3. la chiave e progetti top secret

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Dominique gli lancia un'occhiataccia che farebbe rabbrividire chiunque, ma poi, come se nulla fosse, alza le spalle. «Farò finta di non aver sentito.»

Ovviamente anche questa mattina la mia adorata cuginetta è impeccabile, truccata e vestita come se dovesse sfilare per Calvin Klein con il bikini verde che la fa sembrare ancora più magra.
È stupenda e io la detesto.

Mamma, papà, che stavate pensando quando mi avete concepita?

Domi si accorge che la sto fissando da almeno due minuti e mima con le labbra un elegantissimo che cazzo vuoi? perciò mi affretto a distogliere lo sguardo afferrando un altro biscotto. 

Dio, da quando in qua il cioccolato è così buono? E la frolla... santo cielo, la frolla ti si scioglie in bocca, sembra di avere un piccolo paradiso sul palato, un paradiso fatto di morbide gocce di-

«Ehi, Rose, ti ho lasciato in camera un paio di costumi e vestiti da indossare visto che la tua valigia non è stata ancora ritrovata.» ... e mi sembrava tutto troppo bello per essere vero. Mi volto verso Cassie che mi sorride raggiante e mi guarda aspettandosi una reazione simile dalla sottoscritta, che però non arriva.

Alla fine abbiamo deciso di non usare la magia per recuperare la mia valigia, perché qui è pieno di Babbani e non so davvero che spiegazione si darebbero nel veder volare una roba simile nel cielo.

Deglutendo poso il pacco di biscotti sul tavolo, mi è passata la fame. «Ehm... grazie.» biascico e il sorriso che le rifilo è la cosa più falsa che abbia mai visto in vita mia, ma lei ne sembra felice e mi strizza l'occhiolino. A volte mi chiedo se sia stupida o se semplicemente preferisca non capire. 

«È un piacere.»

Da bambina ero completamente diversa da come sono ora. Innanzitutto ero magra, sorridevo sempre e io e Domi eravamo molto legate. Ma poi i giornali hanno iniziato a sparlare, a evidenziare tutti i miei difetti e a confrontarmi con mia cugina e così lo splendido rapporto che avevamo è andato a farsi fottere.

In quel periodo il mio rifugio è diventato il cibo. All'inizio erano solo un paio di biscotti dopo cena, poi i biscotti sono diventati il gelato alle tre di notte nascosta nel buio della cucina e le abbuffate di lasagne la domenica a casa di nonna Molly.

La mamma si è accorta subito che qualcosa non andava e ha cercato di parlarmene con scarsissimi risultati, papà invece sosteneva che potessi vincere le mie insicurezze da sola perché "sono una Weasley, e i Weasley non si arrendono mai", ma, a discapito delle sue buone intenzioni, ha finito solo per rendermi quella che sono ora.

Di conseguenza non è stata solo mia la colpa di chi mi ha fatta diventare simile ad un tacchino ripieno, ma anche di papà. È colpa mia e di papà se ho la ciccia sui fianchi e se sto fissando da mezz'ora i vestiti che Cassie mi ha lasciato sul letto.

È colpa mia, di papà e di Albus che mi ha costretta a venire contro la mia volontà e a mostrare al mondo quella mole di grasso che circonda il mio corpo. 

Per questo motivo quando trovo un paio di pantaloncini di jeans e un top giallo abbinati ad un costume posati con cura sul mio letto, li fisso con astio e decido che per nulla al mondo li indosserò anche solo per provarli.

Maneggiandoli come se fossero una pozione pronta ad esplodere, li poso nell'ultimo cassetto del mio armadio che per sicurezza chiudo due volte. Poi infilo la chiave sotto al cuscino affinchè mi ricordi ogni sera prima di andare a dormire che potrei essere Cassie se solo non fossi così dannatamente Rose

Cassie è magra, io no.
È così difficile da capire?

«Rosie, finalmente ti ho trovata! Senti, io e i ragazzi andiamo in spiaggia, vieni con noi?» la testolina rossiccia di Lily fa capolino dalla porta con un sorriso a trentadue denti e un grazioso costume rosa pallido.
Sul braccio destro porta un livido violaceo segno della sua battaglia all'ultimo sangue contro James, ma non sembra importarle molto. Com'era prevedibile, Albus si è goduto la scena senza pensare nemmeno per un secondo a mettersi in mezzo e a salvare la vita dei suoi fratelli.

«Io... vi raggiungo più tardi» butto lì incerta la prima cosa che mi viene in mente.

Ecco cosa farò: fingerò di aver bisogno di ancora qualche minuto per prepararmi e poi passerò il resto della giornata a leggere sul terrazzo e a osservare i ragazzi a torso nudo con il cannocchiale, come una vera pervertita.

Oh sì, già mi vedo sbavare su qualche tartaruga ben delineata e ad immaginare tanti bei bambini boni che non esisteranno mai.

Lily annuisce regalandomi un sorriso da orecchio a orecchio e chiude la porta dietro di sé.

Mi butto sul letto e sospiro guardando un'ultima volta il cassetto in fondo all'armadio.

Si preannuncia un pomeriggio pieno di cultura e istruzione sui manzi francesi.

ATTENZIONE: Rose attribuisce la colpa a suo padre perché è arrabbiata con sé stessa non perché lo ritiene davvero il responsabile

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ATTENZIONE: Rose attribuisce la colpa a suo padre perché è arrabbiata con sé stessa non perché lo ritiene davvero il responsabile. Detto ciò, se qualcuno si dovesse offendere o trovare offensivo/scorretto quello che ho scritto non esiti a farmelo notare e o troverò un modo per correggerlo o spiegherò il mio punto di vista, ricordate sempre che questa è solo una storia.

Collateral effect | ScoroseWhere stories live. Discover now