5. Pieno di casi umani.

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canzoni:
•Billy- Lauv
•Yellow hearts- Ant Saunders
•Don't let me down- Khalid, Sabrina Claudio

È passato il weekend,
è passato anche un girono dalla serata con Travis.

Beh, se si può definire serata, visto che ha finito velocemente la pizza e se n'è andato tutto infastidito, senza nemmeno un saluto.

Forse i serial killer sono più educati di lui, prima di ucciderti ti chiedono se vuoi dire qualcosa, poi ti ammazzano.

Oggi ho il turno pomeridiano, perciò ho tutta la mattina libera e in pace.

Sono in cucina, indecisa su cosa poter mangiare per colazione, posso sfondarmi di cibo quanto voglio, senza sentirmi appesantita per il lavoro. Il problema però è poi il senso di colpa.

Sento bussare alla porta, chi è l'idiota che mi disturba di prima mattina?

Sbuffo pesantemente e vado ad aprire la porta. Mi tranquillizzo quando vedo Sean tutto felice davanti a me.

<<Buongiorno collega>> mi lascia un bacio sulla fronte ed entra superandomi, ma prego accomodati.

<<Buongiorno a lei, qual buon vento la porta qui?>>
<<Ti ho portato una cosa>> dice fiero, poi noto che anche lui è in pigiama. Bene, non sono l'unica troglodita in condizioni pietose.

Lo guardo curiosa, tira fuori da un sacchetto una bottiglietta di sciroppo d'acero, <<Cento per cento canadese>> lascia un bacio sul contenitore.

Bah, bacia la bottiglietta e non me, io non mi esprimo più.
Però, mi ha dato l'idea.

<<Sei un genio>> gli stampo un bacio sulla guancia, alzandomi sulle punte.

<<Ok, non sto capendo. Ti piace lo sciroppo?>> chiede confuso, <<Anche, ma mi hai dato l'idea per preparare la colazione>> affermo entusiasta, <<Pancakes>> ci battiamo il cinque.

Iniziamo a prepararli entrambi, ma quando vedo che è proprio un incapace, visto che mi sta solo distruggendo e sporcando la cucina, lo faccio sedere e continuo io.

Ci accomodiamo a tavola e gustiamo le mie creazioni dorate.

<<Siamo ottimi cuochi>> afferma con la bocca piena, <<Siamo? Sono.>> preciso, <<Si si, da master chef>> mi fa un occhiolino e sorrido sodisfatta.

Decidiamo di passare la mattinata insieme, finché non andremmo a lavoro.

<<Facciamoci un giretto no? C'è tempo>> propone, annuisco d'accordo. Vogliamo andare nel parco dell'altra  volta, che è davvero stupendo.

<<Dovresti togliere il pigiama prima no?>> mi squadra dalla testa ai piedi, facendo una smorfia contrariata per il mio pigiama.

Ok è scemo,
il mio pigiama è quasi identico al suo.

Io ho una t-shirt nera e dei pantaloni enormi, con la fantasia scozzese rossa, mentre Sean identico al mio, ma con il pantalone scozzese blu.

<<Anche tu no?>> gli faccio notare, <<Touchè>> afferma serio e scoppio a ridere.

Mi solleva e mi carica sulla sua spalla, <<Ti prendi gioco di me ragazzina?>> inizio a tirargli pugni sulla schiena, non ottenendo risultati.

<<Lasciami!>> urlo, <<Ok, come vuoi>> dice con tono scocciato, e mi fa scivolare un po' giù, grido dallo spavento.

<<Coglione>> lo insulto sotto voce, ma mi sente comunque.
Teresa antisgamo mi chiamavano.

<<Ah si?! Rimangia quello che hai detto>> mi minaccia, <<Mai>> controbatto, in risposta mi butta poco delicatamente sul divano ed inizia a farmi il solletico. La tortura più odiosa che ci sia.

Inizio a ridere come una matta isterica e a dimenarmi sotto di lui.
Se qualcuno vedesse questa scena da fuori, sembrerebbe un'altra cosa, ma non pensiamoci.

<<Basta ti prego>> lo imploro con poco fiato, lui continua e io non lo sopporto più.

Gli tiro un calcio nei paesi bassi per farlo fermare, il che funziona perché si stacca subito e si accascia a terra dolorante.

La sua espressione mi ammazza dalle risa, geme dal dolore e mi lancia occhiatacce infuocate.

<<Me la pagherai>> dice con voce strozzata, <<Si va bene, vado a cambiarmi. Quando hai finito di lamentarti preparati anche tu>>, detto questo salgo le scale, <<Muoviti o faremo tardi!>> gli urlo da sopra.

Dopo un quarto d'ora sono ancora davanti all'armadio a decidere cosa indossare, sento qualcuno che entra, sobbalzo dallo spavento, ma poi vedo Sean che mi guarda sbigottito.

<<Che fai ancora in pigiama?>> sgrana gli occhi, rido nervosamente, <<Non so cosa mettere>> ammetto, ricevendo uno sbuffo da parte sua.

<<Stiamo andando in un parco, mica ad una festa>> mi guarda disperato,
<<Lo stile non va a pile>> ribatto e alza gli occhi al cielo.

Indosso un semplice abitino rosso, con una scollatura a V, con dei fiorellini bianchi.

Ai piedi metto le Fila bianche. Mi trucco con mascara, lucida labbra e ritocco le sopracciglia.

I capelli li lascio sciolti e infine spruzzo il profumo.

Ritorno da Sean, <<Ci sta?>> gli chiedo indicandomi, mi osserva per bene e tira i pollici in su sorridendo.

Scendiamo al piano di sotto, prendo la borsa a tracolla e usciamo.

Raggiungiamo la macchina e partiamo, <<Metto io la musica, non voglio obiezioni>> dico seria, alza le mani e mi lascia fare.

🌊

Passiamo il pomeriggio in quel meraviglioso parco, quando è ora di tornare, indossiamo le divise e ci mettiamo a lavoro.

Oggi Sean dovrà stare al bancone, mentre io ai tavoli, siccome il cameriere si è ammalato.
Odio stare qui, non ho pazienza per servire.

Un continuo: pulire, apparecchiare, prendere ordinazioni e servire dei casi umani. Oggi ci sarà il pranzo servito, quindi sarà proprio pieno di quei casi umani.

Inizio a stendere le tovaglie per ogni tavolo, poi apparecchio con le posate, solo coltello e forchetta. Aggiungo anche i bicchieri, l'acqua naturale e continuo così anche per gli altri tavoli.

Quando sto afferrando l'acqua da posare sul tavolo, sento un profumo di colonia familiare, alzo lo sguardo e mi volto, vedendo Travis che mi guarda serio.

<<Ciao>> mi saluta tranquillamente.

Hola gente! Come vi è sembrato il capitolo?
Cosa farà Terry?
Scrivete nei commenti le vostre opinioni, o se trovate qualche errore segnalatelo un bacio
Sam💕

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