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Arrivò il fatidico momento della scelta fra le due possibilità, appunto, una era quella di spegnere tutto, dove lui si mostrava come maestro; le sue emozioni si disattivavano quando voleva talmente che le aveva allenate, o la seconda scelta. La seconda scelta prevedeva finire tutto, e no, non sto parlando di cambiare paese, stato, continente o semplicemente quartiere, lui voleva far finire quei secoli di vita che ormai a proprio giudizio, non erano stati altro che sconfitte o vincite non così importanti che valessero la pena di continuare a vivere. Aveva pensato per tanto tempo a Stefan, era l'unica persona che ancora gli era rimasta accanto anche se ormai i suoi amici, che considerava altri fratelli erano Enzo e Klaus, avevano praticamente preso il suo posto; poi aveva pensato a quanto suo padre sarebbe stato felice di vederlo morto, definitivamente, e non gli aveva ancora concesso la vittoria, poi pensò alla barista del suo locale di fiducia, quello dove stava durante la sessione di riflessione in questo momento, a quanti sorrisi le aveva fatto dopo che gli aveva passato sempre con gentilezza il solito bicchiere, o i soliti bicchieri, di bourbon e di quanto alcune volte gli facesse lo sconto talmente che ne beveva; poi arrivò lei, pensò definitivamente ad Emily. Non poteva più pensare ad una vita senza di lei, la amava, l'aveva amata dal loro diploma, quel giorno così speciale per entrambi, lei così speciale per lui, lui speciale in modo diverso ancora per lei, i suoi tanti sorrisi, i baci, gli abbracci, le cazzate più stupide che avevano fatto in quegli anni di adolescenza e non solo, quanti litigi e quante prime volte insieme, la prima volta in una discoteca, la prima ubriacata, la prima volta che si sono baciati per scherzo per il gioco della bottiglia, le prima corse sotto la pioggia durante un temporale mentre i fulmini minacciavano il cielo, le prime notti sotto le stelle e il loro primo "ti amo", ma l'amore che all'epoca provava Emily non era paragonabile a quello di Damon, Emily lo amava come migliore amico, Damon l'amava a tal punto che avrebbe voluto sposarla. Un tuffo al cuore nei suoi ricordi più belli, ecco che cosa gli serviva ancora, un tuffo nell'amore che però continuava a soffocarlo. Non ne poteva più di soffrire in quel modo, lui moriva dentro ma fuori sembrava fatto di piombo, non si scomponeva di una virgola, forse qualche lacrima era uscita ma subito le altre erano state ricacciate indietro. Uscito dal locale che vide, davvero, per l'ultima volta, sorrise, avrebbe voluto portare Emily una volta a ballare con lui lì dentro e a fare come quelle coppie felici di ragazzi, magari non sarebbero stati ubriachi ma sarebbero stati insieme, raggiunse una sporgenza, era l'unico modo che aveva pensato di utilizzare per porre fine alla sua sofferenza. Dopo l'avanzo del primo piede nel vuoto lo seguì anche l'altro, dopo tutto quanto la voce di Emily che piangeva urlandogli "ti amo, Emily! Lo farò per sempre..!" e la sua immagine rimasero fisse per sempre nella sua mente, e soprattutto nel suo cuore, facendogli scendere qualche lacrima.

CIRCA UN SECOLO E MEZZO DOPO

A quella notizia Emily morì con lui. Morì completamente lasciando solo più lo spazio alle lacrime e al dolore che presero il controllo del suo corpo. Dopo il funerale, le sue amiche decisero di portarla in ospedale anche solo per un controllo, dove le fu diagnosticata la depressione che la accompagnò per circa 20 o 30 anni, che per un vampiro in realtà sono come i nostri mesi (credo) o comunque non un periodo lunghissimo, più che altro perché sono immortali; finito il periodo di ricovero in apposite cliniche, ne visitò quattro dove rimase per circa 3 anni in ogni una, ancora depressa tornò a casa, a San Francisco. Le sue amiche si presero cura di lei nei momenti più bui, tanto che rischiò un altro ricovero, che però riuscì ad evitare; e passati circa 50 anni dalla morte di Damon, ancora lei ci pensava, lo amava ancora e non voleva credere che davvero non ci fosse più, non riusciva a smettere di amarlo e anche se Stefan e Lizzy le avevano annunciato il loro matrimonio, Caroline e Klaus avrebbero adottato la seconda bambina e Bonnie ed Enzo avevano viaggiato quasi tutto il mondo per il loro quarto anno da sposati, continuava a non credere più nell'amore. Tutti ancora pensavano a Damon, a Stefan, in particolare, ancora mancava e gli sarebbe mancato per sempre, ma Emily non voleva ancora accettare la perdita che il suo cuore non riusciva a metabolizzare.

Così dopo un secolo e mezzo dalla sua morte, il giorno dell'anniversario, gli portò i fiori più belli che trovò e li appoggiò sulla tomba, nella cripta della famiglia Salvatore, e baciò come sempre la sua tomba. Passarono quasi tre ore e la figura femminile di Emily varcò il cancello del cimitero e salutò ancora Damon con qualche lacrima. Si girò, e dopo aver asciugato le guance dalle lacrime salate si diresse verso la fermata dell'autobus; cercando il biglietto gli caddero dei fazzoletti a terra, e delle mani con vene sporgenti e callose glieli porsero, trovato il biglietto, continuando a chiedere scusa a chi possedeva quelle mani per quanto fosse maldestra, alzò lo sguardo e vide un ragazzo. Lo squadrò per bene e lui la guardò in maniera interrogativa, "sono William, però preferisco Will" le sorrise, ed Emily notò quanto i suoi canini sporgessero anche se non di tanto più dei suoi naturali, aveva capito che davanti si trovava un altro della "sua specie": anche Will era un vampiro. Alto più di lei di circa una quarantina di centimetri, braccia e mani dov'erano presenti delle vene che sporgevano dando un tocco, come dire, sensuale, secondo Emily almeno, indossava una maglia grigia e dei normali jeans neri con degli anfibi sempre del medesimo colore, aveva gli occhi azzurri, quasi grigi e i capelli ondulati e lunghi fino alla parte superiore delle orecchie. "io sono Emily" e gli sorrise a sua volta. Dopo aver parlato un po', aver perso una decina di pullman di numeri differenti e alcuni uguali che si fermavano sempre a dov'erano loro perché il conducente, o meglio i conducenti, pensavano che dovessero salire, e aver avvisato, solo Emily in questo caso, le sue amiche che avrebbe tardato, Will le offrì di fare una passeggiata e di accompagnarlo in libreria, Emily accettò sorridendo, rimettendo nella borsa il biglietto dell'autobus e seguendo Will.

Non sapeva ancora che William, o Will come preferite, avrebbe cambiato il modo in cui Damon la baciava, molto tempo prima.


FINE

nel modo in cui mi baci • the vampire diaries •Where stories live. Discover now