Capitolo 41 "l'amore nell'anima

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<<A-atreio...>> Boccheggiai con le guance rigate di lacrime. Tempestivamente mi catapultai sul corpo morente del ragazzo. La sua pelle era fredda, bianca come il latte. I suoi occhi chiari divennero nero pece. Le sue mani iniziarono a tremare.

<<C-co-cosa ti succede? A-atreio?>> Farfugliai, accarezzandogli nervosamente il volto.

<<FACCIAMO QUALCOSA, STA MORENDO!>> Urlò Akilah piangente. Il mio cuore si sciolse e la mia mente andò in fumo. Dovevo fare qualcosa! Ma cosa? Come potevo aiutarlo?

<<Io-io non lo so...>> Farfugliai, dandogli dei piccoli schiaffati sulle guance, cercando di rianimarlo.

<<STA TREMANDO!>> Gridò Akilah, in pieno panico.

<<Atreio? Atreio, rispondimi!>> Gridai, scoppiando in lacrime. Improvvisamente la mano tremante del ragazzo si posò sul suo petto, creando dei piccoli cerchietti con le dita, sul punto in cui si trovava il cuore, poi spostò il braccio, indicando un punto buio, in fondo alla stanza. Cercai di capire. Respirai con fatica. Cerchi sul petto? Cosa voleva dirmi? Confusa, scossi la testa. Improvvisamente la mano di Atreio prese la mia e la portò sul suo petto sopra il suo cuore, non batteva. Allora capii. MoonRed aveva fatto qualcosa al suo cuore, dovevo solo capire cosa. Istintivamente gettai un'occhiata all'oscuro corridoio indicato da Atreio.

<<Akilah, bada a lui. Sto arrivando!>> Dichiarai secca.

<<COSA? SUSAN, DOVE VAI?>>

<<Fidati di me!>> Risposi brusca, correndo verso il fondo della stanza. Varcai diverse porte e scesi alcune scale, arrivai all'interno di un salone circolare che divideva alcune celle posizionate ai lati. Un grande e largo pentolone nero, con dei strani disegni incisi sulla pietra, era posizionato al centro della sala e un ardente fuoco biancastro si elevava dentro di esso. C'era qualcosa che galleggiava lì sopra...

Sforzai la vista, era qualcosa di molliccio d'un bianco sale. Avanzai verso la pentola. Il mio respiro si arrestò. Era un cuore bianco. Faceva fatica a battere, sembrava come se stesse soffrendo. Allora tutto divenne più chiaro, quello era il cuore di Atreio! Dovevo fare qualcosa! Dovevo salvarlo! D'istinto mi fiondai tra le fiamme biancastre del nero calderone, cercando di afferrare il cuore. Un bruciore ardente invase le mie mani. Di scatto le ritrassi, ritornano al mio posto. Non potevo afferrato! Ci doveva essere un'altro modo! Ragionai con tutta la logica che avevo in testa. Come potevo salvare Atreio? Come potevo spezzare quella maledizione oscura? Tempestivamente, qualcosa scattò nella mia testa alla pronuncia della parola "Maledizione". Tutto divenne più semplice. "Solo un petalo puro di rosa bianca potrà cessare il sangue ingiusto dal petto del principe" erano le parole della megera di GloryHawk. La donna che mi svelò il segreto di Atreio. Dovevo solo far combaciare quelle parole con la realtà! Petalo puro di rosa bianca... cos'è la cosa più pura che esiste al mondo?" ragionai spremendo le meningi. "Qualcosa di puro, Susan dai! Ragiona!". "Puro... puro può essere un sentimento!" Esclamai concentrata. "Un sentimento limpido, un sentimento senza alcun peccato... un sentimento forte come..." <<L'AMORE!>> Urlai, svuotando il petto. Era l'amore il petalo di rosa bianca e l'amore si trovava nel cuore. Gettai un'occhiata fugace al cuore di Atreio... era bianco come... come un petalo di rosa!!

<<Tutto combacia!>> Ora dovevo trovare il secondo indovinello "Sangue ingiusto nel petto del principe" Atreio non era ferito! non perdeva sangue! E se tutto questo fosse solo una metafora? Se quel "sangue ingiusto" fosse la maledizione di Atreio?

<<Ma certo!>> Tutto divenne chiaro! Solo un nuovo cuore forgiato dall'amore poteva salvare il principe. E io l'amavo! Solo io potevo donargli l'amore! Dovevo cedergli il mio cuore... 

MoonRedWhere stories live. Discover now