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Era un bel giorno a Mystic Falls, la grande pensione Salvatore ospitava molte camere e alcune di esse occupate da una o più persone.

C'era un'insolita tranquillità quella mattina, e come tutti sapranno, sarebbe caduta non appena uno dei due fratelli, specialmente il maggiore, si sarebbe svegliato e avrebbe urlato in modo tale da far alzare tutti quanti, era veramente insopportabile a volte. Di chi sto parlando? Semplice, di Damon Salvatore.

Ma quella mattina, fu una voce femminile a urlare per farsi sentire in tutta la pensione...

"Buongiorno!!" iniziò a urlare Emily per svegliare prima di chiunque i fratelli Salvatore che sembravano morti e non addormentati. Dopo altre tre o forse quattro urla finalmente uno di loro due seguito dall'altro dopo poco aprì gli occhi mugugnando qualcosa che Emily non seppe tradurre.

Baciò velocemente il suo ragazzo ma lui la fermò per un bel buongiorno con i fiocchi, dopo qualche minuto finalmente si staccarono e il più grande fra i due fratelli, Damon Salvatore, riuscì a non soffrire più di tanto anche di prima mattina.

"Buongiorno zia!!" urlò, anche se più piano, qui Emily per svegliare sua zia, Rebekah Mikaelson, che stava dormendo tranquillamente abbracciando un cuscino.
"La lascio dormire ancora un po', dopo tutto quello che ha passato ha diritto a del riposo" decise la bionda ma questo non significava che suo padre, Elijah Mikaelson, potesse dormire ancora e allora lo svegliò.

"Devo sbrigare alcune faccende io stamattina" disse Elijah rivolto a sua figlia quando furono finalmente tutti in "vuoi venire con me?" affermò a Emily poco dopo, lei declinò l'offerta dolcemente, Stefan Salvatore, che quella mattina non aveva proferito alcun pensiero o parola, sorrise anche lui al padre di Emily. "A più tardi Elijah, Rebekah viene con te?" Chiese Emily al primo annunciato, lui fece un lento no con la testa e poi sorrise. Lo salutarono tutti e tre i rimasti in soggiorno e Elijah si chiuse la porta alle spalle non appena varcata la soglia della pensione.

"Che vuoi fare oggi?" chiese a Emily il suo fidanzato prendendola per i fianchi "mmmmh.... Shopping!!" strillò felice staccandosi da lui e Stefan non riuscì a trattenere una risata, "io con te non ci vengo" disse scuotendo la testa ancora divertito, "allora ci andrò da sola" rispose sicura la ragazza un po' delusa portando le braccia ai fianchi, d'altronde a quale uomo piaceva un negozio di abiti o di scarpe.

"Vengo io" irruppe Damon nella stanza. "Ecco a chi piaceva lo shopping, l'unico sulla terra disposto ad aiutarti a scegliere blu o nero, scarpe rosse eleganti o semplici snickers blu notte, Damon" pensò Emily e solo dopo si accorse che stava sorridendo, "molto strano" pensò Emily di nuovo.

"Non se ne p-" iniziò Stefan Salvatore geloso di suo fratello ma lei lo zittì, "tu non vuoi venire" e prese per mano il suo migliore amico chiudendo la porta della pensione alle loro spalle, qualcosa le diceva che oggi avrebbero fatto anche altro e non solo shopping ma scacciò via quel pensiero.

"Scrivo un messaggio a Stefan" disse la ragazza e prese il suo cellulare iniziando a cercare il contatto del suo ragazzo. Una volta trovato gli scrisse "appena mia zia si sveglia dille che se ha voglia può aspettarmi lì con te, altrimenti ci vediamo sta sera a casa quando torna anche Elijah" e premette invio prima di spegnere lo schermo, mettere il telefono in tasca e aggrapparsi al forte braccio del ragazzo moro che le stava sorridendo.

Stefan Salvatore era intendo nel bere un bicchiere mezzo pieno di bourbon per dimenticarsi della conversazione della sera prima avuta con suo fratello quando il suo telefono appeggiato sullla sporgenza del mobile sopra il caminetto vibrò. Lo prese sorridente pensando di ricevere un messaggio dalla sua ragazza che scriveva quanto le mancasse il sottoscritto o cos'è simili, era vero. Aveva ricevuto un messaggio da Emily ma che diceva solo "appena mia zia si sveglia dille che se ha voglia può aspettarmi lì con te, altrimenti ci vediamo sta sera a casa quando torna anche Elijah" senza nessun saluto o altro. "Non avrà auto molto tempo perché doveva scegliere un bel vestito o dei bei vestiti" pensò mentre cercava di convincersi al massimo ma non riuscì ad arrivare nemmeno al minimo.

"Suo fratello stava marcando il territorio peggio di un cane" pensò fuoribondo ma si calmò con altri tre o forse quattro bicchieri di quella bevanda perché sapeva che al contrario di quello che sentiva per suo fratello la sua ragazza era fedele e non gli avrebbe mai fatto un torto del genere... Altri due bicchieri di bourbon ed era ubriaco ma non smise di bere. Finita la bottiglia andò nel seminterrato per prenderne una o due in più per non doversi più alzare dopo e rimanere sul divano.

"Rosso o nero" chiese Emily a Damon quando vide finalmente un vestito che le piaceva ma non sapeva che colore scegliere, "provali e poi vediamo" rispose il ragazzo girandosi di colpo per non far vedere il suo sorriso al pensiero della ragazza accanto a lui con indosso uno di quei due vestiti da comprare per la festa della fondazione.

"Come sto?" chiede la ragazza rivolta a Damon che sta guardando altrove, sposta lo sguardo su di lei e sussulta. Rimane fermo lì, seduto, le parole non escono perché si spezzano nella sua gola, ingoia a vuoto, la bocca d'un tratto è secca perché non c'è più saliva e i suoi occhi si spostano su tutto il corpo di Emily...

"È bellissima" pensa Damon guardandola e lei arrossisce, "s-sei perfetta" dice cercando di non balbettare, "Damon Salvatore non balbetta mai." E si gratta la nuca mentre lei fa un inchino come risposta al suo commento e poi gli sorride. "È meglio quello nero" suppone Emily ma Damon dice "il rosso sta meglio con i tuoi occhi" e lei si gira dicendo "da quando guardi i miei occhi?" e poi si rigira verso lo specchio sistemando il vestito nero. Damon avrebbe voluto rispondere "sempre. I tuoi occhi li guardo sempre" ma si forma un groppo in gola e non esce nulla. Ovviamente.

"Comunque hai ragione, prendo quello rosso per la festa tra due settimane" dice andando in camerino, mentre si cambia lascia la tenda non del tutto chiusa e Damon ne approfitta per sbirciare.

La vede, con la sua agilità si toglie il vesisto rosso per poi rimettersi la maglia arancione con sopra la salopette e sorride guardando il vestito rosso.

"Devo passare a prendere dei trucchi e degli accessori per domani" annuncia Emily rivolta verso Damon, per strada incontrano un volto familiare "Caroline!!!" urla Emily e si saltano addosso abbracciandosi forte, "da quanto tempo sei in questa città?" chiede Emily e Caroline risponde "da quando ho capito che quello che avevi detto era vero. Ho sbagliato a umiliarti e deriderti, eri la mia migliore amica e ti ho fatta soffrire e poi...." non finisce la frase, Emily risponde "grazie per le tue scuse. Mi sei davvero mancata ma... E poi cosa?" chiede Emily, "non devi dirlo a nessuno" annuncia sottovoce Caroline nell'orecchio destro di Emily, "lo prometto. Ora svuota il sacco" risponde e Caroline rivelò "sono diventata un vampiro" ma la cosa non sorprese Emily e allora Caroline non capendo la sua reazione chiese "non sei sorpresa...." poi continuò "tu sai qualcosa" e Emily dovette cedere "sono diventata un vampiro anche io. Ma sono un originale, ovvero, sono la figlia di uno dei vampiri da cui provengono tutti gli altri. Non so se hai proprio capito. Comunque chi ti ha trasformata?" Chiese Emily e Caroline rispose abbassando ancora di più la voce "un certo Klaus Mikaelson" Emily, dopo aver aspettato circa un secondo dopo la risposta dell'amica la strinse in un forte abbraccio, perché finalmente, dopo tanto tempo, si erano riunite e nessuno riusciva a capire quanto, anche se un po' nel profondo, fossero quasi sorelle.

Damon Salvatore aveva ospitato a casa anche la bionda perché Emily lo aveva chiesto per favore e il sottoscritto non poteva dire di no ai suoi bellissimi e profondi occhi azzurri.

"Puoi entrare" acconsentì Damon quando vide che Caroline era rimasta sulla porta perché era, come tutti lì dentro tranne Bonnie, un vampiro.

"Come va?" chiese Emily pensando che in quella casa, precisamente in quella stanza, ci fosse Stefan, non rispose nessuno e allora con poca tranquillità la ragazza si avviò nel soggiorno seguita dai suoi migliori amici. Presto scese anche Bonnie che abbracciò caldamente Caroline. Notarono che su una poltrona c'era una ragazza che non avevano mai visto e allora per parlarle Emily le toccò la spalla e fu in quel momento che cadde la testa della ragazza sul pavimento e le due ragazze dietro di lei strillarono e si accostarono dietro Damon che pareva fosse l'unico non sorpreso di quella scena ed era così, ma non sapeva perché sui fratello avesse spento i suoi sentimenti in un momento del genere....

"Ah, vedo che avete trovato la mia sorpresa" disse una voce alle loro spalle, "Stefan" disse con un fil di voce Emily rivolta al ragazzo, era ancora spaventata ma più disgustata da quello che aveva appena visto e la sua amica, Bonnie, era pietrificata nello stesso punto in cui aveva visto la scena. Per non parlare di Caroline, non riusciva a far venire fuori nemmeno il fiato...

nel modo in cui mi baci • the vampire diaries •Where stories live. Discover now