44 - Yoru

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[130 giorni dall'arrivo di Osamu Dazai]

- Gira a destra!

- Ma è la strada sbagliata!

- Non importa gira a destra!

- Ma...

- Niente, ma. Vai a destra.

Insistè Dazai, seduto in moto dietro a Chuuya.

Era mattino presto, i primi boccioli stavano cominciando a schiudersi sugli alberi lungo la strada, Chuuya mentre imboccava una via dopo l'altra diretto a scuola, ci passava accanto senza nemmeno rendersene conto, il ragazzo era stato immerso nei suoi pensieri finché Dazai non lo aveva riscosso ordinandogli di girare a destra.

- Ma dobbiamo andare a scuola, sgombro.

- E chi l'ha detto?

- Senti, Dazai, manca poco agli esami! Non farmi fare cazzate, okay?

Esclamò Chuuya stizzito, ma girò a destra comunque.
Mentre Dazai ridacchiava con le labbra ad un centimetro dal suo orecchio e le braccia strette attorno al suo corpo Chuuya sentì come al solito aumentare il suo battito cardiaco.

- E bravo il mio cagnolino.

Chuuya inchiodò.

- Cagnolino, sto cazzo. Guarda che ci metto un attimo a tornare indietro e trascinarti a scuola.

- Va bene, va bene... Scusa. Ahn, ora gira a sinistra, poi vai dritto per un po'.

Chuuya biascicò delle lamentele e seguì le indicazioni di Dazai per un'ora buona, fino ad arrivare in un parcheggio deserto in cima ad una scogliera. La giornata era particolarmente soleggiata, il mare era calmo e rifletteva la luce del sole accecando Chuuya.

- Beh, che ci facciamo qui?

Chiese seccato Chuuya, cercando di nascondere la meraviglia che quel posto bellissimo stava suscitando in lui.

- Ci divertiamo, ovvio!

- Dovremmo essere a scuola...

- Esatto, Chuuya-Kun... Dovremmo...

- Porca puttana, se mia zia sa che ho saltato un giorno di scuola, poco prima degli esami sono letteralmente morto.

- Tranquillo, io non le dirò nulla.

- Bene, nemmeno, anche se i miei voti parleranno al posto nostro. Ora, mummia... Che cosa vuoi fare?

- Ho portato i costumi da bagno!

- Ma ci saranno ben che vada 20 gradi! Sei scemo o cosa?

Dazi ridacchiò e scese dalla moto, seguito da Chuuya, poi guardando l'orizzonte disse con fare solenne.

- Secondo te si soffre a morire di ipotermia o congestione?

- Ma che cazzo... Ti butto giù dalla scogliera se dici un'altra cazzata del genere.

Dazai scoppiò a ridere e attirò Chuuya a sè per lasciargli un appassionato bacio sulle labbra, poi lo allontanò da sè lasciandolo giusto un po' confuso.

- Ecco, ora sono soddisfatto, è da quando che mi sono innamorato di te che voglio baciarti in un luogo del genere...

Chuuya ridacchiò e sperò di non essere arrossito, Dazai non avrebbe mai smesso di stupirlo.

- Dai, scendiamo sulla spiaggia, là in fondo ci sono delle scalette che portano ad una piccola baia sconosciuta, probabilmente non ci sarà nessuno.

Ghignò Dazai con una faccia maliziosa e divertita.
Chuuya sospirò esasperato e si incamminò verso la spiaggia seguito da Dazai.

Dopo aver percorso a fatica lo stretto sentiero, mal tenuto e pieno di piante rampicanti e piccoli arbusti, i due ragazzi arrivarono in posto davvero spettacolare e Chuuya non potè non restare estasiato di fronte a tanta bellezza e dimenticare così la fatica e la difficoltà causate dal sentierino impraticabile appena percorso.

We are falling like the stars - SoukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora