Rivoltò il corpo sulla pancia e appoggiò l'orecchio sul petto del ragazzo svenuto, poi scostò le bende sul collo e appoggiò due dita sotto l'orecchio. Il cuore batteva. Per fortuna.
- Chuuya... È vivo?
Chuuya annuì e basta. Sì era vivo, l'aveva tirato fuori dall'acqua appena in tempo. Ma perché cazzo quell'idiota amava tanto giocare con la morte? Cosa ci trovava di divertente?
Il cuore batteva, ma il ragazzo - capelli castani e fradici, vestiti scuri e altrettanto bagnati e bende - non respirava.Chuuya intuì che le sue vie respiratorie erano ostruite dall'acqua, non molta, e doveva tirarla fuori. Lo girò dal lato poi da un altro, poi cominciò a preme in vari punti sul petto, poi lo rebaltò a pancia in giù. Chuuya vide con sollievo un rivolo d'acqua scorrere fuori dalla bocca di Dazai.
Il ragazzo bendato comincia a tossire mentre Chuuya gli batteva sulla schiena, mentre sentiva la rabbia crescere sempre di più.- È vivo, sei grande Chuuya-Kun.
Chuuya accennò un sorriso, poi, dopo essere sicuro che Dazai fosse vivo anche se non troppo cosciente di esserlo, gli saltò addosso e lo strattonò prendendolo per il colletto della camicia.
- Cazzo, sei scemo? Cosa ti è venuto in mente?
Dazai si lasciò scuotere fissando Chuuya con sguardo vuoto, perso e confuso.
- Chuuya-Kun?
Chuuya non mollò la presa.
- Cazzo, sei un cretino, bastardo. Se non ci fossi stato io saresti morto.
Dazai solo allora sembrò capire e riprendersi un po', il giusto per scoppiare a ridere.
- Nessuno ti ha chiesto di salvarmi!
Chuuya stava per tirare un pugno in faccia a Dazai quando Tachihara, che non stava capendo niente di quella scena, lo fermò.
- Calmati Chuuya-Kun! Non vedi che è ancora mezzo andato. Stai calmo. E poi perché lo stai aggredendo così?
Trascinato da Tachihara, Chuuya fu costretto a levarsi da Dazai e a rinunciare a prenderlo a pugni.
- Tachi, sto cretino si stava suicidando!
Tachihara strabuzzò gli occhi su Dazai, che sdraiato nella polvere e nello sporco stava ancora cercando di riprendersi, tossendo e massaggiandosi la gola.
Chuuya prese tre respiri profondi prima di calmarsi. Poi si chinò all'altezza di Dazai e, prendendolo per i capelli gli sollevò la testa verso la sua in modo da poterlo guardare negli occhi.- Ci sei o devo chiamare un medico?
- No, sto bene.
Riuscì ad articolare Dazai tra i colpi di tosse che si facevano sempre meno forti e insistenti.
- Bene, allora spiegami... Cosa cazzo ci facevi nel fiume?
L'ultima parte della frase Chuuya la disse quasi urlando, mentre goccioline d'acqua si staccavano da suoi capelli e gli scivolano lungo il viso per poi finire nei vestiti già abbastanza fradici.
- L'hai intuito benissimo... Credevo di esserci riuscito questa volta...
Chuuya mollò la sua testa con forza e per poco Dazai non la sbattè per terra.
- Non provarci più.
Disse poi Chuuya, alzandosi. Poi guardò Tachihara, i suoi vestiti fradici e di nuovo Tachihara... Poi scosse la testa e salutò l'amico con un sorriso stanco.
- Scusami Tachi, ma devo darmi una sciacquata e cambiarmi i vestiti... Ci vediamo mercoledì, vado a casa. E per favore controlla che questo idiota non si butti nel fiume di nuovo preso da chissà quale strana voglia.
Poi abbassò uno sguardo gelido su Dazai.
- E tu, piccolo bastardo, mi devi la vita e una Coca-Cola.
A. A.
Tantantantaaaaan. Non vedevate l'ora di questo aggiornamento, vero? No, okay.
Preparatevi perché il prossimo capitolo sarà una cosa un po' soft e carina... Quello dopo ancora sarà un casino e nulla sti qui sono peggio di un'altalena, mi fanno impazzire!
Vi ricordo la solita stellina se vi va. Byeee.
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We are falling like the stars - Soukoku
Fanfiction[COMPLETATA :P] - Non riesco ancora a capirti come vorrei, Chuuya-Kun, ma una cosa l'ho compresa chiaramente di te... - Cosa? Sentiamo. - Tu hai un sogno... Un folle sogno che custodisci gelosamente, che ti brucia dentro da sempre e che cerchi di na...
14 - Pesco spazzatura
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