10. promesse che non possono essere mantenute

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La prima cosa che realizzo una volta che apro gli occhi è che questa non sembra affatto la mia camera, la seconda è che c'è qualcuno accanto a me nel letto, la terza è che mi trovo in un bagno di sudore. Sento i capelli appiccicati alla base del collo e la gola secca e dolorante come mai prima d'ora. 

Man mano che i ricordi di quello che è successo ieri sera iniziano a tornare la mia voglia di sparire dalla faccia della terra torna a farsi sempre più insistente.

Non posso credere di essermi fatta vedere in questo stato da tutti quanti. Cosa penseranno ora? E James? Ho promesso che gli avrei parlato, ma non posso farlo... non posso rischiare che sappia quello che mi succede veramente, non riuscirei più a guardarlo in faccia. Mi tremano le mani, devo assolutamente trovare una soluzione. 

Lentamente tiro su il busto in modo da mettermi seduta sul bordo del letto, ma una fitta alla testa mi fa rallentare di colpo i miei movimenti. Ho un mal di testa assurdo e mi bruciano ancora gli occhi da ieri sera, ho la fronte sudata e mi sento debole come se avessi 40 di febbre. Questo stupido corpo non è in grado nemmeno di reggermi in piedi. 

Soffoco un gemito non appena mi arriva un calcio sul fianco e trattengo il fiato quando il volto assonnato di Scorpius fa capolino da un mucchio di cuscini e coperte.
È piena estate e lui dorme con dieci coperte, come diavolo fa? 

«Sei sveglia» afferma con la voce impastata dal sonno stropicciandosi gli occhi. Non riesco a guardarlo in viso senza arrossire o morire di vergogna per quello che è successo ieri sera, quindi mi limito ad annuire piano. Scorpius mi fissa per qualche secondo come se cercasse di convincersi di aver fatto la cosa giusta ieri sera quando ha cacciato tutti dalla sua stanza e mi fa un cenno verso il comodino.
«Lì c'è un bicchiere d'acqua... ho pensato che dopo ieri ne avessi bisogno.»

Mi si stringe lo stomaco in una morsa dolorosa e fin troppo familiare per quanto lui sia gentile e carino con me, ben consapevole di non meritarmi tutto quello che ha fatto fino ad adesso. Ho voglia di sotterrarmi viva. 

«Grazie» mi costringo a dire trattenendo una smorfia di dolore quando sento la gola iniziare a bruciarmi. Bevo avidamente trovando un po' di sollievo per il mio corpo bollente nel posare le dita sul bicchiere freddo. 

Scorpius si alza e fa il giro del letto e solo ora noto che è senza maglietta e che la suddetta si trova a pochi centimetri dalle mio corpo. Non posso fare a meno di alzare gli occhi sul suo petto. Non voglio passare per una guardona, ma non mi capita spesso di dormire con un ragazzo così bello e risvegliarmi con un mal di testa lancinante e un paio di addominali in bella vista. Ho quasi paura ad abbassare il mio sguardo sulle mie cosce, questo potrebbe essere un sogno e io potrei essermi risvegliata nel corpo di Cassie.
Se così fosse, vi prego, lasciatemi qui.

Questa però è la dura realtà e le mie cosce sono ancora così disgustosamente grosse e così spaventosamente enormi da sembrare due prosciutti. È così che mi vedono tutti? Come un corpo ingombrante che occupa fin troppo spazio?

«Rose» mi richiama Scorpius posando una mano sulla mia spalla che subito mi premuro di spostare. Lui pensa di essere abile a nascondere i suoi sentimenti, ma lo sono pure io e glielo leggo in faccia che ci è rimasto male.
«Come stai, hai ancora freddo?» chiede cercando il mio sguardo mentre io evito il suo con tutta me stessa. Gli occhi mi bruciano ancora, devo avere pianto davvero tanto ieri sera.

Vorrei poter dire che ricordo tutto perfettamente, ma la verità che l'unica cosa che mi è rimasta è il calore del corpo di Scorpius che mi stringeva a sé mentre il buio mi inghiottiva. Ricordo di aver annuito a qualcosa detto da James e di aver a mala pena sentito i miei cugini tornare a dormire un po' per volta e poi... due paia di occhi, due zaffiri luminosi in mezzo al buio e alle lacrime.
Gli occhi di Scorpius.

Collateral effect | ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora