New Titans

Jason

<<Ragazzi, dovrei dirvi una cosa>> Tutti si voltarono verso di me.

Per la prima volta dopo tanto tempo mi sentii a disagio. Il senso di colpa che mi montava nel petto.

Sono fottuto.

Alzai lo sguardo verso di loro. Incontrai uno ad uno lo sguardo di tutti, come a dovermi preparare per il tanto atteso momento in cui sarei stato probabilmente preso a pugni da qualcuno di loro. Perché sì, sapevo già che sarebbe finita così.

I miei occhi si fermarono su due grandi perle azzurre, colme di una preoccupazione ormai nota. Rachel aveva sempre così tanti casini per la testa, proprio come me. Forse era per questo che mi ero innamorato di lei. Alzò un sopracciglio infastidita, per incitarmi a fare qualcosa, e immediatamente mi ripresi dai miei pensieri.

<<Io...so dove si trova Kori>> dissi con una certa agitazione nella voce. Mi ero ripromesso di restare calmo, ma era un peso così grande da portare.

Notai lo stupore di tutti, probabilmente non credevano che sarei stato proprio io quello che avrebbe risolto la situazione. Ma naturalmente non era così, perché uno come me non può mai risolvere veramente la situazione. Al massimo la posso complicare.

<<E cosa aspetti?>> chiese Gar con un misto tra gioia e impazienza. <<Dicci dov'è>>.

<<Non è così semplice>> mi limitai a rispondere, incapace di dire altro. Perché il lavoro difficile capitava sempre a me?

<<Cosa intendi?>> chiese freddamente Rachel, quello sguardo stanco e infastidito che mi perforava il cuore. Forse ero riuscito a farmi detestare fin troppo da lei. Ma sapevo che era solo una maschera la sua. E appena sarebbe finita questa situazione complicata gliela avrei fatta cadere in un attimo. Se solo Kori non avesse preso quella decisione...

<<Intendo dire che non tornerà più indietro. E che anche volendo non potremmo cercarla>> alla mia affermazione tutti tacquero. Dick era improvvisamente sbiancato e Rachel aveva stretto i pugni innervosita.

<<Spiegati per favore>> chiese Gar con calma, nonostante il suo viso facesse trapelare una certa agitazione.

<<Quando Dick l'ha lasciata sola nella sua stanza, Kori è venuta da me e mi ha spiegato il motivo del suo malessere. Mi ha parlato di come i suoi poteri nell'ultimo periodo presentassero alcuni malfunzionamenti e dei continui mal di testa che le venivano di punto in bianco. Inoltre mi ha detto che quando è stata male durante l'uscita con Dick ha avuto una visione, o per meglio dire un messaggio. Veniva dal suo pianeta, non so se ve ne ha parlato...>> cercai di spiegare rimanendo tranquillo, ma la voce furiosa di Rachel mi interruppe.

<<No che non ce ne ha parlato!>> gridò, venendo verso di me con grandi passi e con i pugni serrati. <<E dubito che ne abbia voluto parlare a te. Da quando Kori mette prima te di tutti noi? Da quando gliene importa qualcosa di te? È già tanto se fai parte del nostro team! Secondo me stai raccontando un mucchio di balle per farti vedere o forse per farla fuori, chi lo sa>>.

Quelle parole furono come una coltellata dritta nel cuore. Come poteva dirmi tutto questo dopo quello che c'era stato tra di noi?

Mi venne in mente il giorno in hotel, nel quale avevamo parlato fino a tarda notte del nostro passato, del nostro carattere difficile e di quanto fossimo due anime affini e in qualche modo oscure. I suo occhi cristallini illuminati dalla pallida luce della luna, i suoi capelli dalle mille sfumature che le contornavano il viso pallido dalle guance rosa. Pensai a quanto era cambiata da quel giorno, a come fosse diventata più forte e più sicura di sé. Più donna, più irraggiungibile. Eppure io la desideravo sempre di più. La volevo tra le mie braccia, a sussurrare il mio nome con un mezzo sorriso, a guardare la luna insieme a me. E più diventava scontrosa, più il desiderio andava oltre ad un semplice tenero momento insieme. La guardavo respingermi e volevo averla schiacciata contro di me mentre le baciavo il collo e il corpo, in ogni suo centimetro. Sapevo che era ben oltre ciò che potevo sperare, ma l'idea era deliziosa nella mia mente stremata di quella notte.