Il fatto di essere in vita è spaventoso -seconda parte-

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Promesse come

pioggia scivolano

sul nostro corpo.

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TaeHyung si asciugò gli occhi perché non voleva sembrargli patetico né tantomeno disperato e si voltò per avere una smentita o una conferma dei suoi pensieri funesti ma ciò che vide lo lasciò senza fiato e con gli occhi fissi sul taglio rosso e lievemente gonfio che JungKook aveva sul collo, sembrava una ferita da coltello e l'idea che il più piccolo si fosse trovato a notte fonda, da solo, in mezzo ad una strada insieme a degli uomini armati che avrebbero potuto fargli ancora più male, lo fece paralizzare dalla paura, e rimase così, immobile e muto fino a quando non vide il corpo del moro sporgersi verso di lui per sussurrargli qualcosa, «È più brutto da vedere che doloroso, sta tranquillo», gli sorrise gentilmente e gli fece segno con il mento di voltarsi per non far insospettire la professoressa che sembrava intenta ad osservarli, TaeHyung fece appena in tempo a voltarsi che vide l'insegnante lasciare la cattedra per dirigersi nella loro direzione, il maggiore conosceva perfettamente quale fosse il suo vero obiettivo, Lui.

«Oh mio dio Kook-ah, cosa ti è successo?», TaeHyung si voltò di scatto verso il banco del moro fissando i suoi occhi vitrei sull'insegnante che non solo si era permessa di rivolgersi ad un alunno con un nomignolo tanto confidenziale quanto inappropriato ma che aveva cominciato a toccarlo con quelle sue dita candide, piccole e delicate da donnina seducente che lo facevano avvampare di gelosia.

La donna teneva il mento dell'alunno con la mano sinistra e mentre con l'altra continuava a toccarlo, fingendo di controllare i lividi e le escoriazioni presenti su quel volto di porcellana, con il pollice della sinistra continuava ad accarezzare un lembo di pelle poco sotto il labbro del ragazzo. Quella situazione stava infastidendo così tanto TaeHyung che per rilassarsi e calmarsi cominciò a stringere le mani tremanti in un pugno solo per poter controllare le sue azioni ed a mordersi il labbro per non dire anche lui qualcosa di sconveniente ma quando vide il pollice della donna sfiorare le labbra del suo maknae non ci vide più dalla rabbia, si alzò con uno scatto, facendo strisciare rumorosamente la sedia sul pavimento, e prendendo in mano tutte le sue cose si sedette accanto al moro, nel posto vicino alla finestra, mettendo un braccio sulle spalle dell'altro per tirarlo leggermente così che si girasse dalla sua parte. «Sei messo davvero male amico, ti sei fatto vedere da un dottore?».

JungKook spalancò gli occhi, non si aspettava un simile comportamento da parte di una persona timida, riservata e un po' pavida come TaeHyung e tantomeno si aspettava di vedere quelle dita lunghe, affusolate ed ambrate accarezzargli insistentemente le labbra, come a voler cancellare il passaggio di quelle della donna. Il solo pensiero che il suo hyung fosse geloso lo fece sorridere, gli prese le mani tra le sue, allontanandogliele dalle labbra, e gli parlò cercando di tranquillizzarlo, «Tranquillo hyung, sto bene».

TaeHyung gli sorrise, era contento che JungKook lo stesse assecondando e non giudicando, ed era contento dell'espressione indispettita che aveva fatto spuntare sul volto dell'insegnante che non tardò a ribatte, pungente, sfidando quell'atteggiamento spavaldo che aveva mal sopportato, «JungKook spero che quei segni spariscano prima di sabato o dovrò sostituirti per il compito di arte. Non puoi certo lavorare come modello in quelle condizioni», JungKook, che conosceva molto bene l'animo delle persone e che quindi non si aspettata niente di diverso da lei, né da nessun altro, se non dal suo hyung, si alzò sorridendole e facendole un inchino per scusarsi di starle recando un disagio, «Proverò a prendermene cura al meglio così da guarire in fretta e bene, signora Lee», quasi non si soffocò con la sua stessa saliva quando sentì la voce del ragazzo seduto accanto a lui sussurrare un, «Troia!». JungKook allungò un braccio verso il maggiore stringendolo per i fianchi e cominciando ad accarezzarlo ritmicamente per cercare di far sciogliere quel viso imbronciato e quando ricevette un sorriso in cambio tornò composto sulla sua sedia cercando di seguire la lezione.

표류 Pyolyu - Andando Alla DerivaWhere stories live. Discover now