Pt. 17 SIAMO INSIEME

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Deku pov
Mi bació e io mi sentii in paradiso.
Sentivo questa strana sensazione ribollirmi le vene. Sentivo che sarebbe andato tutto bene tra le sue possenti braccia, mi sentivo così al sicuro che sarei voluto restare così per sempre.
Ero felice.
Ricambiai il bacio facendo fare alle nostre lingue una danza che lui dominava come sempre.
Le lacrime non scendevano più, sono a casa.
"Ti ho trovato" disse Kacchan staccandosi e sembrare avermi letto nel pensiero.
"Mi hai trovato"
Sorrisi e lui ricambiò, cercavo di memorizzare qualsiasi sua parte de viso per tenermela sempre a mente.
"Mi piac-" stavo per dire stanco, mi faceva male tutto.
"Scherzo" dissi interrompendomi da solo
"Scherzi?" Disse lui confuso
"Ti amo" dissi sorridendo
Lui lo notò e non ricambió ma vidi la sua espressione cambiare in un misto tra stupore e tranquillità, arrossì e sposto la testa di lato.
Spalancò la bocca un secondo per poi deglutire. Voleva dirmelo anche lui ma non ce la faceva, alzai il braccio e gli accarezzai i suoi capelli biondissimi.
Dovevo diglielo da troppo, sono sereno, pure esagerato, potrei anche dare la colpa alla prigionia.
Mi guardó meglio notando le ferite e sentendo la prese diventare più stretta.
"Va tutto bene" dissi appoggiando la testa alla sua spalla
"Tutto bene? Spero che scherzi... gliela farò pagare per questo" disse accarezzandomi la guancia mentre chiudevo gli occhi. Mi slegó e mi prese in braccio facendomi legare le mie gambe alla sua vita scolpita.
Sentivo le forze mancarmi.
"Grazie per avermi protetto" dissi ricordando l'altra notte o quanto tempo era passato.
"Ti ho fatto soffrire, sono uno stupido"
"So quello che hai fatto, so che mi hai trattato così per proteggermi" risposi mentre la voce diventava un sibilio, non dormivo da non so quanto è mi faceva male la gamba, forse era la testa.
Lui mi strinse ancora più, sentivo che come me stava soffrendo anche lui e gli accarezzai i capelli.
"stai con me okay?" Disse
"Ma sono tanto stanco Kacchan"  risposi appoggiando tutto il corpo al suo.
"Ora ti porto a casa"
Io non ho una casa, lui era la mia.
Mi era venuto a prendere, era riuscito a trattarmi malissimo per proteggermi.
Ha fatto così tanto per me.
Alzai di poco la testa a fatica mentre mi asciugava il sangue dalla guancia
"Bastardi figli di puttana" disse.
Ma io lo ribaciai, volevo avere la conferma di tutto questo, che lui fosse qui, che mi amasse.

"Ma che carini" disse una voce alle nostre spalle" stavo per chiudere gli occhi dalla stanchezza e dal dolore ma mi sforzai di restare sveglio.
Kacchan ringhió e sentii il suo corpo irrigidirsi e per questa ragioni capì subito di chi si trattava: Shigaraki.
"Amo i lieto fini" disse facendosi finta di asciugarsi una lacrima, lo vidi solo perché spostai l'occhio.
"Per quello che hai fatto a lui io ti uccideró Tomura Shigaraki" disse Kacchan facendomi provare un misto di emozioni che non avevo mai sperimentato.
"Non vedo l'ora" disse lui
"Vi lascerò in pace, avete superato la prima prova.. tranquilli ho visto solo l'ultima parte, non vorrei rovinami il gioco standovi a guardare" disse e se ne andò.
Questa conversazione duró al massimo 40 secondi ma se si era scomodato soltanto per dirci questo io non ho idea di cosa abbia in mente.
Kacchan mi teneva in braccio quindi non poteva rincorrerlo.
Sentivo che tremava.
"Tutto bene?" Dissi con gli ultimi sforzi
"Non preoccuparti" disse con voce incriccata e roca. Lo abbracciai d'istinto perché sentivo sulla mia spalla delle lacrime.
Erano lacrime di rabbia ma anche dì qualcos'altro.
Lo sentivo

"Non posso non preoccuparmi per te Kacchan" dissi

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"Non posso non preoccuparmi per te Kacchan" dissi.
"Non voglio che ti faccia niente, non s-sono riuscito a proteggerti ora. Lui è un cazzo di mostro, come faccio a non metterti in per-"
"Siamo insieme" dissi solo.
Poi mi accasciai alla sua spalla e chiusi gli occhi, non avevo più le forze.
Ma ero felice.

Kacchan pov
Quando lo guardia in faccia ed era così stanco e debole volevo morire, ma aveva ragione, potevo proteggerlo. L'avevo ritrovato, l'avevo baciato, lui mi aveva capito ed eravamo insieme.
Lui era tutto, avrei soltanto voluto rispondergli che lo amo, che lui non sa nemmeno quanto.
Che quella volta per lui la pallottola me la sarei presa in testa pur di saperlo al sicuro.
Non posso stare qui a pensare.
Presi un respiro nei suoi capelli verdi profumati e mi avviai tenendolo in braccio verso il suo appartamento.
Era più lontano, ma per questo anche più isolato e sicuro.
Doveva, dovevamo riposare e volevo anche stare insieme a lui.
Arrivato a destinazione sapevo che le chiavi le teneva sotto lo zerbino, patetico, mi ricordo che mentre stavamo parlando mi aveva detto che dimenticava sempre tutto.
Aprii la porta e feci un sospiro sereno, era da tanto tempo che non riuscivo a stare calmo senza incazzarmi a morte, invece ora era successo. Mi bastava averlo qui.
Entrai in camera sua, lo appoggiai delicatamente sul letto.
Lo guardai incantato, era veramente bellissimo, la luce lunare faceva risaltare i sottili lineamenti e i capelli verdi sembravano risplendere. Avrei voluto diglielo.
Avrei voluto digli che ero terrorizzato all'idea di perderlo, avrei dovuto diglielo.
Ma non c'è la farò mai per il mio orgoglio, fanculo, mi vennero i brividi.
Avrei voluto disinfettargli e fasciargli le ferite, ma ero così stanco da non reggermi in piedi.
Mi misi nel suo letto e tirai su le coperte ad entrambi.
Mi misi accanto a lui e lo abbracciai da dietro facendo combaciare i nostri corpi.
Era strano,
Quel calore,
Così umano,
Che mi faceva sentire così amato.
Non l'avevo mai sentito ed è tutta colpa sua.
Sono fottuto.
Sono innamorato.

Angolo autrice
CIAAO❤️ AAAAAAAAWW SCLERIAMO... comunque ho cominciato la Dad e quindi spero di postare di più e non ogni circa 8 giorni 🥺🥺
grazie ancora di tutte le visualizzazioni e tutto vi amoooo✨😌

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