Kiwi;

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Will era in generale un ragazzo sveglio, nonostante sembrasse sempre un po' addormentato.
Si accorgeva delle cose che gli succedevano intorno, al contrario di un certo figlio di Poseidone.
Il biondo aveva da tempo notato gli sguardi che il figlio di Ade e quello di Poseidone si lanciavano, il primo tristi e desiderosi, il secondo affettuosi e confusi.
Ci era passato anche lui; sapeva come si sentiva Nico.
Era deciso ad aiutarli.
Aveva già tentato di approcciare il figlio di Ade quel pomeriggio durante arrampicata, ma il corvino lo aveva scansato coi suoi soliti modi gentili. La soluzione più ovvia sarebbe stata parlare con Percy, ma sapeva che il ragazzo era estremamente confuso, e aveva paura che avrebbe solamente peggiorato la situazione se gli avesse fatto intendere qualcosa di troppo.
Perciò, l'unica cosa rimasta da fare era riprovare a parlare con Nico.
Fu per questo che quel pomeriggio, diverse ore dopo l'episodio di arrampicata, il biondo si diresse al tempio di Ade, deciso a parlare col ragazzo.
-Nico?- sussurrò entrando con un solo piede nel tempio, le dita in aria come a voler bussare su una porta che non c'era.
-Solace, sei indeciso se essere maleducato ed invadere il tempio di mio padre o essere gentile ed aspettare fuori? Perché stai facendo entrambi male.-
Nico era seduto sul suo letto, rivolto verso la porta, col viso cupo. Sembrava aver pianto. Will non se lo aspettava.
-Senti, se ti ho interrotto passo dopo, volevo parlarti di qualcosa.-
-No, no, ormai il danno é fatto, dimmi pure.-
Will fissò Nico negli occhi, aspettando che anche quelli gli dessero il permesso di parlare. Il figlio di Ade annuì, suo malgrado quasi sorridendo.
-Volevo dirti che non sei solo, qui. C'é gente che tiene a te...- aspettò qualche secondo prima di continuare, curioso della reazione del corvino. Nico tuttavia era impassibile -...tra cui me, e Percy.-
Si guardarono per diversi secondi. Nico non sembrava arrabbiato.
Con gli occhi gli fece una tacita domanda "anche tu?"; Will, tranquillo, rispose di sì.
I due si sorrisero.
-Cosa pensi dovrei fare?- chiese titubante il figlio di Ade.
Will non si aspettava una domanda così diretta, ma in cuor suo era estremamente grato che il corvino avesse deciso di chiedergli consiglio; aveva sperato con tutto sé stesso che qualcuno si fosse offerto di fare lo stesso quando ne aveva avuto bisogno lui.
-Percy é confuso, dagli tempo...- il biondo guardò per terra prima di continuare -...però restagli accanto, ok? Non fare come ho fatto io, niente é detto. Lui deve sapere che tu per lui sei qui, che non scapperesti se dovesse fare una scelta piuttosto che un'altra. Diventa suo amico, se necessario, e lascia intendere che tu sei pronto anche per altro. Sorridigli, guardalo, e parlaci. Stai con lui.- il figlio di Apollo fece un'altra pausa, -solo, goditelo, e sii felice perché hai l'opportunità di farlo. So che é difficile, ma ti posso sostenere io.-

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buondìì✨ ho riflettuto un po' e ho deciso, siccome voglio lasciarmi aperta la possibilità di scrivere una Solangelo in futuro, che renderò Will un personaggio positivo, non interessato in senso romantico a Nico, ma che bensì fa evolvere la situazione tra Nico e Percy. Btw, so che quel "anche tu?" suona strano lmao, quasi un messaggio in codice, però nella mia testa Nico continua a non accettare la cosa, siccome resta comunque un ragazzo degli anni quaranta (o trenta??), e con il fatto che invece Will risponda ad alta voce, senza problemi, volevo mostrare che in fondo entrambi sanno che non c'è nulla di sbagliato, spero si sia capito👁👄👁
Ultima cosa, cercherò di fare il prossimo capitolo un po' più lungo perché questi ultimi due li ho fatti super brevi:((

Treat People With KindnessWhere stories live. Discover now