Frasi serie tv

Sense 8

Stavo pensando alla mia vita,e a tutti gli errori che ho fatto. Quelli che mi seguono ancora adesso,quelli di cui mi sono pentita,e quelli che ho fatto per paura. Per tanto tempo,avevo paura di essere chi sono perché i miei mi avevano insegnato che c'è qualcosa che non va quando una è come me. Qualcosa di offensivo, qualcosa da evitare,forse persino da compatire. Qualcosa che non si potrebbe mai amare. Mia mamma è appassionata di San Tommaso d'Aquino. Per lei,la superbia è un peccato. E di tutti i peccati veniali e mortali,San Tommaso vedeva la superbia come la regina dei sette capitali. La considerava il sommo vizio apriporta che trasforma un uomo in peccatore seriale. Ma l'odio non è un peccato su quella lista. Né lo è la vergogna. Avevo paura di questa parata perché volevo davvero farne parte. Dunque oggi marcerò per quella parte di me che un tempo aveva paura di marciare. E per tutte le persone che non possono marciare. Quelle persone che vivono la vita come ho fatto io. Oggi marcio solo per ricordare che non sono solo "io". Ma siamo anche "noi". E noi MARCIAMO CON ORGOGLIO. Dunque,vaffanculo San Tommaso.

-Chiedo scusa. Lo sai che sono solo geloso. Voglio essere io quello al tuo braccio.
-Perchè sei geloso del mio braccio, quando hai già il mio cuore?

-Nomi.
-Come?
-Non Michael. Si chiama Nomi.

Eppure ci siamo trovate in quel bagno minuscolo del Lexington,e dal momento in cui le mie labbra hanno toccato le tue....ho capito una delle più importanti lezioni della mia vita: l'impossibilità è a un bacio di distanza dalla realtà.

Chi può dire se siamo noi a fare una scelta,o se è la scelta a fare noi?

Lei è la cosa più importante al mondo per me,Copheus. Tutto ciò che faccio ha lo scopo di costruirle una vita. Ogni mio respiro,lo respiro per lei. Senza di lei,la mia vita non ha significato.

Non ci ho mai pensato. Ma,immagino....Innanzitutto,devi essere altruista. Il piacere del tuo partner deve diventare il tuo piacere. Ma allo stesso tempo,bisogna che uno sia anche egoista,perché se si desidera qualcuno come si desidera mangiare o respirare immagino che allora il desiderio diventi amore.

Tu fai musica,Riley,e per un istante,la gente si dimentica i problemi. Dimmi tu se è poco! Sono molto orgoglioso di te.

-Mi ha dato fede.
-Ma tu sei una scienziata.
-È vero. Il mio amore per la scienza non preclude la mia fede. Per me la scienza è un altro linguaggio da usare per parlare degli stessi miracoli di cui parla la fede.
-Ma...un linguaggio ha senso,l'altro no.

-È stata...colpa mia. Volevo dimostrare qualcosa. Volevo cambiare una cosa che non può essere cambiata.
-Cosa?
-Il passato.

Noi facciamo delle scelte...e la vita trova il modo per farcela pagare.

Angelica non credeva nella colpa. Per lei era il presente visto da persone che guardano il passato. Noi dobbiamo guardare avanti. Altrimenti, non sopravviveremmo.

-I membri di una cerchia nascono lo stesso giorno?
-Per quanto una cerchia sia sparsa per il mondo,i suoi membri fanno il primo respiro insieme.

Vedi....l'amore non è una cosa a cui diamo la carica,una cosa che impostiamo o controlliamo. L'amore è come l'arte. Una forza che irrompe nella nostra vita senza regole,attese o limiti,e...e ogni volta che sento quella frase,mi torna in mente che l'amore,come l'arte dev'essere sempre libera.

-Ho paura di perdere tutto quello per cui ho lavorato.
-So come ci si sente. Ma a un certo punto ho capito che c'è un'enorme differenza tra ciò per cui lavoriamo e ciò per cui viviamo.

La vera violenza...la violenza che considero imperdonabile, è la violenza che facciamo a noi stessi quando abbiamo paura di essere chi siamo davvero.

-Era mio marito,lo amavo,ma non ho potuto dirgli addio.
-Ma l'hai fatto adesso.
-Non credo che sia possibile. La morte non ti lascia dire addio. Scava solo dei buchi nella tua vita...nel tuo futuro...nel tuo cuore.

A volte commettiamo un errore. E abbiamo due scelte. O ci conviviamo,o lo risolviamo.

Io prendo tutto ciò che percepisco,tutto ciò che mi importa. Lo stringo tutto nel mio pugno e combatto per difenderlo.

-No,non è colpa sua. È mia. È la maledizione. La maledizione.
-Te l'ho detto,non è una maledizione. Tu sei magica. Tu sei la cosa più magica che mi sia mai capitata.