2. pulsazioni negative e omicidi

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Tra tutti i miei cugini Louis è in assoluto il mio preferito. È tranquillo, non fa mai casini, non crea problemi e soprattutto si fa sempre gli affari propri. E poi andiamo, come non si fa ad adorarlo con quel faccino da bambolotto che si ritrova!

Se non fosse per i suoi capelli castano chiarissimo, i lineamenti e gli occhi ghiaccio suggerirebbero discendenze Malfoy, proprio come Scorpius.

Che dire, la genetica famigliare ha fatto un capolavoro con tutti tranne che con me.

«Siamo finiti in stanza insieme, sono sicuro che ci divertiremo!» esclama Louis posando il braccio sulla mia testa come se fossi il suo bastone da passeggio.

Ah, piccolo -piccolissimo- dettaglio, nonostante ci siano più di due anni di differenza Louis mi supera di almeno dieci centimetri, più o meno come tutti in famiglia. Gli unici che mi fanno compagnia quaggiù sono Hugo, anche se è comunque più alto di me e ha i muscoli quindi automaticamente è come se il genere femminile subisse un'amnesia, e Cassie che però è perfetta quindi non conta a priori.

«Mh» Evidentemente il mio disappunto è più palpabile del previsto perché il mio cuginetto se ne accorge subito e si volta a guardarmi offeso.

«Eddai Rose, ringrazia di essere finita in stanza con me invece che con Albus, o peggio, con Fred.» Annuisco con un sorriso perché ha ragione e perché non augurerei a nessuno di dormire con Albus siccome è sonnanbulo e vi stupireste di scoprire i posti in cui l'abbiamo ritrovato, eppure non riesco a scollarmi di dosso questa brutta sensazione.

«Non è per quello»

Louis mi guarda per qualche secondo cercando di capire che cosa mi frulli nella testa, poi si arrende e si lascia cadere al mio fianco sul divano. «E allora cosa c'è?»

Sospiro sentendomi in colpa per quello che sto per dire, non voglio rovinare la vacanza a nessuno con il mio pessimismo cosmico. «Sento che andrà a finire male, davvero male»

Louis apre la bocca per ribattere, ma non fa in tempo a pronunciare una sola sillaba che nell'aria si diffonde una melodia inquietante e un preoccupante odore di incenso.

Ora, qui ci fermiamo un secondo e ritorniamo alla mia stupidità e al fatto che il Cappello Parlante abbia fatto bene a escludere a priori la casata di Corvonero per la sottoscritta allo Smistamento.

Se davvero avessi ereditato i famosi geni di mia madre probabilmente ora non mi ritroverei a fissare mia cugina Molly lanciarci petali di rosa addosso mentre volteggia sulle note di una musica celtica.

Io sono normale, giuro.
È la mia famiglia che è pazza, non io.

«Mio dio, è pieno di pulsazioni negative qui!» Molly Weasley meglio conosciuta come la figlia maggiore di Percy Weasley lancia i petali nella bocca ancora spalancata di Louis mentre mi schiaffa -letteralmente- in faccia una coroncina di fiori intrecciati.

«Ecco così va meglio! Rose, amore mio, indossa quella corona fatta di fiori, proprio come te che sei un fiore rigoglioso. Oh, potessi avere un nome come il tuo, che Fata Morgana ti benedica!» esclama e io vorrei davvero non sapere che cosa sta blaterando, ma purtroppo Molly è fin troppo strana per credere che sia tutta opera sua.

Mi spiego meglio, zio Percy dopo aver perso zio Fred è diventato una sorta di guru che... si beh insomma, un mago convinto di potere avere una magia speciale.

Va bene, ok, ve lo dico. Ha fatto un viaggio in Italia dove un mendicante l'ha convinto di essere discendente dei figli dei fiori pur di farsi dare qualche spicciolo. Il problema è che zio Percy ci ha creduto veramente e ora Molly mi vede come una specie di guida spirituale per via del mio nome.

Questa cosa mi lusinga visto e considerato che io non potrei mai essere una guida per nessuno tantomeno un esempio da seguire, ma almeno in casa Weasley-Catkins regno io.

Molly ci fissa un po' come se volesse scoprire tutti i nostri segreti più intimi poi, come se fosse appena giunta ad una conclusione esaltante, le sue labbra si spalancano in un sorriso gigantesco e parecchio inquietante.
«Louis, ti cercava Cassie.»

Ed è qui che succede la prima cosa strana di questa vacanza. Non appena Molly nomina Cassie, Louis scatta in piedi e si passa una mano tra i capelli dorati finendo per scompigliarli solo di più e corre su per le scale lasciandomi qui da sola.

E beh, la cosa strana è che Louis e Cassie non sono mai andati davvero d'accordo e non esiste motivo al mondo per cui Louis sarebbe dovuto essere così esaltato all'idea di parlarle.

E beh, la cosa strana è che Louis e Cassie non sono mai andati davvero d'accordo e non esiste motivo al mondo per cui Louis sarebbe dovuto essere così esaltato all'idea di parlarle

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