Pt. 31 SIAMO VIVI

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Deku pov.
Bianco.
Troppo bianco.
Ero in paradiso? Impossibile, kacchan non c'era.
In paradiso potevo strizzare gli occhi? Lo feci con più forza fino a ad aprirli completamente, mi davano fastidio.
Sentivo delle voci in parte a me, ma erano così lontane.
Sentivo anche una specie di tintinnio sopra di me, la mia memoria stava cominciando a tornare.
Shigaraki.. si è suicidato... la scommessa, la cassaforte, la pistola.
Kacchan.
Ka-
Era morto.
Quel movente mi fece spalancare gli occhi completamente, ora che mi ero ripreso e sapevo dentro di me che era finito tutto, ma lui era morto.
Mi ero probabilmente inventato il foro sulla spalla per la stanchezza e perché non ci credevo.
No...
I miei occhi appena aperti si riempirono di lacrime. Mi ero appena svegliato da non so quanto e stavo già piangendo.
Ero patetico, lui me l'avrebbe detto.

"Piangi di già nerd?"
Mi sembrava di sentire la sua voce riecheggiare nella stanza, ma non lo era.
Non era lui.
Aprii gli occhi pigramente fino a spalancarli e accorgermi che la luce in aria erano i neon che mi accecavano.
Ma sentivo una mano stringere la mia, e allora spostai lo sguardo.
Era lui.
Cosa?
Era morto.
Mi spaventai a morte, tolsi la mano dalla sua e mi alzai dal lettino più veloce che potevo.
Avevo paura.
Perchè forse mi avevano dato così tanto medicinali che era tutta un allucinazione e per quando vorrei che fosse qui, non voglio soffrire.
Intanto con le mani mi spingevo indietro fino a quasi cadere all'indietro, avrei sbattuto la testa.
Ma non fu così.
Lui mi prese per il braccio.
Sentivo la sua pelle calda e bruciante sulla mia mentre faceva una smorfia confusa.
Era vivo.
"Cosa stai facendo stupido?" Chiese mentre piegava la testa.
Questa volta erano lacrime di gioia.
"K..kacchan" mi alzai e gli tastai il braccio per poi guardarlo negli occhi.
Rossi.
Piansi ancora, quante volte avevo pianto negli ultimi giorni?
"Sei.. vivo" sibilai mentre lui mi asciugava le lacrime guardandomi.
Vidi una lacrima solcare anche il suo volto.
"Devi scusarmi"
"E per cosa?" Dissi con una voglia immensa di baciarlo e abbracciarlo.
"Sono riuscito a spostarmi, il proiettile mi è finito nella spalla, ma.. non sono stato abbastanza forte da rialzarmi e proteggerti, non so cosa mia sia preso, non- non riuscivo a muovermi, anche mentre tu piangevi su di me.
Non. Non.. sono riuscito a proteggerti"
Disse guardando il soffitto mentre si metteva la mano sulla spalla fasciata e dolorante.
"Spero che tu sia scherzando, mi hai salvato la vita, sei stato fin troppo forte kacchan, io non ci sarei mai riuscito. Hai dato la tua vita per me? Non capisci? Non ne valeva nemmeno la pena, ma tu invece hai creduto in me fino alla fine.
Grazie a te abbiamo vinto" dissi deciso mentre mi guardava.
Lui appoggiò la sua fronte alla mia e dopo, sembravano secoli, che le nostre labbra non si univano, finalmente successe.
Il bacio di kacchan non è una cosa che posso spiegare a parole.. bruciante, sfuggente, come se miliardi di fuochi d'artificio ti esplodessero in bocca senza farti male.
Ci staccammo entrambi senza fiato.
"Mi sei mancato"
"Finalmente ti ho trovato" Disse poi abbracciandomi e appoggiando la testa sulla mia spalla.
Ero troppo felice.
Sono in coma? È un sogno.
Non lo so..
Ma lui mi ha trovato e io lui.
È tutto finito.

È tutto finito

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2 ore dopo

"Signor Bakogou non faccia movimenti bruschi o sport per almeno 3 settimane, Midoriya lei è svenuto per la stanchezza e il dolore, si riprenderà a breve"
"Va bene, grazie mille" dissi mentre Kacchan sbuffava.
"Andiamo Deku"
"Oh no, non potete" disse il dottore dispiaciuto.
"Come?" Disse Kacchan incazzato
"La polizia deve farvi delle domande"
"Ma vaffanculo, non voglio parlare con nessuno dopo aver lasciato a governare una scuola un pazzo psicopatico del genere" rispose.
Ma io volevo delle risposte.
"Fa niente Kacchan, ritardiamo di qualche minuto al massimo" dissi facendo un sorriso forzato mentre lui mi osservava.
"Tsk. 5 minuti e poi alziamo il culo" disse seguendo gli agenti che erano già dietro di noi.
Andammo in una stanza, sembrava un interrogatorio.

"Siamo spiacenti per i danno causati da Tomura Shigaraki" disse il primo poliziotto, alto, biondo, muscoloso.
"E vi conviene esserlo, siamo praticamente morti" disse Kacchan appoggiando la schiena sulla sedia.
"Perchè?" Dissi io.
Vuoto, con Kacchan che si fermò a guardarmi.
"Tomura Shigaraki... vi dobbiamo delle spiegazioni. 6 anni fa scappó dalla prigione in cui era rinchiuso, omicidio e violenza verso 4 ragazzini. Sappiamo anche che era un giocatore d'azzardo compulsivo, finché non abbiamo trovato il suo corpo impiccato con le lenzuola del suo letto"
Io spalancai gli occhi e Kacchan prestó attenzione.
"Non sapevano che non era morto, anzi che era il suo piano per creare qualcosa di ancora più grande. State tranquilli, questa volta si è suicidato veramente e il corpo è già stato bruciato l'altro ieri"
Feci un respiro per calmarmi mentre Kacchan non spicciava una parola.
"Ma non è tutto."

Alzammo entrambi la testa.
"Vi ho raccontato la sua storia, ma non il suo testamento"
Spalancai gli occhi mentre il poliziotto mi passava una busta giallastra, mai aperta, con un bollo per chiuderla.
Non avevo le forze per aprila, ormai era morto.
La passai a Kacchan che la strappó e ne prese il contenuto titubante.
Comincio a leggere ad alta voce.

Ho sempre avuto un sogno: trovare la felicità, ma sono un cattivo e di conseguenza la devo avere a spese d'altri. È divertente, sono un criminale che ha rigirato l'intero Giappone e si è messo a capo della scuola più importante mai sentita.
Ma mi annoio.
Qual'è l'espressione di una persona che ha perso tutto?
Ora sono morto perché l'ho provato sulla mia pelle.
Hahaha.
Se sono io a perdere,
Lascio tutti i miei averi alle persone che ho preso di mira per il mio esperimento.
Forse è questa la mia felicità, la mia rovina.
Mi sono divertito.
Grazie di cuore, anche se il mio è nero.
Tomura Shigaraki.

Kacchan guardó la lettera con un disgusto palpabile da quà e io mi presi la testa con le mani.
Sono stanco e stufo, voglio dimenticare tutta questa storia e vivere in pace con Kacchan.
Che schifo... pazzo fino alla fine.
Rimasi basito.
"Detto questo sono qui per informarvi che il suo patrimonio di milioni e milioni di yen è vostro, lui è un criminale, ma quei soldi sono puliti e vostri"
In quel momento io e Kacchan ci guardammo, come se ci stessimo leggendo a vicenda ed entrambi sapevano cosa fare.
"Stiamo pensando la stessa cosa vero?" Disse lui ghignando mentre il poliziotto non capiva la situazione e le nostra intenzioni.
"Dillo te" disse prendendo il mio giubbino sulla sedia pronto per andarmene.
"No" disse Kacchan al poliziotto.
"Come?"
"Non vogliamo i soldi, non c'è ne frega un cazzo"
"State scherzando vero? Potreste diventare le persone più giovani più ricche dell'intero Giappone" disse sbalordito e spalancando gli occhi non comprendendo il nostro no.
"Andiamo Deku? Ho fame" disse però Kacchan mentre ignorava il biondo e mi guardava mentre sorridevo.
"Certo" dissi prendendolo per mano e uscendo.
Mi fermai sull'uscio della porta.
"Quei soldi.. li usi a fin di bene, se non fosse così stia tranquillo, non lo sapremo. Questa storia, questa partita è finita. Tomura Shigaraki è stato sconfitto"
"HAHAH BEN DETTO AMORE! ADDIO BASTARDI" disse infine Kacchan mentre camminavamo appiccicati verso l'uscita.
"Abbiamo vinto"
"Si"
"Possiamo stare insieme per sempre"
"Si"
"Finché morte non ci separi"
"Anche dopo Deku.. anche dopo" disse baciandomi.
Sono felice.

"Mi prepari il katsudon piccante e bollente a casa?"
"ERA UN MOMENTO ROMANTICO"
Risi

Angolo autrice
Ci vediamo all'ultimo capitolo🥺
Vi ho fatto stare in ansia fino all'ultimo, ma è giusto così.
Loro meritano un lieto fine.
CHE ANSIA STO SCRIVENDO LA PROSSIMA STORIA E HO PAURA-
Godetevi tutto ciò 🥰👀

Life is the art of dying Where stories live. Discover now