Gar

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Grazie a Kori mi ero reso conto che se volevo stare con Rachel dovevo fare un passo in più, qualcosa che fosse una vera e propria dimostrazione del mio amore per lei.

Quindi decisi che la avrei invitata ad uscire. Le domande a quel punto erano due: quando glielo avrei chiesto e dove saremo andati. Io ero già bloccato alla prima.

Non avevo idea di come fare. Rachel era la prima persona di cui mi ero innamorato.

Pensavo e ripensavo a come glielo avrei chiesto.

<<Hei Rachel, come va? Ti va di uscire?>> troppo diretto.

<<Stavo pensando che potremmo andare in quel posto...come amici...sai...>> che idiota, non voglio essere solo un amico.

<<Che ne dici di un appuntamento?>> forse così è troppo ovvio, voglio dichiararmi come si deve.

Proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta.

<<Si?>> chiesi.

<<Gar, è pronta la cena>> la voce di Rachel era il segnale che stavo aspettando. O ora o mai più.

Aprii la porta.

<<Andiamo?>> mi chiese sorridendo.

<<Si...>> accumulai tutto il mio coraggio,<<Però prima dovrei chiederti una cosa>>.

<<Spara>>

<<Ti andrebbe di uscire la prossima settimana?>> chiesi disinvolto, sorprendendo anche me stesso.

<<A me andrebbe bene e penso anche per gli altri, chiediamo a Dick...>>

<<No, io intendevo solo noi due>> la interruppi, un po' in imbarazzo.

<<Un appuntamento?>> mi chiese con un mezzo sorriso.

<<Sì, una specie>> risposi arrossendo.

<<Ci sto, giorno e ora?>>. Spalancai gli occhi, stupito della risposta affermativa.

<<Che ne dici di martedì sera, verso le otto?>> proposi, nonostante non avessi ancora organizzato nulla.

<<Va benissimo, dove andiamo?>> domandò curiosa.

<<Sorpresa>> sorrisi questa volta più convinto.

<<Non vedo l'ora>> disse infine dandomi un bacio sulla guancia.

***

Era domenica, mancavano solo due giorni al nostro appuntamento e l'ansia cominciava a farsi sentire. 

Se andasse male? Se io non fossi abbastanza? Se io fossi troppo insicuro?

Milioni di domande mi riempivano la testa. Ero così agitato.

<<Pronti?>> chiese Dick, riportandomi alla realtà.

Jason fece un cenno affermativo con la testa.

Feci altrettanto.

<<Iniziate!>>

Jason partì all'attacco. Il suo schema era sempre abbastanza uguale. Colpo al fianco destro, colpo alla gamba sinistra, colpo alla testa e così via. Fino a quando non arrivava la sua specialità: il colpo di grazia, ovvero quello imprevedibile.

Ed ecco il primo colpo, schivato facilmente. Poi il secondo, il terzo...attaccai. Li schivò quasi tutti.

Per lui combattere era come giocare ai videogiochi: un gioco da ragazzi.

<<Ho sentito di te e Rachel>> disse inaspettatamente. Che fosse quello il colpo di grazia del giorno?

<<Si, martedì andiamo al luna park nel centro>> dissi cercando di non distrarmi troppo.

<<Quindi state insieme?>> chiese con un tono indecifrabile. 

<<Non ancora...ma chi lo sa, magari martedì glielo chiedo>> gli si serrò la mascella. Era divertente farlo innervosire.

Ne approfittai per dargli un colpo sul fianco. Questa volta non fu tanto agile a reagire.

<<Pensi di piacerle?>>

Quante domande, Jason Todd!

<<Tu che dici?>> feci un mezzo sorriso. Provai a colpirlo alla gamba ma si difese immediatamente.

<<E io che ne so, dovresti saperlo tu>> sembrava nervoso.

<<Jason, dimmi la verità, ti piace Rachel?>> lo presi del tutto alla sprovvista e mi venne da sorridere nel vedere la sua espressione spaesata.

<<Ma figuriamoci, una stupida ragazza-demone non potrebbe mai piacermi>> disse facendo un espressione disgustata.

<<E allora perché tutte queste domande?>> forse stavo esagerando un po', ma lo stavo mettendo alle strette ed era troppo divertente per fermarmi.

<<Sono solo curioso>> fece spallucce.

<<Sai cosa penso io invece?>> chiesi sorridendo quasi malignamente.

<<Illuminami>> ricambiò lo sguardo di sfida, mentre schivava un altro dei miei colpi.

<<Penso che tu ti sia innamorato di lei e che adesso tu sia geloso del fatto che un poveraccio come me te l'abbia soffiata>> l'espressione che comparve sul suo volto fu impagabile.

<<Cazzate!>> disse colpendomi forte alla gamba, facendomi quasi perdere l'equilibrio. Questa volta era stato lui a prendermi alla sprovvista.

Mi colpì nuovamente riuscendo a farmi cadere per terra. Mi puntò il bastone contro il petto.

<<Mi hai appena dimostrato che ho ragione, Todd. Non sei furbo quanto pensi>> sorrisi soddisfatto.

<<Vaffanculo>> butto il bastone per terra e se ne andò via.

Fissai il soffitto della palestra. Mentre una parte di me era soddisfatta per aver messo alle strette Jason, l'altra era spaventata all'idea di avere un rivale in amore.

Rachel sarà mia, ad ogni costo.

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SPAZIO AUTRICE

Hey guys💘

Rieccomi con un capitolo un po' breve ma abbastanza ad effetto (spero)❤

Cosa ne pensate?

Vorreste che continuassi?

Rispondetemi nei commenti!

Bye🌺

New TitansWhere stories live. Discover now