Capitolo 28 - Semplici emozioni

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La campanella risuonò per tutta la scuola, le lezioni finalmente erano terminate.

Steven uscì dalla sua classe, seguito dal suo migliore amico, cercando di farsi spazio per passare in mezzo a quella marea di persone.

"Dio! Per fortuna tra poco finisce questa tortura, non se ne può più." sbottò sorpassando delle ragazzine che si erano fermate a parlare proprio in mezzo al corridoio.

Lucas sorrise scuotendo la testa, la sua pazienza sicuramente era più di quella dell'amico.

"Senti, poi non mi hai più detto niente dei tuoi."

Steve alzò le spalle, scendendo le scale si voltò verso Lucas.

"Non ne so niente, quando schiatterà faranno il funerale, credo presto." disse serio.

L'amico gli circondò le spalle con un braccio e uscirono dall'edificio.

"Ci andrai?" chiese accennando un sorriso.

Steven abbassò lo sguardo poi scosse la testa e prese le chiavi della moto, quando arrivarono al parcheggio sorrise.

"Non se la merita la mia presenza." mormorò.

"Su questo non c'è dubbio Steve ma non devi farlo per lui, pensa a te per una volta. Tu senti di dover andare o no? Lui non merita la tua presenza, lui non merita niente ma tu sì, e potresti rimpiangere di non essere andato, quindi pensaci bene amico. Se dovessi cambiare idea e vuoi un sostegno lo sai, non devi neanche chiedere." disse.

Steven annuì, avvicinandosi a Lucas, poi lo abbracciò e chiuse gli occhi.

"Ti voglio bene." sussurrò Luke al suo orecchio.

L'amico sorrise, schiarendosi la voce e rompendo l'abbraccio.

"Certo che me ne vuoi, come si fa a non amarmi, sono perfetto cazzo!" disse, scoppiando a ridere, mettendosi il casco.

"Certo se tu rappresenti la perfezione pensa se fossi stato imperfetto allora, stavamo messi bene." disse Lucas, aprendo l'auto e facendo scendere la cappotta.

Steven sorrise ancora e salì sulla moto.

"Senti ma quell'auto perché non la butti nel cesso? Non ti sei rotto le palle di tirare su e giù di continuo 'sta cosa? Le moto sono meglio, quando c'è traffico tu arrivi dopo sei ore, io invece la metto nel cu-" disse poi si bloccò notando che erano appena arrivati gli altri.

"Che delicatezza Steve, sei proprio delicato al massimo certe volte." mormorò Clarissa sorridendo al ragazzo che di tutta risposta alzò le spalle.

Sean lasciò andare il suo zaino sui sedili posteriori dell'auto di Lucas e si avvicinò al suo ragazzo, abbracciandolo.

"Ciao amore mio." sussurrò, accarezzandogli la schiena.

Lucas sorrise, passandogli una mano tra i capelli.

Zach e Clarissa scoppiarono a ridere guardandosi, poi si voltarono verso Steven facendo finta di niente.

Steve scosse la testa e guardò i due ragazzi.

"Va beh ma andatevene a casa a fare gli sposini!" mormorò, poi sorrise, accese la moto e fece un cenno con la mano, prima di andarsene.

Lucas fece una smorfia e salì in auto.

"Forza mocciosi salite o vi mollo tutti qui!" disse sorridendo, poi alzò un sopracciglio e si voltò verso Sean.

"Non c'è Simon?" chiese.

Il biondo scosse la testa chiudendo la portiera.

"No, oggi non è venuto, dopo lo chiamo." disse.

"Tesoro perché non ti tagli i capelli?" domandò Cliss, infilando una mano tra i capelli di Sean.

Welcome To Virginia High School ➼ Tematica gay [BOOK 1]Where stories live. Discover now