25 - Tecniche di suicidio e matematica

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Bussò tre o quattro volte senza ottenere risposta, poi decise di aprire la porta, la stanza era avvolta nella penombra, per via delle tapparelle mal chiuse.

Dazai era sdraiato sul letto a pancia in sù con le cuffie sulle orecchie, le mani dietro la testa, un libro aperto affianco e dormiva della grossa. Chuuya rise silenziosamente, poi si avvicinò al letto il più piano possibile.

Fece per saltare addosso a Dazai per svegliarlo e così fargli un scherzo, ma quello che evidentemente l'aveva previsto e non stava affatto dormendo come sembrava si spostò all'ultimo, Chuuya, allora, mancando il bersaglio, scivolò giù dal letto finendo nel disordine del pavimento.

- Ahia.

Si lamentarono contemporaneamente, nella caduta Chuuya aveva accidentalmente lanciato il proprio libro di matematica che aveva colpito Dazai in pieno viso.

- Ti sta bene, sgombro.

Disse Chuuya tirandosi su seccato.

- Sei stato tu che hai provato a saltarmi addosso, mentre dormivo indifeso nel mio letto.

- Indifeso un corno.

- Comunque che vuoi? Sei venuto a cercare una guida?

Chiese Dazai ironicamente mentre sfogliava con aria superiore il libro di Chuuya.

- Ridammelo!

Disse Chuuya saltandogli addosso.

*** Ho un deja-vu, ragazzi... Una cosa simile è già successa almeno una volta ***

Dazai si scansò anche questa volta e Chuuya finì lungo disteso sul letto, con la faccia sul libro di Dazai che c'era appoggiato sopra, lesse con la faccia praticamente nel libro di sfuggita qualche parola, si mise seduto e lo prese in mano:

- E questo che roba è? Guida completa al suicidio? Che letture interessanti che fai Dazai.

Dazai lo guardò perplesso:

- Sei interessato anche tu? Se vuoi te lo presto! Il capitolo quattordici secondo me è il migliore, se poi ti piace potremmo provare una di queste cose insieme... No anzi prima provi tu, così vediamo se funziona effettivamente... Ha senso!

- Eh? Hai una montagna di bende anche al posto del cervello?

Dazai ridacchiò.

- Non hai detto di no, Chuuya-Kun...

- No, allora. Non tenterò il suicidio e non leggerò questo stupido libro.

Di colpo si ricordò del padre... Morto suicida... Si sentì attraversare da una grande rabbia, che aveva represso per tanto tempo. Mollò in malo modo il libro di Dazai sul letto poi si alzò strappò il suo libro di matematica dalle mani dell'amico e tornò spedito in camera sua sbattendo la porta, sussurrando a denti stretti un nervoso: "fa nulla, mi arrangio".

Dazai rimase lì a fissarlo basito, una reazione così, doveva ammetterlo non se l'aspettava... Si chiese se avesse detto qualcosa di sbagliato...

Dopo un po', la curiosità ebbe la meglio su Dazai e Chuuya sentì qualcuno entrare in camera sua e sedersi alla scrivania, mentre lui era sdraiato sul letto con la faccia sprofondata nel cuscino.

Nella stanza regnava un silenzio surreale rotto solo da tre suoni: il respiro di Chuuya, quello di Dazai e il suono che fa una penna mentre scrive sulla carta.

Chuuya non poté fare a meno di chiedersi cosa stava combinando Dazai.

- Sentì, Chuuya-Kun, ti ho scritto qua a fianco le regole principali e il processo da fare per risolvere questo genere di espressione, se hai ancora bisogno sono di là.

Disse Dazai dopo un po'. Chuuya non si mosse nonostante le parole e quello che aveva appena fatto Dazai lo avevano stupito, e non poco. Sentì Dazai uscire dalla stanza e chiudere piano la porta.
Chuuya rimase sul letto un altro po', prima di convincersi a scendere e sedersi di nuovo alla scrivania.

Stranamente e incredibilmente seguendo le indicazioni di Dazai riuscì a risolvere quel compito, trovandolo pure facile, ma soprattutto riuscì a capirlo.

Malgrado ammetterlo gli costasse, Dazai nonostante il suo strano carattere stava facendo davvero tanto per aiutarlo, e io? Si chiese Chuuya.

Io cosa sto facendo per lui?

A. A.
Eccoci qui bella gente!

Nulla... Avete ipotesi sui genitori di Dazai? :)

Ahn, a proposito grazie a chiunque è arrivato fino qui... Siamo già al capitolo 25, aiuto!

A domani, spero... Vi ricordo la stellina se la lettura vi è piaciuta, lo so sono insopportabilmente ripetitiva...

We are falling like the stars - SoukokuWo Geschichten leben. Entdecke jetzt