Jason

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[Alla fine leggete lo spazio autrice, è importante!❤]

La pioggia tamburellava contro la finestra da ore ormai. Era l'una passata e i miei occhi erano spalancati verso il soffitto.

Erano poche le cose di cui avevo paura. Sembrerà stupido ma i temporali ne facevano parte. Ad ogni tuono i miei occhi si riaprivano. Ad ogni fulmine il mio sguardo si rivolgeva alla finestra.

Avrei voluto dormire, ma come potevo? Tra il temporale e i mille pensieri su Rachel mi veniva impossibile chiudere occhio.

Pensavo e ripensavo alla discussione con Gar. Come avevo potuto comportarmi in quel modo, come se me ne importasse qualcosa della sua uscita con Rachel!

Stavo pensando a lei, sì, ma non in quel senso.

Jason, dimmi la verità, ti piace Rachel? Quella frase mi risuonava in testa.

Ogni volta che ripensavo alle parole di Gar rimpiangevo di non averlo colpito più forte.

Decisi di alzarmi e di andare a farmi qualcosa di caldo in cucina. In qualche modo dovevo pur superare la notte e dormire non era una delle opzioni.

Un tuono rimbombò nella stanza, convincendomi ad alzarmi nell'immediato.

Andai verso la cucina e ciò che vidi mi fece venir voglia di tornare indietro.

Rachel era seduta sul divano, con una coperta intorno alle spalle, una tazza fumante in mano e lo sguardo perso nel paesaggio che si intravedeva dalla parete vetrata.

I suoi occhi blu risplendevano sotto la luce della luna, i suoi capelli prendevano sfumature più sul viola. Era semplicemente perfetta, nonostante il viso stanco e i capelli scompigliati.

Non avevo voglia di affrontarla o di discuterci. Soprattutto non ora che usciva con Gar. Eppure ero immobile davanti alla ragazza-demone probabilmente più naturale del solito. Ignara della mia presenza, ancora tranquilla e persa nei suoi pensieri.

Decisi che prima o poi avrei dovuto accettare il pensiero di convivere con lei normalmente.

In fondo può uscire con chi vuole, non provo nulla per lei.

Andai in cucina, appena sentì il minimo rumore mi rivolse il suo sguardo.

Una volta capito che si trattava di me tornò a guardare altrove.

Com'era fredda con me adesso.

Mi preparai un tè e mi sedetti sul divano con lei, il più lontano possibile. Eravamo ai poli, il suo sguardo ogni tanto vagava su di me per qualche secondo. Sentivo come se la tempesta mi fosse penetrata all'interno del cuore. Nessuno mi aveva mai fatto un effetto simile.

Passò un tempo che sembrò interminabile, poi presi coraggio.

<<Non riesci a dormire?>> chiesi cercando di apparire disinvolto.

<<Ora sono tornata alla tua altezza, Todd?>> la sua voce era fredda proprio come il suo sguardo su di me.

<<Cosa ti aspetti che ti dica? Che mi scusi?>> chiesi restituendole lo sguardo di ghiaccio.

<<Non sarebbe male, per iniziare. Ma scommetto che non è nei tuoi piani da egocentrico ragazzo viziato>> disse tornando a guardare fuori.

<<Egocentrico ragazzo viziato? Parla la gotica so-tutto-io>> risposi senza neanche pensarci.

<<D'accordo forse è meglio se torno in camera>> affermò Rachel alzandosi dal divano, la coperta le scivolò di dosso mostrandola con solo una maglietta nera addosso che le arrivava fino alle cosce pallide. Mi morsi il labbro, era possibile che mentre stavamo litigando mi facesse quell'effetto?

Andò verso la cucina, mentre io la fissavo impalato senza riuscire a pensare lucidamente.

<<Aspetta...>> le dissi senza avere la minima idea di cosa stessi per dire o fare.

<<Cosa vuoi, Jason? Cosa vuoi ancora? Non hai detto abbastanza?>> il suo sguardo era esasperato.

<<Mi dispiace, ok? Sono uno stronzo e non ho giustificazioni, però non so come ci si comporti in questi casi...>> il suo sguardo mutò nel vedermi vulnerabile. Per una volta ero stato sincero senza sentirmi un perfetto idiota.

Cosa mi sta facendo questa ragazza?

Le portai la coperta e gliela avvolsi intorno alle spalle. 

Solo in quel momento mi resi conto della poca distanza che c'era tra di noi, potevo notare ogni dettaglio del suo viso: gli occhi grandi e cristallini, la pietra scarlatta al centro della fronte, le labbra carnose semiaperte...Eravamo talmente vicini che l'avrei potuta baciare, solo qualche centimetro tra le nostre labbra.

<<Cosa ci fate ancora svegli?>> la voce di Dick ci fece dividere all'istante.

Ci guardava confuso, mentre si stropicciava gli occhi.

<<Ero venuto per farmi una tazza di tè>> dissi restando sul vago, non volevo che sapessero della mia paura verso i temporali.

<<Non riuscivo a dormire>> disse Rachel portando la tazza nel lavandino, evitando il mio sguardo.

<<E' tardi, andate a letto ragazzi. Domani c'è l'allenamento>> rispose Dick sbadigliando.

<<Va bene, notte>> dissi tornando in fretta in camera.

<<Notte>> ebbi appena il tempo di sentire la risposta di Dick prima di chiudermi la porta alle spalle.

Mi coricai sul letto e tornai a fissare il soffitto. 

Per tutta la notte pensai a Rachel, mentre i tuoni e i fulmini mi costringevano a rimanere sveglio.

Forse mi sono innamorato...

.

.

.

SPAZIO AUTRICE

Hey guys🥀

Che ne pensate di questo capitolo?

Su chi vorreste il prossimo?

Secondo voi Rachel cosa prova per Jason?

Vorreste che continuassi?

Rispondete a tutte queste domande nei commenti!💕

Inoltre volevo ringraziare tutti coloro che stanno leggendo e apprezzando questa storia. Senza di voi probabilmente sarebbe ancora al primo capitolo. Davvero all'inizio ero convinta che nessuno l'avrebbe letta visto che in italiano qua su Wattpad c'è davvero poco su questa serie e soprattutto sulla JayRae. Invece con i vostri commenti calorosi e le vostre stelline mi avete dato la possibilità di continuare e di credere di più sia sulle mie capacità che sulle mie storie. Quindi un enorme grazie a tutti voi che avete e continuerete a leggere questa storia, siete fantastici🌹❤

Bye🌺

New TitansWhere stories live. Discover now