Capitolo 40 "l'ultima battaglia"

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<<NOO. Susan!>> Urlò Melody con voce bloccata da quella foglia. Diedi un'ultimo sguardo ai miei amici, Akilah, Melody e Peter, come se fosse il mio ultimo addio. Il coltello di MoonRed si schiantò ad un passo dal mio cuore. Nell'attimo in cui la lama sfidò il mio petto le porte della sala del trono si spalancarono. Una freccia dalla punta d'oro sfrecciò lungo la stanza, un urlo carico d'agonia si propagò lungo le mie orecchie. MoonRed, con le orbite di fuori, si toccò una guancia e si accasciò davanti alle mie gambe. Scorsi la freccia d'oro, era penetrata dentro la sua pelle. Iniziò a singhiozzare, tamponando il sangue che scorreva impetuoso dalla sua guancia sinistra. I suoi occhi infuocati ricaddero su due ragazzi, posizionati davanti l'ingresso.

<<ATREIO!>>

Urlai, scoppiando in lacrime. Atreio alla mia vista mi venne in contro, correndo con le lacrime agli occhi.

<<SUSAN!>> Urlò, gettandosi tra le mie braccia. Annusai l'odore aspro della sua pelle, affondai le dita nei suoi lunghi capelli biondi e poggiai il mio respiro sulle sue labbra, potendo sentire di nuovo la sua pelle su di me.

<<Ti amo, ti amo Atreio ti-ti>>

<<Shh>> Mi azzittì, continuandomi a baciare. Scoppiammo in lacrime all'unisono, accecati dall'amore che stavamo condividendo. Spostai lo sguardo sulle sue braccia, la sua pelle era pallida. Di scatto mi staccai da lui. Scorsi il suo corpo, era d'un bianco cadaverico.

<<Co-cosa?>> Balbettai, scorrendo le dita sulla sua pelle.

<<Abbiamo poco tempo Susan dobbiam->>

<<ATREIO, DIETRO DI TE!>> Una seconda voce spezzò il suo discorso, i nostri occhi saettarono su MoonRed che stringeva nuovamente il pugnale. Il sangue era scomparso e la ferita era rimarginata.

<<SCAPPA!>> Urlò Atreio, strappandomi tutte la foglie che mi bloccavano. Una volta libera slegai i miei amici.

<<State giù!>> La stessa voce di prima riecheggiò da dietro le mie spalle, mi girai di scatto. Un ragazzo alto e magro impugnava possente un'arco d'oro. Aveva dei ricci capelli neri, come un groviglio di more. I suoi occhi erano celesti come vetro.

<<Jonah?>> Disse Alfea, alla vista del ragazzo. Il giovane uomo le sorrise traboccante di lacrime. Il mio cuore ebbe un balzo. Era Jonah! Il fratello di Atreio!

<<Tu-tu sei...>>

<<Non c'è tempo per le spiegazioni, state. Indietro!>> Disse brusco, facendomi da scudo. Prese l'arco e posizionò la freccia davanti al corpo di MoonRed, bloccato dalle mani di Atreio.

<<ORA JONAH!>> Urlò Atreio, stringendo ancor più il corpo della strega. Jonah scagliò la freccia. Una nuova ferita si aprì sul petto di MoonRed. La donna, urlò con tutte le forze che aveva in gola. Il sangue ritornò nuovamente impetuoso ed il suo corpo ricadde nel gelido pavimento. Una larga e densa pozza di sangue bagnò la luna. <<ORA!>> Urlò Atreio al fratello maggiore.

Jonah prese la rincorsa e si precipitò sul corpo incatenato di Alfea, al centro della grossa sala. Sguainò la spada e tagliò le catene di foglie che la legavano, una volta libera, corse verso la sorella nel preciso istante in cui il sangue di MoonRed ritornò nel suo corpo. Ora la luna, ricucita dalle sue ferite, si scagliò contro il corpo della sorella. Questa volta non possedeva più tra le mani un pugnale di bronzo, ma stringeva una grossa palla di acqua galleggiante. Alfea alla vista del liquido, tremò. Se solo una goccia d'acqua l'avesse sfiorata cadrebbe in una morte eterna.

<<RICORDA SORELLA>> Esordì MoonRed, digrignando i denti.

<<SOLO IO E SEMPRE IO MERITERò LA VITA, TU SEI NATA PER SPEGNERTI, SEI SOLO UNA STELLA ED OGGI DIVENTERAI POLVERE>> La grossa palla di acqua avanzò roteante verso il petto di Alfea.

<<ORA AKILAH!>> Urlò il sole ormai vicino alla morte. La palla era ad un soffio dal corpo di Alfea. Akilah, ora libera, avanzò verso il duello, prese il sacchetto e ne colse dal suo interno un piccolo granello di sale.

<<VAI!>> La ragazza tirò l'ultima arma capace di distruggere la strega. Il sale sfrecciò leggero, sfiorando la palla di acqua. Era una corsa contro il tempo, un'altro minuto in più e la morte divorava Alfea. Il sale penetrò nell'occhio sinistro di MoonRed. Una palla di luce esplose nella stanza. Ricoprendo tutto il regno. Chiusi gli occhi e trattenni il respiro. Aveva vinto il male o il bene? Sole o luna? Spensi per un attimo la mente e mi abbandonai al silenzio. Era l'unico luogo in cui mi sentivo tranquilla. Ora sentivo solo il mio respiro ed il battito del mio cuore, mi concentrai su quei suoni. Lenti ma coordinati. Passarono pochi minuti, riaprii gli occhi. La luce era scomparsa, lasciando spazio al palazzo silenzioso di MoonRed. Mi rialzai goffamente e mi guardai intorno. Le gelide pareti blu che circondavano il palazzo erano tempestate da fiori di ogni colore. Alzai lo sguardo, la grande cupola di cristallo che copriva la sala del trono, ora, era ornata da grossi pannelli d'oro trasparenti, che lasciavano spazio al panorama che circondava MoonDust, non scorsi più la galassia ma una grande e limpido cielo azzurro, ornato da stello d'oro.

<<Sus-Susan... >> Le voce dolce e calma di Melody distasse la mia vista, mi girai verso la mia amica. Capelli d'un biondo acceso le ricaddero sulle spalle dalla pelle abbronzata e candida. Scorsi le sue labbra rosse ed i suoi occhioni celesti. Le sue mani scorsero verso il suo cuore. Scoppiò in lacrime.

<<Susan, il mio cuore batte! Susan sono viva!>> Accecate dalla gioia avanzammo all'unisono, piangendo sulla spalla dell'altra. Melody non era più un'anima di mezzo! Peter, corse verso di noi. Ci guardammo negli occhi.

<<Susan, mi-mi dispia->>

<<Tranquillo, Peter. È tutto ok>> Lo rassicurai, regalandogli un abbraccio fraterno. Peter mi sorrise, emozionato, staccò il contatto visivo che avevamo creato e lo posizionò sugli occhi di Melody. La sua bocca si spalancò piegandosi in un sorriso. dolcemente, i due innamorati si baciarono creando la loro bolla d'amore. Mi allontanai, lasciandoli solo.

<<SUSAN!>>

Mi girai di scatto. Akilah era accovacciata su un corpo d'un pallore biancastro, sgranai la vista. Il mio cuore si fermò.

<<A-atreio...>>

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