi coglie impreparato, ma faccio come mi ha chiesto e mi dirigo dalla parte opposta ancora insicuro se tornare a casa o girovagare ancora.

HARRY

Mi sento in colpa per il mio passato, Nick.

Insieme a Matt e al gruppo lo avevo picchiato qualche anno prima, quando ci aveva confessato la sua omosessualità, lo avevo picchiato considerandolo diverso, per sentirmi figo con gli altri, rendendomene conto solo ora dello schifo di persona che ero, devo chiamare Nick, devo vederlo e chiarire tutto, scusandomi, almeno, per sentirmi un po' più pulito.

Mi siedo violentemente sulla prima panchina che trovo, incrocio le gambe e inizio a scorrere la rubrica del cellulare, prima mi scuso e meglio é, anche se magari le mie inutili e patetiche scuse non serviranno a niente, ma voglio far conoscere il nuovo me, l'Harry migliore.

Mi ci vuole un po' di tempo prima di trovare il suo numero fra tutti quelli che mi ritrovo, esito qualche istante interrogandomi sul da farsi e alla fine opto per inviare un messaggio di testo, non sono bravo con le parole e poi, dietro ad uno schermo siamo tutti più bravi.

Digito un' ammasso di parole che potrebbero andare bene.

La risposta non tende ad arrivare e Nick sembra d'accordo sull'idea di incontrarci.

Ci diamo appuntamento nella piazza della cittadina fra circa quindici minuti, non credevo che avesse questa smania di vedermi, sopratutto dopo quello che gli ho fatto.

Inizio a prepararmi mentalmente il discorso di scuse che dovró recitare a Nick mentre mi incammino a piccoli passi verso la piazza.

Quando arrivo, noto una figura alta e slanciata vicino alla piccola fontana, deve essere lui, inizio a respirare velocemente mentre impreco contro me stesso obbligandomi a calmarmi.

Lo raggiungo e riesco subito a notare che lui non é per niente in imbarazzo e neppure preoccupato, tutto l'opposto di me, decido di proferire parola, solo per interrompere il silenzio e l'imbarazzo, poi, prima mi scuso e prima posso tornare a casa dal mio Louis.

"Senti Nick, lo so che sono stato uno stronzo bastardo e tutto quello che vuoi, ma credimi, non ero io quello, non il vero Harry, perció scusami, scusami di tutto."

Di rimando il ragazzo mi sorride annuendo leggermente.

"Va bene Harry, tranquillo, tutti facciamo degli sbagli."

Sono sollevato al pensiero che é tutto apposto, che mi abbia perdonato.

"Quindi sei passato al cazzo, Styles?"

Mi stupisco dal modo in cui mi ha chiesto della mia omosessualita, infatti mi blocco per qualche istante.

"Hum, si, cioé, in un certo senso."

Non so realmente come rispondere, ma tutto ció che riesco a notare é il volto di Nick, un ghigno perverso lo attraversa.

"Bene" una semplice affermazione innoqua, ma non é questo a proccuparmi, é quello che aggiunge dopo che mi fa rabbrividire leggermente.

"Allora, non credi che dovresti sdebitarti con me, per quello che mi hai fatto?"

Siamo io e te contro il mondo ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora