31. Christian Gray dei poveri

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canzoni:
•Better- Khalid
•Ready to run- One Direction
•Ain't my fault- Zara Larsson

Mi afferra la mano, <<Facciamo una passeggiata?>> mi propone, annuisco dopo essermi ripresa psicologicamente dal bacio.

Camminiamo per mezz'ora, lungo la spiaggia buia, illuminata solo dalla luce della luna, per poi tornare a casa leggermente assonnati.

Senza fare rumore entriamo nella mia stanza.
<<Allora buonanotte, Teresa>> mi lascia un dolce bacio a stampo.

Se ne deve andare per forza?
Glielo chiedo o no?

<<Non vuoi restare qui a dormire?>> azzardo a chiedergli. Mi guarda esitante, mentre io credo di aver solo fatto una figuraccia, ma infine acconsente.

Si sfila la maglietta posandola sul comodino al lato del letto, a ruota toglie anche i pantaloni, rimanendo in boxer e si accomoda sul letto.

Io resto impalata come un ebete a fissare i suoi movimenti sciolti, decisi, determinati. Movimenti da puro maschio alpha.

Per non parlare di quelle fottute spalle enormi che si ritrova!
Teresa riprenditi, cazzo!

Noto che i tatuaggi sono presenti solo sulle braccia, mentre sul petto e sulla schiena non vi è traccia.

Non l'avevo mai visto senza maglietta prima d'ora, e cosa mi sono persa lo posso sapere solo io.

Mi schiarisco la voce, mentre Travis cerca di non ridere arricciando le labbra.

Lo affianco al lato del letto, ma prima che possa sedermi mi trascina sulle sue gambe.

Mentre posa le mani su i miei fianchi mi guarda con un sorriso tenero. Socchiudo gli occhi, assumendo una faccia un po' stupida, tant'è che lui ridacchia.

Ma perché?!

Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e dopo un ultimo sguardo... <<Sei bellissima>> le sue labbra sono di nuovo sulle mie.

Ritorna la scarica elettrica che mi prende da capo a piedi, così come il formicolio nel basso ventre e le farfalle nello stomaco.

I brividi arrivano puntualmente quando le sue mani si insinuano sotto la mia maglietta, per poi sfilarla via, lasciandomi in intimo.

Per mille creme alla vaniglia!

Ora sono mezza nuda sulle sue gambe, ma devo restare neutrale.
Forza e coraggio!

Passo anch'io le mani sulla sua pelle abbronzata, prima sulle clavicole per poi scendere sul petto marmoreo.

Fa caldo o sono io?
E io che mi accontentavo di un bacio sulla guancia ormai...

Si ferma un attimo, giusto il tempo di guardarmi ancora.
Ora non fare facce strane o si spaventa.

Sorrido fissa e immobile, come un ebete... come non detto.

Distolgo lo sguardo e passo gli occhi sui suoi tatuaggi, mentre lui mi osserva attentamente.

Subito dopo gli prendo il viso tra le mani e annullo il contatto visivo tronando a baciarlo.

D'un tratto mi ritrovo sotto di lui, che si regge con le mani ai lati del mio viso, un calore improvviso mi usurpa.

Adagia i suoi fianchi tra le mie gambe, <<Teresa, scusa se ho aspettato>> studia tutto il mio corpo con occhi carichi di piacimento.

Io non riesco a parlare, sto per toccare il cielo con le dita.

Scende a baciarmi le clavicole, per poi passare al collo e a seguito il petto, fermandosi prima del seno.

Keep eachother company.Where stories live. Discover now