Pt. 29 HO PERSO TUTTO

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Deku pov.
Vidi la cassaforte aprirsi lentamente mentre
Il mio cuore minacciava di uscire dal pezzo.
Ero.. non riuscivo a pensare, dovevo agire.
Era questione di secondi, e lui.. sarebbe morto.
Entrai nell'enorme porta di metallo rinforzato e all'interno, se non fosse una situazione di vita o di morte, sarei rimasto così sorpreso da star lì per sempre.
Era comparso d'oro, ci saranno stati così tanti lingotti d'oro da poter sfamare l'intera popolazione giapponese.
Era pieno di gioielli, diamanti, zaffiri.
Ci saranno stati miliardi e miliardi di yen in questa stanza.
Ma c'era una cosa ancora più preziosa in fondo alla sala sulla destra, con una forte luce puntata addosso.
Una bomba, ogni secondo era un tic, e Shigaraki era fuori con Kacchan, come stava ? Era vivo vero?
Pensavo mentre correvo verso l'ordigno che poteva esplodere in ogni secondo, ma come magra consolazione sapevo che era così pazzo che non avrebbe tardato o anticipato la cosa di un secondo.
A pochi centrimetri dalla bomba mi fermai.
Feci un gran respiro.
Quanti ne avevo fatti oggi..
Mi avvicinai cautamente all'ordigno, mentre respiravo affannosamente e il cuore ormai che non capiva nemmeno lui quanti battiti perdeva al secondo.
"Okay. É il momento Izuku. Stai per decidere il destino di te e la persona più importante della tua vita"
Mi dissi prima di aprire la bomba nera e squillante.

C'erano due fili:
Uno rosso e uno blu.
Davvero? Dove siamo ? In un cazzo di film d'azione.
E io ora cosa faccio? Ormai avevo capito che se tagliavo il filo sbagliato saremmo morti tutti.
Ma per una volta in tutta la mia vita ebbi fortuna e non paura.
Perché io amo il gioco d'azzardo e Tomura Shigaraki mi aveva appena sfidato alla partita più eccitante della mia vita intera.
Tremai dall'eccitazione.
Ora si che la mia vita era appesa ad un filo.
La paura si era tradire sta in divertimento, Dio mio che meraviglia!
Risi divertito mentre chiudevo gli occhi.
Alzai il dito, feci un giro su me stesso per sceglierne uno completamente a caso.
Che eccitazione.
Chissa qual era?
6 secondi.
5.
4.
Senza aprire gli occhi mi fermai su un filo
3
2
Risi
1
Lo tagliai.

•••••••••

Aprii gli occhi mentre l'eccitazione andava via da me come una corrente di vento che se ne andava.
Mi guardai le mano felice ed esterrefatto, ero vivo.
Non eravamo morti.
Ero riuscito a salvare il mio amato Kacchan, non l'avevo ucciso come era successo con mia madre.
Siamo vivi e possiamo vivere una vita felice insieme.
Forse sto sognando?
Mi sembrava troppo bello, stavo tremando.
Avevamo vinto.
Mi alzai.. era durato tutto mezzo secondo più 7 minuti, quando mi sembrava passata una vita intera.
Risi ancora.
"Kacchan" dissi ricordandomi del mio fidanzato scendendo le scale e correndo verso il posto dove era iniziato tutto. Verso il cortile.

Fermai il passo fino a stare fermo, ero arrivato nel cortile e mi ero messo dietro un albero.
Mi ci volle circa un minuto, la strada era vicinissima, sennò non sarebbero esplosi.
Io avevo fatto un giro lungo e inutile per far capire che in realtà ero scappato.
Vero Shigaraki? Pensai.
Vidi Kacchan ridere a crepapelle mentre Shigaraki continuava a schiacciare il pulsante del detonatore mentre sbuffava arrabbiato e infastidito.
"Aaaa... il tuo ragazzo mica se ne è andato e tutto vero, ha anche disattivato la bomba. È restato qui per salvarti, che carino.
Deve essere qui. ESCI DA OVUNQUE TU SIA IZUKU MIDORIYA" urló pochi secondi.
Era troppo furbo.
Uscì da dietro il tronco dell'albero alzando le mani ma con un espressione vittoriosa.
Forse Kacchan a e sarebbe potuto liberare e l'avrebbe ucciso.
Vidi la faccia del mio ragazzo, stanca, gli sorrisi debolente anche in questa situazione.
Mi era mancato tantissimo.
"Ehi nerd" Disse lui spurando un po' di sangue e gli guardavo la ferita al braccio diventare viola.
"Ciao Kacchan" risposi per fagli capire che ce l'avevo fatta.
"FINITELA. TSK? CHE CAZZO DI PROBLEMI AVETE? AVETE CAPITO CHE HAI SOLO DISATTIVATO UNA BOMBA EH?"
Disse mentre la mia faccia diventava confusa e la sua ritornava maniacale.
Non sapevo cosa sarebbe successo.
Ma la paura cominciava a salire di nuovo.
Guardai Kacchan, perché lui sembrava dal suo sguardo sapere cosa saremmo andati incontro.
Morte? Nono.. io volevo vivere con lui una vita felice, ero riuscito a disattivare la bomba no?

"Vi odio. Devo fare sempre tutto io in questa cazzo di vita. HAHAHA SARÀ DIVERTENTE" disse guardando il cielo azzurro con ancora un po' di fumo.
Tirò fuori una pistola e la puntó contro la testa di Kacchan che non fece nemmeno un sussulto o una faccia spaventata.
Sembrava sereno.
No.
Non l'avevo notata, non era nel mio piano.
Non l'avevo calcolato.
Ma Kacchan si vero?
Kacchan l'aveva capito, ho fatto tutto questo per nulla.
"Deku. Grazie. Hai fatto così tanto" disse lui sorridendo e preparandosi al suo destino.
Mi guardò con degli occhi felici.
Felici di cosa?
"Nono, ti prego. Shigaraki. Prendi me-"
"No." Disse lui.
"Kacchan non posso vivere senza di te" risposi mentre le lacrime mi scavano il viso.
"Amore, quante volte ti ho detto che non c'è sempre un lieto fine?" Disse
"Ma la piantate?" Sputó Shigaraki poi.
"Zitto. Tu che non capisci il valore della vita. Sentimi attentamente perché non credo che c'è la faremo questa volta. Ti amo Izuku. Ti amo più della mia vita" disse piangendo mentre io mi univo a lui ancora più forte.
Perché ? Ero finalmente felice e mi stanno di nuovo togliendo tutto.
Sapevo che questa volta non l'avrei potuto superare.
"Non voglio lasciarti" dissi mentre Shigaraki prendeva i proiettili della pistola e li metteva nel caricatore mentre fischiettava.
Nono.
Ero disperato.
Prendevo a pugni il terreno mentre piangevo disperato. Non potevo fare nulla, come con mia mamma, perché lui aveva una pistola e Kacchan era legato.
"NOOO" urlai disparesti mentre mi soffocano con le mie stesse lacrime.

"NOOO" urlai disparesti mentre mi soffocano con le mie stesse lacrime

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"Per favore" supplicai con le mani unite inginocchiato sul pavimento.
Non volevo. Stavo provando qualcosa che a parole non avrei mai potuto descrivere.
La mia anima sarebbe morta con lui, sarei stato un cadavere.
Qualcuno uccida me, non lui, io non valgo nulla.
E si sta sacrificando per uno come me.

"Forza nerd. Abbiamo passato dei momenti indimenticabili. Hai fatto così tanto, chissà se quanta ansia avrai provato eh? Sto per morire per farti vivere, devi farlo anche per me okay? Sto cercando di essere il più dolce possibile.
Dio... Dio se ti amo.. non ho potuto fare nulla, avrei voluto sposarti e portarti in vacanza, scusami, ti amo."

Sparó.

Life is the art of dying Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora