Pt. 27. MORIREMO?

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Deku Pov
"FATTI VEDERE SCHIFOSO FIGLIO DI PUTTANA" ringhió Kacchan girandosi da ogni lato cercando di capire da dove provenisse la voce.
Avevo paura.
Ma sentivo che non avremmo giocato d'azzardo e questo mi preoccupava.
Lui mi prese la mano stringendomela così forte da farsi venire le nocche bianche.
"Non allontanarti" disse ma io non riuscivo a rispondere, l'avrei perso?
Perché avevo questa orribile sensazione che mi trapassava peggio di una coltellata.
Strinsi la sua camicia come un cucciolo impaurito, basta.
Voglio solo uscire da qui con lui e vivere una vita felice, forse era quello il motivo per cui avevo paura.
Non mi ha mai dato nè caldo e né freddo la morte, mai. Ma ora che ho qualcosa da perdere non riesco nemmeno a pensare.
"CIAAOO HAHAHA" urló una voce isterica dietro di noi facendoci girare entrambi.
Kacchan aveva le saette agli occhi.
"ESCI FUORI COSÌ TI SPACCO IL CULO" disse.
Lui uscì da dietro il cortile e camminava lentamente davanti a noi, come se avesse già vinto.
Ma che stava succedendo ? 3 ore fa ridevamo e scherzavamo abbracciati l'uno all'altro.
Perché eravamo qui?
Perché non siamo scappati ?
Kacchan stava fermo col pugno chiuso.
"Ti uccido" disse a bassa voce con la voce incrinata.
"Ho aspettato mesi per questo momento, ho sopportato la vostra vincita su Dabi e il rapimento. Ora basta" disse lui sorridendo.
"Non ho tempo per voi, ma morirete entrambi oggi" disse semplicemente.
Con una tale semplicità da farti morire.
"PERCHÉ?" Urló Kacchan disperato mentre io non avevo parole.

"Perché mi annoio"

Silenzio.
Noi dovevamo morire per la sua noia, ora ero io quello con le saette.
"Mi sono stufato. Da anni. Voglio morire, questa è la mia felicità, stupidi ragazzini che non siete altro. Ma si sa, la felicità non ha lo stesso sapore se non è condivisa"
"Ma.. ma che caz-" cominció Kacchan spalancando gli occhi mentre le pupille scattavano su di me.
"Non capisco" dissi finalmente io dopo che sembravano anni che non parlavo.

"Vedi, vi osservo da mesi interi, e voi.. voi avete una felicità che io non potrò mai avere, E VI ODIO. VI ODIO COSÌ TANTO CHE VI TORTURERÒ A MORTE. VI VEDEVO, MENTRE IO SONO RINCHIUSO NEL MIO CAZZO DI UFFICIO PERCHÉ SONO COSTRETTO DA QUANDO SONO USCITO DI PRIGIONE. Mi sono stufato, voglio vendetta.
Non me ne frega un cazzo di niente delle vostre inutili vite. Questa è la mia festa d'addio, gli altri studenti credo che alcuni siano scappati e alcuni siamo morti schiacciati. SIAMO SOLO NOI E VI PORTERÒ ALL'INFERNO CON ME"

Mi scendevano le lacrime agli occhi. Noi due, che avevamo trovato la felicità, dovevano morire per l'invidia di un pazzo psicopatico.
Per puro e semplice egoismo, per vendetta.
Kacchan tremava compulsivamente.
Un malato che per sbaglio era venuto a capo di una scuola di pazzi.
"Vi odio. Vi odio. Vi odio. VI ODIO. VI ODIO VI ODIO" disse ridendo istericamente mentre la risata si diffondeva nell'aria.
"Sei malato" disse Kacchan venendo ancora più vicino a me.
"HAHAHAH"se la rise mentre tiró fuori dalla tasca un detonatore.
Ma era successo tutto troppo in fretta.
Non è possibile. Moriremo. Non voglio morire,
Voglio vivere felice con Kacchan, e mentre succedeva tutto questo eravamo a scherzare e ridere. Siamo ciechi.
"Facciamo un accordo" disse improvvisamente Kacchan guardandomi e guardando Shigaraki che girava lo sguardo verso di lui.
"Ti ascolto"
Un accordo?
"Puoi farmi quello che vuoi. Tutto. Ma lascialo andare" disse facendomi congelare sul posto.
"No" dissi senza nemmeno pensare.
"Deku sta zitto e vattene. Devi vivere" mi disse guardandomi.
"Io senza di te non vado da nessuna parte" cercai di dire con gli occhi lucidi.
Me l'aveva promesso che non ci saremmo mai separati.

"NON CAPISCI MAI UN CAZZO EH? TI STO DANDO LA POSSIBILITÀ DI ANDARTENE E TU STAI QUI SOLO PER FARE IL CORAGGIOSO? ALZA IL CULO E MUOVITI INUTILE NERD" disse urlando.
Io mi congelai ancora una volta.
I-inutile?
Cosa stava accadendo, mi sembrava la scena dell'ultima volta alla festa.
"HAHAHAH" rise ancora.
E ancora. La sua risata faceva quasi male.
"Ci sto" finì poi Shiragaki.
"Non mi muovo da qui senza di te" cercai di dire ma ero scosso per le parole di prima. Lui  venne verso di me e mi spinse via con una forza sovrumana, mi avrà spinto almeno per 3 metri.
Sbattei le ginocchia e i gomiti sulla ghiaia dura e lo sguardai distrutto.
Mimó con le labbra "ti amo" e mi fece l'occhiolino.
E io spalancai gli occhi. Non ci avevo pensato.
Avevo capito tutto.
"Allora?" Disse Shigaraki annoiato.
Prese un collare per cani dalla sua tasca.
"Alla fine è stato divertente creare questa scuola" disse portando Kacchan verso di se mentre gli legava il collare al collo e lo faceva mettere in posizione da 90º.
Voleva umiliarlo fino alla fine.
Lui però lo fece senza nessuna lamentela.
"Katsuki Bakogou che si fa mettere a cuccia. Devi amarlo proprio tanto eh?" Disse mentre Kacchan spostó gli occhi su di me.
Quello sguardo mi fece quasi scendere le lacrime agli occhi.
Ero terrorizzato.
Respirai a fondo e mi girai.
Camminai lentamente verso l'uscita.
"GUARDA BAKOGOU.. HAHA TI STA ABBANDONANDO PER ANDARSENE E TI LASCERÀ QUI A MORIRE CON ME. HAI PORTATO AD ODIARTI L'UNICA PERSONA CHE TI AMAVA HAHA" ringhió mettendo le scarpe sopra la schiena di Kacchan che ringhiava, o immaginavo così.
"IZUKU MIDORIYA. TI LASCIO 7 MINUTI DA ORA PER USCIRE. POI ESPLODEREMO TUTTI INSIEME E LA FESTA INIZIERÀ ALL'INFERNO HAHA" disse infine tirando fuori un cronometro e facendolo partire.
Abbandonare l'amore della mia vita ?
Io camminavo verso l'edificio principale.
Ma ero girato di spalle e kacchan era davanti a lui.
Quindi Shigaraki non poteva sapere una cosa di noi due.
Entrambi stavamo sorridendo.

Angolo autrice
Direi che non c'è nessuna spiegazione per questo capitolo.

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