Pt. 6 ALLEANZA TRA OPPOSTI

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"Mi hai sentito, ho sentito di questa scuola-"
"Non mi serve fare alleanza, figuriamoci con un tipo come te"
"Io voglio solo giocare"
"Cosa vuoi fare, andare in giro mano per mano?" Disse ammiccando.
Risi un attimo per poi puntare il muro, l'avevo letto ieri passeggiando per il cortile. Ogni anno all'inizio della scuola c'è la "rivincita". Ogni cane o gatta con debiti che si portano dietro da anche l'anno precedente può riprendersi la sua identità giocando contro gli altri cani.
"La rivincita" disse lui
"Non vedevo l'ora di diventare un cane... io posso giocare quanto voglio e tu puoi ridiventare chi eri prima" dissi
"Noi non siamo amici e niente" disse lui
"Ovviamente" perché sentivo questa tristezza?
"Tieni qua" dissi dandogli la sua catenella che si mise al collo, la guardai un po' più in fondo, era sporca di sangue
"Era tutto un loro piano" dissi
"Tsk, se proprio vuoi saperlo qualcuno che fra poco morirà ha messo la voce che volevo spodestare il presidente.. come se me ne fregasse qualcosa di quei coglioni" disse lui sbuffando. Era diverso dagli altri, come me non gli interessasse niente di essere famoso in questa scuola.
Aveva qualcosa che mi attirava, una calamita,
Dal primo momento che l'ho visto ho capito che in lui c'era qualcosa.
"C'è l'hanno con te, e con me per Todoroki"
"Li batterò tutti quanti" disse mentre io lo guardavo sorridendo.
"Batti il pugno Kacchan" dissi
"Kacchan che?"
"Guarda la tua catenella" dissi ridendo
Lui li prese in mano spalancando gli occhi
"Hanno sbagliato a scrivere il nome... deku" disse scoppiando a ridere anche lui, guardai la mia catenella girata al contrario e qualcuno aveva scritto con l'indelebile quella parola. La sua risata è così bella.
"Quando comincia?"
"12 giorni"
"Merda" disse.
Lo capivo, quelli come lui essere trattati come schiavi schifosi non era nel dna anche se probabilmente non l'avrebbe mai permesso
"Nessun regolamento vieta di fare paura" dissi andandomene. Io non so fare paura ma non me ne frega niente di essere trattato come uno schiavo, lo sono stato per anni.
Kats- Kacchan è interessante.
"Ehi Deku non camminare davanti a me" urló Lo volevo con me. Per la sfida ? Si.
No?
Che sensazione è questa ?

Kacchan Pov
Non l'avrei mai ammesso ma ero felice, forse.
Da quando sono in questa scuola non avevo mai trovato nessuno, anzi da tutta la vita.
Merda devo stare attento, perché vorrebbe fare squadra con me? È intelligente, schematico e problematico non sarà mai per un motivo diverso dal gioco.
Ovvio che non lo è, perché dovrebbe mai esserlo cazzo?
Io sono più forte di lui.
Di tutti.
Vinceremo in qualche modo e poi ci separeremo per sempre.
Lo seguii, non so perché. Non sapevo dove andare e non riuscivo a togliermi dalla testa quel suo cazzo di sorriso.
Era accecante.
Diedi un pugno al muro.
Esci dalla mia testa Deku di merda.
"Ehi tutto bene?" Era lui, si era avvicinato a me con la sua aria da finto santo che mi faceva impazzire.
"Non mi piace perdere"
"Ma non abbiamo perso" disse mentre mi prendeva in mano il pugno che rilassai al suo tocco.
Lo guardai interrogativo
"Vieni con me" disse prendendomi per il polso, volevo nascondere a me stesso di quanto mi sentissi bene e calmo al suo tocco.
Mi fece fare le scale e mi portò in una stanza esattamente sotto quella del club della cultura.
"È solo un magazzino, non ho tempo da perdere" dissi annoiato ma lui tirò su un telo.
Carte?
C'erano moltissimi mazzi di carte.
Ma non è qua da al massimo 10 giorni?
Curioso il ragazzo.
"Sono delle carte" dissi
"Guarda meglio"
Mi avvicinai a passo lento fino a sfiorarlo mentre il cuore minacciava di battere sempre più velocemente.
Guardai il mazzo davanti a me e uno uguale a quello di midnight, all'apparenza erano uguali.
"Dove vivevo si usavano spesso i trucchi come questo" disse attirando la mia attenzione.
Prese un due di cuori e l'altro dall'altro mazzo mettendoli vicini girati al contrario.
Dietro c'erano i soliti simbo-
Alzai la testa guardandolo mentre annuiva.
Presi incazzato un tre di picche da un mazzo e l'altra copia dall'altro.
I simboli sul retro erano simili, ma differenti.
"Merda. Midnight non avrebbe mai potuto impararli a memoria, per questa la segreteria se ne è andata"
"Esattamente" disse lui col suo solito tono.
"La marca" disse in seguito. Presi in mano il cartone e guardai la scritta.
La compagnia d'azzardo del presidente.
Ma Izuko Midoriya come aveva fatto a capire tutto questo in meno di quanto?
Lo guardai con la coda nell'occhio.
Chi era quel ragazzo dai capelli verdi?
"Non è geniale?" Disse lui
"Devo dire che il presidente mi ha stupito davvero questa volta" continuò
"Ho deciso: voglio giocare contro di lui" finì con gli occhi iniettati di desiderio.
Sorrisi
"Non osare senza di me" risposi
Questa è una guerra.

Angolo autrice
Comincia il gioco è anche la Bakudeku magari haha. Grazie kakegurui per farmi l'idea nei giochi anche se sto mischiando trucchi che andrebbero in altri giochi etc..
sshhh dettagli l'importante è l'impegno, vi prego ditemi di sì

Life is the art of dying Where stories live. Discover now