Rachel

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Era davvero troppo.

Gar era ancora dolorante, si era beccato altri pugni e non avevamo nulla con cui fargli passare il dolore. Diceva di stare bene eppure si notava che era tutto il contrario.

E come se non bastasse Jason non si vedeva da ore e le 6, orario in qui sarrmmo dovuti partire, erano ormai passate. A volte davvero non mi capacitavo di quanto fosse infantile nonostante fosse più grande di noi. Era davvero egoista. Come poteva andare via in quel modo e sparire per ore. Come se esistesse solo lui. Come se non fossimo qui in pensiero per lui.

Lo detestavo.

Facevo avanti e indietro per la stanza mordendomi le unghie. Sapevo che Gar aveva notato la mia agitazione, ma feci comunque finta di niente. Non avevo di certo bisogno di essere consolata come una stupida ragazzina. Era l'ora di smetterla di farmi vedete perennemente vulnerabile da tutti.

<<Puoi stare ferma un secondo?>> chiese Gar irritato.

Sbuffai e mi sedetti sul letto. Non gli risposi, non volevo né litigare né lasciare intendere cose sbagliate.

Non riuscivo a guardarlo negli occhi, non sapevo se sarei riuscita a mantenere il contatto visivo con lui.

Le cose con Gar si erano fatte strane, non parlavamo più, non ridevamo più insieme, a malapena ci guardavamo in faccia. Jason aveva davvero avuto quell'effetto su di noi? O forse ero semplicemente io che mi stavo stufando della routine che si era creata con Gar?

<<Non dirmi che stai pensando a lui>> la voce di Gar mi sorprese in tutta la sua durezza.

<<Cosa?>> chiesi sperando di aver sentito male.

<<Sei preoccupata per Jason?>> chiese di nuovo.

<<E se anche fosse? Qual è il problema?>> replicai nervosa.

<<Mi stai prendendo in giro, Rachel? Davvero dopo come ci ha trattato te ne importa?>>

<<Perché ti stupisci tanto? Capita di litigare>> minimizzai nonostante effettivamente non era stata una cosa da poco quello che aveva fatto Jason.

<<Prima dici che lo odi e poi dici che non era nulla di ché. A volte mi chiedo se ti senti quando parli>> rise amaramente.

<<Mi stai dando della stupida per caso?>> era davvero troppo, come si permetteva di trattarmi così, dopo che l'ho addirittura difeso.

<<Certo che no...solo che>>

<<Solo che era quello che intendevi.>> finii per lui.

Sentii le lacrime calde scivolarmi sul viso. Guardai Gar dritto negli occhi, dopo aver evitato il suo sguardo fino a quel momento. Anche i suoi occhi erano lucidi. Perché ci stavamo facendo del male in quel modo? Perché non era più come prima?

<<Rachel...>> venne verso di me, ma io lo allontanai con una mano.

<<Gar, cosa ti sta succedendo?>> domandai con voce tremante.

<<Io voglio soltanto indietro la Rachel di prima>> disse lui tristemente.

<<Cosa intendi dire?>> chiesi confusa.

<<Sei cambiata...non ti riconosco più. Prima eri così solare e disponibile, ora sembri così cupa e non capisco più cosa vuoi. Guardi Jason con ammirazione e me con pietà, come se non fossi più abbastanza.>> disse tutto ad un fiato.

<<Non è affatto vero...io non sono cupa e di certo non sono cambiata. Sei tu quello cambiato...sempre così arrabbiato e...possessivo>> forse era vero quello che diceva Jason. Forse Gar era innamorato di me ed era geloso. 

<<Io non sono arrabbiato e possessivo, cerco solo di proteggerti da...Jason>> da quando faceva certi discorsi assurdi? Da quando dovevo essere protetta? Da quando lui doveva badare a me?

<<Io non devo affatto essere protetta. E poi perché da Jason? Tu hai solo un mucchio di pregiudizi su di lui>> mi arrabbiai.

<<Sai che c'è? Fai quello che ti pare, a me non importa più>> sbuffò furioso Gar.

<<Ma non ti rendi conto di essere tu quello che mi sta ferendo?>> mi lasciai sfuggire.

Ci guardammo per un tempo che sembrò interminabile, poi decisi di andare a prendere una boccata d'aria, visto che lì dentro ormai l'aria era fin troppo pesante.

***

Ero fuori da circa 20 minuti, quando arrivò Kori a tenermi compagnia.

<<Allora, che succede?>> mi chiese vedendomi giù di morale.

<<Niente>> non volevo annoiarla con i miei drammi stupidi.

<<Rachel, ti conosco abbastanza bene da sapere che quando non sei con Gar e hai questa espressione è un cattivo segno>> rispose sorridendo.

<<Be' sai tra Jason e Gar non so chi sia peggio. Sono così infantili a volte>> decisi di dirle una mezza verità, non avevo voglia di parlarle della discussione con Gar e di Jason che ormai era sempre nei miei pensieri.

<<Avevo detto a Dick che era meglio se stavi in stanza con me>> sbuffò Kori.

<<Non è meglio che siate in stanza insieme?>> chiesi volendo cambiare discorso.

<<Perché?>> mi chiese, presa alla sprovvista.

<<Sai, te e Dick...>> arrossì di colpo, guardando altrove.

<<Cosa te lo fa pensare?>> cercò di essere disinvolta, nonostante fosse palese la sua agitazione.

<<Dai Kori di me ti puoi fidare>> risi io.

<<Va bene>> si arrese. <<Però per ora oltre all'attrazione fisica non c'è nulla>>.

Stavo per replicare quando vidi Dick arrivare in macchina con Jason. Dick sembrava nervoso, Jason aveva un espressione indecifrabile.

Scesero dalla macchina. Io e Jason ci scambiammo uno sguardo fugace, prima che lui mi oltrepassasse per entrare nell'hotel.

<<Meglio partire subito, è tardi>> disse Dick stancamente.

Sarà un viaggio molto lungo...

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SPAZIO AUTRICE

Hey guys💕

Come va? Spero che stiate tutti bene nonostante la quarantena (da domani si parte con la fase 2, speriamo in bene🤞💖).

Che ne dite di questo capitolo?

Vi sta piacendo la storia?

Nel prossimo capitolo chi vorreste che narrasse?

Rispondetemi nei commenti❤

Bye💋

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