14. per un solo singolo attimo

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«Ehi, come sta-» mi interrompo di colpo sentendo dall'altro lato del telefono solo un tu-tu-tu incessante. Misi mi ha attaccato il telefono in faccia e vorrei poter dire di essere stupita, ma la verità è che avrei dovuto aspettarmelo dopo che non la chiamo da giorni. 

Chiudo gli occhi cercando di riordinare i pensieri che mi frullano vorticosamente in testa. Nei giorni precedenti sono successe talmente tante cose che non sono riuscita a metabolizzarle tutte e so che solo quando lo farò il peso che mi porto sul cuore potrà abbandonarmi davvero. 

A partire dal fatto che io mi sia mostrata in un momento di debolezza del genere davanti a tutti i miei cugini fino ad arrivare alla relazione segreta di Cassie e Louis, passando per il costante fastidio che sento allo stomaco quando sono con Scorpius. 

Parlando di lui, non so più come comportarmi quando sono nei suoi paraggi. Mi sento a disagio e in imbarazzo e, se da un alto sono abbastanza sicura del fatto che per una volta non sia a causa del mio aspetto, dall'altro non riesco più a controllare il rossore che mi imporpora le guance ogni volta che mi parla. 

Il fatto di essere a conoscenza dell'unico segreto che potrebbe togliergli il sorriso mi fa sentire estremamente in colpa e non scherzo quando dico che ho valutato a lungo l'ipotesi di dirglielo. Ho promesso a Louis che non avrei detto nulla, ma non so cosa fare: Scorpius si merita di sapere la verità e se dovesse scoprire che io sapevo tutto fin dal principio mi odierà per sempre. 

Non posso permettermi di perderlo proprio ora che siamo diventati amici. Allo stesso tempo però, se glielo dicessi mi odierebbe comunque, senza contare che non mi crederebbe mai e io perderei anche Louis. 

La cosa migliore è starsene zitta e far finta di non sapere nulla. 

Sposto lo sguardo sul mio telefono sperando in vano che Misi abbia finalmente deciso di smetterla di tenermi il muso e di richiamarmi, ma ovviamente rimango delusa. Misi sa essere più testarda di un mulo oltre che estremamente permalosa e vendicativa, ma è stata la prima persona a considerarmi come Rose e non come la figlia cicciona di Hermione Granger e Ron Weasley. 
Sono disposta a tutto pur di averla al mio fianco.

«Pensieri?»

Scorpius compare al mio fianco neanche lo avessi appellato con un incantesimo e subito, nel sentire la sua voce, il mio stomaco inizia a gorgogliare stringendosi in quella morsa che ormai mi perseguita ogni volta che il biondo è nel mio raggio visivo. 

Devo seriamente iniziare a cercare una soluzione. 

«Misi non risponde al telefono» sbuffo voltandomi a guardarlo in viso. Scorpius mi sorride di rimando, gli occhi azzurri che brillano di una luce nuova e mozzafiato che mi lascia incantata. È quasi sera e il sole sta tramontando, il mare sullo sfondo e il suo volto sorridente a pochi passi da me, lo fanno sembrare uno di quei dipinti che ti lasciano senza parole. 

Vorrei poter immortalare questo momento nella mia testa e conservarlo per sempre. 

«La tua amica di Corvonero?» chiede e io non posso fare a meno di guardarlo sorpresa. «Perché sembri così stupita?»

«Non pensavo la conoscessi» mormoro osservando il sole infrangersi nel mare. So perfettamente che se non fosse per il grado di parentela che mi lega ad Albus probabilmente Scorpius non saprebbe nemmeno chi sono né mi rivolgerebbe la parola. Gente come lui non frequenta gente come me. 

«Non la conosco infatti. Però stai sempre insieme a lei e non passate certo inosservate-» replica tranquillamente. Il sorriso mi muore sulle labbra e mi strofino le braccia scoperte a causa dei brividi che mi stanno ricoprendo. 

«Stai scherzando vero?» balbetto incapace di credere alle mie orecchie. Improvvisamente sento l'istinto di scappare il più lontano possibile da qui e dalla stretta al cuore che le sue parole mi stanno causando. 

Collateral effect | ScoroseWhere stories live. Discover now