Capitolo 15

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-Margherita?- la voce dolce di una ragazza mi chiamava.

Aprii lentamente gli occhi, la luce li trafisse e mi provocò un sordo dolore alle tempie. Cercai di concentrarmi su quello che mi stava davanti.

Un volto.

Un volto non ben conosciuto. Capelli scuri ricci, occhi castani. Piano piano l'immagine si delineò e vi riconobbi la ragazzina che avevo visto più volte in compagnia di Edoardo.

-Lupo, un lupo...- farfugliai io, incapace di esprimere il mio terrore.

La sua faccia si corrucciò dopo di che si voltò verso destra e cominciò a parlare velocemente, troppo velocemente, con un'altra persona.

-Margherita come ti senti?- mi chiese la ragazzina.

-Dove mi trovo?- risposi io, non comprendendo cosa stesse accadendo.

-Sei nella casa nel bosco di Arturo, un nostro amico. Ti abbiamo sentita gridare qui fuori mentre correvi come una pazza.- disse lei, lievemente preoccupata e addolorata al tempo stesso.

Stavo impazzendo?

-C'era un incendio.- ricordai io.

-Si, c'è stato un incendio ma non è arrivato fino a qui, i vigili del fuoco lo hanno spento.- mi spiegò lei con tranquillità.

Piano piano cercai di tirare su la testa per guardarmi intorno. Dovevo essere stata adagiata su un divano molto comodo. Vedevo delle pareti intonacate in bianco, una tv difronte a me. La stanza in cui ero era davvero piccola.

Mi sforzai per mettermi a sedere e notai che il divano su cui ero era di un blu scuro molto bello. Vidi anche che nella stanza c'era un ragazzo che conoscevo unicamente di vista senza conoscerne il nome, come del resto non conoscevo quello della ragazza.

-Come vi chiamate?- chiesi io prendendomi la testa tra le mani.

-Io sono Irene- mi disse lei sorridendomi- mentre lui è Luigi.- disse indicando il ragazzo che sembrava di qualche anno più piccolo di me.

La mia attenzione venne richiamata dalle collane che portavano al collo. Irene aveva una pietra blu, probabilmente un lapislazzuli, incastonata in un metallo grigio che sembrava ferro; mentre Luigi aveva un rubino esattamente come quello di Edoardo ma incastonato in un metallo differente.

-Dov'è Edoardo?- chiesi io, sentendo vociare dalla stanza adiacente. Sembrava che stessero facendo baldoria.

-Sarà qui tra poco.- disse Luigi, le prima parole che proferiva.

Dopo poco entrò nella stanza una ragazza davvero giovane, che ricordavo di aver visto in compagnia di Edoardo.

-Aurora hai novità?- chiese Irene sbrigativa.

Lei scosse la testa stringendo appena le labbra e poi si fiondò nell'abbraccio di Irene.

Io guardai la scena interrogativa. La ragazzina aveva dei lunghi capelli neri non perfettamente lisci, degli occhi azzurri che mi ricordavano quelli di qualcun altro e un'espressione davvero triste.

Somigliava davvero molto a Edoardo ma non l'avevo mai notato dato che l'avevo vista sempre a distanza. Immaginai che fosse sua sorella più piccola. Ma perché era preoccupata? Cosa stava succedendo che non mi stavano dicendo?

Non feci in tempo a finire le mie riflessioni che entrò Edoardo, pieno di graffi sul bel torso nudo e zoppicante.

Io mi alzai di scatto sconcertata mentre vidi Aurora andare ad abbracciarlo super velocemente, mentre piangeva di sollievo. Lui l'abbracciò stretta e sentii che si stavano parlottando tra di loro. Non riuscii a comprendere il discorso ma solo a cogliere alcune frasi come "ce l'hai fatta!" esclamato dalla sorella e "è stata dura" detta invece da lui.

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